Roma-Milan, l’analisi tattica: inizio shock, poi i giallorossi costruiscono (e sprecano). Ma tanti errori individuali facilitano la vita ai rossoneri

Redazione RN
01/03/2021 - 15:00

Foto Tedeschi
Roma-Milan, l’analisi tattica: inizio shock, poi i giallorossi costruiscono (e sprecano). Ma tanti errori individuali facilitano la vita ai rossoneri

ROMA MILAN ANALISI TATTICA – Dopo avere interrotto il talismano delle vittorie piene con le squadre di medio-basso livello a Benevento, la Roma non cambia marcia, così che resiste il poco edificante ruolino di marcia inesistente negli scontri diretti che ancora una volta la Roma dimostra di non sapere affrontare con gli atteggiamenti giusti, né nel non sapere mai fare volgere a se gli eventi, a fronte di una gara dove fanno tutto i giallorossi, regalando situazioni gol agli avversari, e fallendone di clamorose a più riprese nell’arco dei 90 minuti; una disarmante inconsistenza, figlia di una mancanza di temperamento e determinazione regolarmente evidenziate su queste pagine, che ti porta a indurre una direzione arbitrale incapace di prendere mai, davanti ad episodi dubbi, una decisione a lei favorevole, e una corsa Champions che per la prima volta la vede distante dall’obiettivo stagionale più importante.

Moduli e sviluppi di gioco

Nel suo 3-4-2-1 Fonseca risolve l’emergenza difensiva con Fazio vicino a Cristante (al centro)e Mancini, consentendo a Spinazzola e Karsdorp di interpretare il ruolo usuale sulle corsie esterne; Villar e Veretout in mediana, nel quadrilatero in mezzo al campo completato dalle due punte esterne Pellegrini e Mkhitaryan, alle spalle del mobilissimo Borja Mayoral; nel suo 4-4-1-1 Pioli sceglie a fianco di Kjaer la corsa e fisicità di Tomori in luogo di Romagnoli, con Calabria ed Hernandez sulle corsie esterne, e con Kessie e Tonali in mediana; le catene esterne sono completate da Rebic e Saelemaekers a supporto in entrambe le fasi, innescati da Calhanoglu che si muove con pericolosità tra le linee alle spalle di Ibrahimovic.

Inizio scioccante, la Roma non è pronta, il Milan la sorprende

La Roma tiene un baricentro medio, ma più che l’aspetto tattico è decisivo nel primo quarto di gara che conferma l’incapacità della Roma di affrontare col giusto atteggiamento mentale e di carattere le gare di spessore, specie nei momenti in cui l’avversario opera una condotta tattica legata all’aggressione in zona palla; svagati, disattenti, imprecisi, superficiali, sconcertanti, ansiosi, precipitosi, frenetici, il Milan sorprende i giallorossi con un pressing ultra offensivo in avanti, ma in generale stringendo molto in zona palla, con Calhanoglu che attenziona Villar; diventa quindi importante per la Roma, unitamente ad una costruzione pulita, lavorare anche sui cambi di gioco, ma l’atteggiamento tenuto dal Milan è vincente perché inibisce il palleggio giallorosso inducendo errori aberranti in uscita, che consegnano varie occasioni, che solo per la bravura di Pau Lopez non scavano un divario netto nei primi 15 minuti; 2 gol irregolari in 8  minuti annullati, e un correre a vuoto dei giallorossi dietro la palla e ai giocatori di corsa dei rossoneri, con un Pau Lopez insuperabile tra i pali, che terrà a galla fino alla fine i suoi, quanto drammatico nella gestione palla coi piedi (nei primi 20 minuti i rossoneri obbligheranno spesso la Roma a scaricare indietro), che finirà poi per agevolare nel secondo tempo il gol del vantaggio definitivo.

Scampato pericolo, ma il Milan il vantaggio del primo tempo lo trova comunque

Dopo il primo quarto di gara favorevole, nel suo aggredire in avanti il Milan deve tenere altissima la linea difensiva, accettando la transizione giallorossa, che puntualmente comincia a fare capolino nella gara non appena la Roma riesce ad essere più precisa nel primo palleggio e riesce a saltare la prima linea di pressing, procurandosi spazi importanti; anche perché quando Villar è marcato in costruzione ci pensa Cristante ad entrare dentro al campo a costruire, e dopo una prima parte favorevole ai rossoneri, che si chiude con la traversa di Kjaer, la Roma trova modo di mettere 3 volte un giocatore davanti a Donnarumma, ma gli errori di mira sono gravi e decisivi, così come un episodio dubbio toglie a Mkhitaryan un gol regolare per fallo inesistente di Mancini che vince nettamente un duello aereo; manca ancora all’appello l’apporto degli esterni, specie Spinazzola, che incontra difficoltà perché sempre raddoppiato dal ripiegamento di Saelemaekers in assistenza a Calabria; è un sussulto di Veretout a scuotere i suoi, con Borja Mayoral che svaria molto, con le due punte esterne tra le linee che consentono un uscita pulita, e la Roma crea, e nel finale di primo tempo, dopo una serie di capovolgimenti di fronte le due squadre si allungano molto, quasi spezzate in due tronconi; sul rigore segnalato da Irrati a Guida (un duo arbitrale spesso al centro di polemiche) si chiude il primo tempo, dove per la Roma diventa fondamentale avere limitato i danni, e trovato modo di offendere e creare turbativa al Milan.

