2 Settembre 2023

Roma-Milan, l’analisi tattica: monologo rossonero, ripresa double face

L'analisi tattica di Roma-Milan 1 a 2, match valido per la terza giornata del campionato 2023-2024

Getty Images

Paredes Giroud

ROMA MILAN ANALISI TATTICA – Un punto nelle prime 3 gare, il peggior avvio degli ultimi 15 anni. La Roma si presenta alla prima sosta di campionato con uno scenario greve e pesante, ma anche con alcune certezze che possono lasciare pensare ad un futuro importante, costruito intorno ai giocatori di maggior valore e carisma. Gara insufficiente nella prima ora di gioco, agevolata nell’ultimo terzo dalla superiorità numerica, Mourinho ha abbastanza elementi per intervenire e rendere competitiva una rosa ora dai valori oggettivi.

MODULI E SVILUPPI DI GIOCO

Mourinho riprende posto in panchina dopo la squalifica, riproponendo un 3-5-2 con Mancini, Smalling, Llorente davanti a Rui Patricio. Come laterali Zalewski e, a sorpresa, Celik sulla corsia di destra. In mezzo Paredes comanda il gioco, con Cristante e Aouar mezzali a supporto delle due punte Belotti ed El Shaarawy.

Per Pioli la proposta è un interessante 4-3-3 con Tomori e Thiaw centrali di difesa davanti a Maignan, Calabria ed Hernandez ad agire sugli esterni, un centrocampo a 3 formato da Loftus-Cheek, Krunic e Rejinders alle spalle delle 3 punte Leao, Giroud e Pulisic.

PRIMO TEMPO MONOLOGO ROSSONERO

Sin dall’iniziò il copione della gara è delineato, con il Milan che fa la gara e la Roma che attende. Rossoneri molto aggressivi in avanti in fase difensiva, mentre la Roma che si preoccupa di stringere al centro per inibire il palleggio rossonero. Milan che costruisce a 3 abbassando spesso Krunic, con Calabria ed Hernandez che entrano dentro al campo a dare superiorità e linee di passaggio inusuali.

A sinistra, quando Hernandez entra dentro al campo trova corridoi importanti, agevolato dalla mezzala di zona giallorossa Cristante, che ha un passo diverso, mentre a destra Calabria si ritrova Aouar. Il Diavolo gioca un calcio arioso lavorando molto, cercando gli appoggi e poi andando senza palla a 2 tocchi, sempre scaglionati in campo, dando più linee di passaggio. Aggredisce immediatamente per riconquistare subito palla nella zona dove la perde.

La Roma subisce molto questo atteggiamento, perché latita nei tocchi di qualità che taglino le linee di pressing, con Aouar che cerca di fare il possibile. Un rigore grottesco nelle forme, e l’infortunio proprio del franco-algerino, sostituito da Pellegrini, rendono problematica la gestione delle dinamiche di gara. All’interno della quale c’è un duello evidente Smalling/Giroud.

I giallorossi faticano tremendamente nella gestione del possesso, poco fluido e breve, con troppi tocchi, e dopo la riconquista non riescono a mantenere e conservare la palla, con errori banali, anche figli della mancanza di appoggi disponibili. Diventa ancora più facile per i rossoneri recuperare palla, ripartire, e fare correre a vuoto la Roma, che deve necessariamente alzare la percentuale di possesso per spezzettare quello rossonero (al 70%), onde evitare che la gara diventi un’agonia.

Paredes fatica a fare filtro quando i giallorossi recuperano palla e vanno subito sulle due punte, in difficoltà ad accompagnare ed accorciare davanti. Rimangono spesso isolate, anche perché il Milan mette sempre grande disponibilità e spirito di sacrificio di tutti i suoi. Gli uomini di Pioli ripiegano velocemente, spirito di squadra importante.

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RIPRESA DOUBLE FACE CON BRIVIDO FINALE

Si riparte con gli stessi 22 del primo tempo, e con il Milan che brilla per continuo movimento senza palla, con le rotazioni nei ruoli. Un’organizzazione di grande livello: il 70% di possesso palla (così come la supremazia territoriale) è impietoso. Celik passivo, Leao fa il grosso, e il Milan raddoppia gestendo ora con autorità i momenti della gara che, all’ora di gioco, vede una sola squadra in campo.

Ma una gara sotto controllo nel calcio, a volte, si complica inaspettatamente, con Tomori che si carica del secondo giallo, lasciando i suoi in 10, che virano con Kakulu (esce Loftus- Check) in un 4-4-1. La Roma reagisce, arriva bene nei 30 metri, ma non occupa ottimamente l’area, non buttandosi dentro con più giocatori.

Pioli inserisce Pobega per Giroud, mentre Mourinho inserisce Lukaku, Bove e Spinazzola per Celik, ElShaarawy e Paredes (ammonito) con Cristante che va in regia e Zalewsķi che trasloca a destra. Per Pioli forze fresche, con Chuckwaker e Okafor per Leao e Pulisic, mentre Mourinho tenta l’assalto finale passando opportunamente a 4 dietro (Pagano per Mancini), in una sorta di 4-2-4.

La Roma ora gestisce il possesso con Lukaku, che permette di appoggiarsi davanti, riferimento fondamentale, col quale devono lavorare bene quelli intorno a lui e chi lo deve assistere dalle corsie esterne, e quando Spinazzola (sempre pronto a duellare sull’esterno) trova il pertugio giusto battendo Maignan è troppo tardi. Il Milan esce dal campo con i 3 punti, meritati, la Roma con la certezza che con Lukaku è più semplice guadagnare i 30 metri finali.

Maurizio Rafaiani 

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4 commenti

  1. Tarzun ha detto:

    Perdonate la domanda, è cambiato qualcosa rispetto alle amichevoli di pre campionato? Difesa da sistemare, centrocampo a corrente alternata, attacco inconsistente, gioco lento e prevedibile. Preparazione🤷.
    Comunque sempre sempre Forza Roma💛♥️

  2. Giovanni ha detto:

    Non si può fare la preparazione a Roma con oltre 40 gradi…. I giocatori camminano, sono in difficoltà, e in più si rompono tutti; non solo ma non c’è uno straccio di gioco.
    Si può dire che Mou ha sbagliato preparazione estiva?
    Invece di fare l’isterico si mettesse a lavorare che è molto ben pagato

  3. Lucio ha detto:

    Solo una considerazione: la Roma sembra una squadra di trent’anni fa e da questo punto di vista il Milan ha dato lezione di tattica e molto altro, ma secondo voi il rigore che gli è stato dato, a noi, a Milano, l’avrebbero mai dato ?
    Perché lo scorso Roma-Milan è stata una partita simile, ma alla fine, persistendo lo 0-0 gli abbiamo fatto gol e se non era per un gol rocambolesco ( e viziato da un fallo), alla fine l’avevamo vinta…

  4. Giuseppe ha detto:

    Cambiamo modulo e proviamo a giocare a calcio. La rosa non sará da primi posti ma insomma in confronto a Salernitana e Verona…..