31 Agosto 2023

Cristante, maestro dello stacanovismo. Reijnders, qualità e geometrie in mezzo al campo

Primo crocevia della stagione: all’Olimpico di Roma arriva il lanciatissimo Milan di mister Pioli. Ecco il faccia a faccia tra Cristante e Reijnders

ROMA MILAN FACCIA A FACCIA – Primo crocevia della stagione, prima panchina ufficiale per Mourinho dopo la squalifica scontata. L’ultimo giorno di calciomercato estivo coincide con la super sfida del terzo turno di campionato: all’Olimpico di Roma arriva il lanciatissimo Milan, a punteggio pieno dopo le prime due giornate. Contro squadre rognose come Bologna e Torino, infatti, la squadra rossonera ha realizzato sei gol subendone soltanto uno.

Un ruolino di marcia opposto rispetto alla compagine capitolina, reduce dagli scivoloni con Salernitana e Verona. Adesso, però, ci vuole la scossa. “Zitti e lavorare”, è il dogma del capitano Pellegrini. In casa giallorossa, oltre al focus sul big match, ad occupare gli ultimi giorni sono state anche altre questioni: dall’ufficialità dell’acquisto di Azmoun alla preoccupazione per le condizioni di Paulo Dybala.

Un saliscendi di emozioni che ha raggiunto la sublimazione con il colpo più importante: l’arrivo di Romelu Lukaku. In attesa di conoscere l’impatto del centravanti belga nella galassia di Trigoria, la concentrazione della Roma rimane solo ed esclusivamente al presente. C’è una partita da giocare, e gli uomini dello Special One sono ancora in cerca dei primi tre punti in Serie A.

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Roma, Bryan Cristante

Chi ha una certa ‘familiarità’ con i colori rossoneri è proprio Bryan Cristante. Prima di emigrare al Benfica, infatti, il centrocampista è cresciuto nelle giovanili del Diavolo, esordendo in prima squadra durante la stagione 2011-2012. A distanza di 11 anni, l’attuale numero 4 è diventato il perno centrale dello scacchiere giallorosso e, in particolare, della formazione di Mourinho.

Inultile girarci intorno. Cambiano gli interpreti, ma il posto del classe ’95 è sempre assicurato. La scorsa stagione, ad esempio, è stata all’insegna dello stacanovismo: 4.323 minuti giocati in tutte le competizioni (quarto della rosa dopo Mancini, Rui Patricio e Smalling), 34 volte titolare su 38 match di Serie A, settimo giocatore del campionato per distanza media percorsa (11,251 km). E anche quest’anno si è partiti forte, con 211 minuti totali tra Salernitana e Hellas Verona.  

Il tecnico portoghese lo considera un intoccabile, anche se il centrocampo è stato uno dei reparti maggiormente rivoluzionati nell’ultimo calciomercato estivo. Lo stesso Bryan gode della fiducia del club, che a giugno gli ha prolungato il contratto fino al 2027. “La Roma è diventata la mia seconda famiglia – ha dichiarato – Da parte mia continuerò a dare il massimo per questa maglia e per questa piazza, che è molto esigente ma che restituisce ancora di più di ciò che chiede”.

Milan, Tijjani Reijnders

Negli ultimi due mesi, il Diavolo ha subito una vera e propria trasformazione. Il vuoto lasciato dalla cessione di Tonali è stato colmato da un mercato oculato e con diversi giocatori funzionali. Uno di questi è Tijjani Reijnders. Il centrocampista proveniente dall’AZ ha immediatamente impressionato per le sue qualità. Si tratta di un olandese che incarna alla perfezione la filosofia del ‘calcio totale’.

All’esordio contro il Bologna, il classe ’98 non ha sbagliato neanche un passaggio, completandone 28/28 (quindi il 100%). La sua visione di gioco non è l’unica caratteristica che lo contraddistingue. In occasione della seconda giornata, infatti, Reijnders è stato il calciatore del Milan con più km percorsi (12.367). A ciò si aggiunge anche una media di 4.5 palloni recuperati a partita, il migliore in mezzo al campo insieme al collega LoftusCheek.

Con Krunic in posizione da play, in attesa del ritorno di Bennacer, e lo strapotere fisico dell’inglese, la capacità di gestione dei ritmi da parte del numero 14, anche sotto stress, come dimostrato nel match contro il Torino in cui è stato il quarto giocatore della rosa ad aver ricevuto maggiore pressione (57,26%) palla al piede, si incastra perfettamente nei meccanismi dell’ingranaggio di Pioli.

Marco Guerriero

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