E’ una Roma mangia-Milan con Spalletti
NUMERI E CURIOSITA’ – Roma-Milan è il match che chiude il 16esimo turno di Serie A, nel posticipo di lunedì 12 dicembre. I giallorossi sfidano la rivelazione del campionato tra le mura dell’Olimpico – i rossoneri hanno perso una sola volta nelle ultime 12 giornate – dove detiene il record di gol segnati in casa: 23 come la Juventus.
PER SPALLETTI E’ LA DECIMA – Il tecnico toscano incrocia il Milan per la decima volta in campionato da allenatore della Roma, forte di uno score di 6 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, con 16 gol fatti e 10 subiti. Spalletti affronta invece Montella da allenatore per la seconda volta dopo Roma-Sampdoria del febbraio scorso (2-1 all’Olimpico). I due sono stati compagni di squadra da giocatori ai tempi dell’Empoli, in cui l’allenatore giallorosso concluse la carriera e il mister rossonero si affacciava al calcio. Successivamente, Spalletti si è ritrovato ad allenare Montella sia in blucerchiato (stagione 1998-’99) sia nella Roma.
IL RITORNO DEL GRANDE EX – Per Montella si tratta del 14° confronto ufficiale da tecnico contro la sua ex squadra, la Roma: il suo score da allenatore è di 2 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte con i giallorossi.
MILAN AI RAGGI X – Nelle ultime 5 partite, il Milan ha ottenuto 4 vittorie e 1 pareggio a conferma dello stato di salute della squadra di Montella. I rossoneri fanno gol, ma si fanno anche fare gol: sono 4 le gare consecutive di campionato in cui hanno sia segnato che subito reti.
IL RISULTATO PIU’ RICORRENTE – La tendenza vede predominare il punteggio di 1-1 nelle sfide tra giallorossi e rossoneri: il risultato è uscito 25 volte su 181 confronti complessivi tra campionato e Coppa Italia.
PERICOLO LAPADULA – Quattro sono le reti segnate da Lapadula nelle ultime quattro partite. Il numero 9 rossonero viaggia a una media di un gol ogni 85 minuti giocati in Serie A.
Riccardo Caponetti
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Dopo questa decisione si può sapere chi è l’imbecille che aveva decretato la squalifica e su quali basi si era espresso. Evidentemente c’è da chiedersi, come mai pur essendoci un regolamento molto chiaro sulla simulazione, e la conferma arriva dall’annullamento della squalifica , l’individuo ,non uso altro termine, per correttezza , della prima decisione, dovrebbe avere il coraggio di dimettersi per incompetenza giuridica . Purtroppo ,capisco che come tutte le cose in Italia, che vengono interpretate secondo convenienza, anche nel calcio tutto funziona nella stessa identica misura.