Ripresa in chiaroscuro, ma ancora una volta gli errori sotto porta sono decisivi 

Si riparte con Pioli che lascia negli spogliatoi l infortunato Calhanoglu sostituito da Diaz, e la gara si fa equilibrata, con la Roma che alza la linea di pressing e trova subito riscontro con il combattente vero del suo gruppo, un Jordan Veretout inarrestabile, che confeziona il pari con un fendente chirurgico da fuori area; al temperamento del francese non fa però grande seguito quello della squadra, priva di malizia, emblematico in tal senso Fazio che riceve un entrata di Saelemaekers rialzandosi subito anziché accentuare i postumi dell’intervento falloso, inducendo in generale solo provvedimenti leggeri, come successivamente nel discusso episodio su Mkhitaryan; Borja Mayoral è molto mobile, riceve bene palla tra le linee, ma sbaglia spesso la scelta dello scarico ; il pareggio di Veretout riporta la Roma dentro alla gara, con i giallorossi più propositivi e vicini al gol, con Spinazzola che finalmente comincia a vincere i duelli e gli sprint su Calabria, al quale Saelemaekers non riesce più a dare assistenza; Ibrahimovic deve uscire per un risentimento muscolare ,al suo posto va Leao, con Diaz; nel momento migliore dei giallorossi un rilancio errato di Pau Lopez genera il nuovo vantaggio rossonero con Rebic, che di li a poco dovrà lasciare il campo per Krunic, mentre Fonseca toglie Fazio per Bruno Peres (va Karsdorp braccetto di destra); la Roma ha supremazia territoriale, ed una reazione che porta ad almeno 6 situazioni da Expected Goal, ma gli errori di mira e un benevolo Guida consentono al Milan di non capitolare e chiudere con Meitè e Castillejo per Saelemaekers e Tonali; il tutto per tutto di Fonseca si conclude con El Shaarawy, Pedro, Diawara, per Villar, Borja Mayoral,e Veretout, con Pellegrini che finisce in mediana, e con troppe ripartenze vanificate da mancanza di cattiveria, che mettono la pietra tombale sulla sconfitta; al fischio finale la Zona Champions è sempre alla portata, ma senza diventare protagonisti negli scontri diretti l’obiettivo rischia seriamente di complicarsi irrimediabilmente…

Maurizio Rafaiani

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  1. Guida ha agito in malafede elo dimostra il fatto cge sul fallo della Roma è andato a vedere il Var nonostnate lui non abbia per nulla visto l’asserito fallo. Ora devi andare a vedere anche il fallo sull’armeno in area non che gonfi il petto è decidi. Questa è prevenzione e malafede negli episodi. Poi al Roma ha fatto schifo ma nonostante questo ancora una volta i rigori più fantasiosi ed interpretativi del regolamento li danno sempre contro la Roma.

  2. VERGOGNOSO IL GOL ANNULATO ALLA ROMA IBRA FA LO STESSO GOAL CONTRO IL VERONA (ARBITRA GUIDA)E’ REGOLARE ,RIGORE SU MIKY SCANDALOSO …..ANCHE FACENDO UNA PARTITA NON BRILLANTE IL NOSTRO CI DEVE ESSERE DATO ….UN ALTRO DANNO SUBITO PER NOI…NON E’ GIUSTO

  3. Siamo alle solite, allenatore senza attributi che non svolta una partita come dico sempre, inizia in modo e finisce allo stesso modo, mai un cambio di modulo e senza tornare a far polemica Dzeko che ha giocato in coppa non avrebbe mai giocato contro il Milan, allenatore mediocre presuntuoso e rancoroso.
    Ma voi pensate che gente come Dzeko o Pedro siano gli ultimi arrivati? Se non concepiscono il tipo di gioco che vuol fare sto Sacchi del Portogallo glielo dicono. Non dimenticate che non è stata ne la prima ne la seconda ne la terza scelta… meditate gente meditate
    Ah adesso lo possiamo criticare o no?
    Perchè prima dicevano ma che critichi è terzo in classifica… Hum ora è sesto e qualcuno deve recuperare ancora partite. Per il bene della Roma cacciatelo perchè fra 2 o 3 settimane avrà litigato con tutti mica solo con Pedro, Dzeko, Fazio, Jesus, Mirante e Pellegrini… Ne vedremo delle belle

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