Roma monca a Monza: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

GSpin
04/05/2023 - 9:55

Una partita giocata al di sopra delle possibilità viste le tante assenze in casa giallorossa. El Shaarawy la sblocca ma sfortunato è costretto ad uscire e la Roma si fa sorprendre dal Monza.

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Roma monca a Monza: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

La Roma interrompe la striscia positiva del Monza che aveva vinto le ultime tre partite di campionato, ma registra la terza gara consecutiva senza i tre punti, la prima volta che capita nel 2023 per Mourinho. Dopo la sconfitta con l’Atalanta e il pareggio con il Milan, arriva l’1-1 esterno con i brianzoli. All’U Power Stadium i giallorossi passati in vantaggio con El Shaarawy, non vanno oltre l’1-1 contro la squadra di Palladino, grazie al pari siglato da Caldirola. Con questo risultato la formazione capitolina, falcidiata dalle assenze, sale a 58 punti ma scivola al settimo posto in classifica, sorpassata dall’Inter – che in contemporanea ha travolto il Verona 6-0 con tripletta dell’ex Dzeko – con cui sabato sarà scontro diretto per la Champions. Due punti persi o un punto d’oro viste le tante assenze?

L’importanza “capitale” di El Shaarawy: gol al Monza e poi l’infortunio

La Roma con l’infermeria affollata e in emergenza costante, costretta a sacrificare Cristante centrale di difesa accanto a Mancini e Ibanez, trova coraggio e sblocca il match con l’infaticabile El Shaarawy. Stephan è lesto ad approfittare di una leggerezza di Di Gregorio sulla pressione di Abraham, mettendo dentro quasi a porta vuota. Nulla di nuovo sotto il cielo, visto che è certificata l’importanza “capitale” del Faraone per questa squadra: disponibile, concreto, intelligente.

Mai un mugugno, gioca quando serve e dove serve. Ha già superato il suo score personale raggiunto nelle ultime due stagioni, perché con la rete rifilata al Monza sale a quota 5 contro le 4 segnature raccolte nei 24 mesi precedenti. Per questo è ancora più decisiva la sua uscita al 64’ a causa dell’ennesimo infortunio di un finale di stagione non fortunato dal punto di vista fisico per la Roma.  

Roma monca, le polemiche arbitrali e le disattenzioni difensive

L’allenatore portoghese rinvia ai prossimi impegni il ritorno da titolare di Dybala e porta in panchina i quattro indisponibili (Smalling, Karsdorp, Belotti, Llorente) per tenere unito il gruppo nel momento decisivo della stagione. Ma la squadra, falcidiata dagli infortuni, nel finale perde anche Celik per rosso diretto comminato da Chieffi. Lo Special One, usando la sua migliore arma di distrazione di massa, lo farà oggetto nelle dichiarazioni post-partita di una decisa invettiva, coinvolgendo nella reprimenda anche il club dei Friedkin colpevole di non avere la forza né il dna per farsi sentire ai piani alti dove si decidono le designazioni arbitrali.

Archiviate le polemiche, da domani José dovrà però dedicarsi a capire come mai, dopo il freschissimo episodio con il Milan, la Roma ancora una volta con il risultato a favore e la gara in discesa, si sia fatta sorprendere dall’avversario per un pareggio pesante, per di più su calco piazzato. “Se sei stanco perdi attenzione”, la sua disamina a caldo non può bastare.

GSpin

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  1. Certo, gli infortuni. Certo, la jella, o la zella. Certo, arbitri non amici e avversari macellai. Ma chi va in campo sano, sarebbe pregato di sputare sangue, non di corricchiare sterile in mezzo al campo rifuggendo da qualsiasi rischio o responsabilità. Vergogna, solo vergogna per chi si potrebbe riconoscere in quanto scritto sopra.

  2. Non è questione di Mouriño: quando hai 8 – 9 infortunati la squadra è stravolta.
    Colpa della sfiga cronica? Trenta pali e decine di infortuni e lo stesso accadeva con Di Francesco e Fonseca.
    Non so quanti pali ha preso Džeko … allora a questo punto mi domando se è soltanto questione di sfortuna costante o c’è dell’altro.
    Io non me lo spiego …

  3. Lo Special One, usando la sua migliore arma di distrazione di massa, lo farà oggetto nelle dichiarazioni post

    Ed è proprio così, la rosa non è alla altezza della situazione, gli arbitri ci danno addosso, per cui il settimo posto in campionato bisogna prenderlo come un grande risultato ahah La colpa non è mia è colpa del Bajon.

    Veramente peccato il mutismo dei Friedkin, questo loro non esprimere mai opinione su niente.
    Mourinho stavolta gli ha chiamati in causa, gli ha detto che hanno costruito una squadra alla altezza di nulla e che nel palazzo contano zero, a questo punto loro una risposta la dovrebbero dare, ma non tanto a Mourinho quanto ai tifosi, che gli hanno riempito lo stadio trenta volte di seguito, per non parlare di tutti gli altri abbonati alle varie televisioni.

    Per come la vedo io i Friedkin male non stanno facendo, questa Roma qui vale più di un mediocre settimo posto poi Ai posteri l’ardua sentenza”.

  4. Io poi di calcio non capirò niente, ma lui porta in panchina 4 indisponibili e a che servono?
    Non era meglio portare magari un Pisilli, un Missori, un Pagano, ma soprattutto Pisilli che in primavera fa faville, sembra un Tardelli in miniatura, diventerà un grandissimo Campione della Roma e della Nazionale

  5. Mou ha semplicemente detto che i cambi non sono allo stesso livello dei titolari. E quindi se è vero che ogni giocatore può giocare in media solo un certo numero di partite a stagione, la scelta è o rischiare di romperli per puntare in alto sia in campionato che in Europa, oppure scegliere una sola competizione. Miracoli nello sport e nella vita non si fanno. Dunque per puntare in alto ci vuole la squadra, ergo i capitali per farla.
    Questo al netto di 6 punti almeno che colpevolmente abbiamo perso con le piccole, ma il discorso sulla stagione non cambia.

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