Roma-Lecce, le pagelle: Dybala gioia e dolore, Abra-cadabraham entra e dà la scossa. Smalling multitasking

Teresa Tonazzi
10/10/2022 - 11:10

I voti ai giallorossi dopo il match tra Roma e Lecce valida per la 9a giornata di Serie A

Foto Tedeschi
Roma-Lecce, le pagelle: Dybala gioia e dolore, Abra-cadabraham entra e dà la scossa. Smalling multitasking

La Roma esce dall’Olimpico con tre punti e qualche cerotto. I giallorossi battono 2-1 il Lecce grazie ad un gol di Smalling (il secondo consecutivo in campionato) e ad un rigore di Paulo Dybala. I pugliesi giocano in 10 per più di un’ora e la squadra di Mourinho fa la partita, incassando però il gol di Strefezza per una distrazione generale in area.

Nella ripresa arriva il gol dei tre punti. Proprio la ‘Joya’, che ha deciso anche questo match, non può esultare per il vantaggio perchè sente tirare qualcosa a livello muscolare. Pochi secondi dopo lascia il campo, con faccia truce. Nella ripresa spazio ad Abraham, che cerca il gol in ogni modo, senza trovarlo. Ma è comunque decisivo perchè il suo secondo pallone vale il rigore della vittoria. Ora resta però l’ansia per Paulo, che sembrava quasi in lacrime in panchina, e restano da capire le condizioni di Zaniolo, uscito in via precauzionale per un colpo subìto alla testa.

Le pagelle

Rui Patricio 6 : Per mezz’ora guarda la gara da spettatore, poi arriva il solito fulmine a ciel sereno, ovvero il tiro di Strefezza che approfitta della confusione e di un flipper generale. Poi su Askildsen fa la scelta giusta e blocca il destro su punizione senza patemi. E nella ripresa si fa trovare pronto sugli spunti di Di Francesco.

Mancini 6: Dalle sue parti non transitano molti pericoli nei primi minuti, così si affaccia dall’altro lato per vedere che succede e trova un ottimo cross per Zaniolo in area. L’attenzione non cala, Gianluca resta vigile perché sa che nella calma può arrivare l’onda. E puntualmente, eccola, con il nome di Strefezza. Poi il secondo giallo in due gare di campionato per un intervento su Askildsen. Nel finale deve fare qualche straordinario. Esce stremato. (Dall’87 Kumbulla SV: una sgambata per ritrovare un po’ di condizione post-infortunio).

Smalling 7: Ci ha preso gusto, Chris. Non solo mura la sua area, ma abbatte anche le pareti avversarie e dopo il gol di San Siro decide di fare il 9 di turno e di insaccare di testa in rete un cross di Pellegrini. Quasi non trova la doppietta con un bel colpo di tacco. Poi torna nel suo cortile e contiene ogni spiffero di Ceesay. Chissà se Southgate continuerà a lungo a non sollevare il telefono…  

Ibañez 6: La prima mezz’ora può praticamente godersi i cori della curva, e poi partecipa alla distrazione collettiva che porta al pareggio di Strefezza. Si sacrifica e prende il giallo proprio per un intervento sul connazionale avversario. Per il resto, fa il suo.

Zalewski 6: Fa spaventare tutti restando a terra dopo una botta alla caviglia sinistra. E la Roma ultimamente non è fortunatissima in fatto di infortuni ai terzini. Ma poi rientra e deve fare i conti con Banda, che gli crea più di qualche grattacapo. Segna sul taccuino un bel mancino che impensierisce Falcone. E ci riprova anche nella ripresa, quasi fosse una questione personale, ma Falcone si oppone nuovamente. Pennella poi il cross giusto a Belotti nella ripresa.

Cristante 6: Cambia collega di reparto, e di conseguenza il ritmo intorno a lui. Ma Bryan propone comunque il marchio della casa, lanci lunghi, che deve calibrare meglio, e chiusure nell’uno contro uno. Si distrae in area con i compagni e non spazza via la solita palla avvelenata, e Strefezza trova il pari. Nella ripresa continua a recuperare palloni vacanti e deve dare una mano in difesa a Mancini su Banda.

Pellegrini 6,5: Trova subito il tocco giusto, pennellata da 30 metri per la testa di Chris che insacca a rete. Da ricordare l’uno-due con Cristante di tacco, che permette al 7 di prendere la mira verso la porta, che manca di poco. E si ripete poco dopo, da fuori area. In generale, c’è da guardare meglio nel mirino. Si presta molto in fase difensiva e non dà riferimenti agli avversari. E nel finale, seppure stremato, fa il difensore aggiunto per scacciare i fantasmi.

Viña 5,5: Ha per le mani un’occasione non da poco, e subito alza i giri del motore e si propone. Lotta con caparbietà, e mostra una buona verve. Ma serve tutt’altra energia sulla fascia, e quindi alla ripresa lascia spazio a Spinazzola. (Dal 45′ Spinazzola 6: entra con il bavero alzato e torna ad esibire le sue famose discese. Qualche disattenzione in fase di disimpegno).

Dybala 7: Deve dosare le energie, e nei primi minuti resta dietro le quinte. Ma quando vede che la squadra ha bisogno di un’intuizione, sale in cattedra e lancia in porta Zaniolo. Poi è ancora glaciale dal dischetto e spiazza Falcone col piattone sinistro, ma l’urlo di gioia gli muore in gola perchè sente tirare la coscia sinistra, ed esce poco dopo. (Dal 49′ Matic 6 : Nonostante dalle sue parti sembri sempre la Cristoforo Colombo nell’ora di punta, Nemanja gestisce il pallone con calma olimpica. Qualche errore in appoggio

Zaniolo 5,5: Non è una novità il feeling con Dybala e con un bel tacco gli spalanca un corridoio, replica poco dopo con un altro colpo di tacco, e ispira anche Belotti con un traversone velenosissimo. Ci prova anche di testa, ma minuti dopo è Askildsen a negargli la gioia dell’Olimpico con un recupero last-minute. Esce per precauzione all’intervallo per un colpo alla testa. (Dal 45’ Abraham 6,5: Ha la chance di giocare insieme a Belotti e al secondo pallone toccato rimedia un rigore coprendo il pallone da vero centravanti. E questo gli vale mezzo voto in più. Poi spinge però per tornare al gol, e lo sfiora con una bella torsione in area. Falcone toglie dalla porta la sua testata in tuffo. E quando finalmente ci riesce, c’era un offside di Pellegrini.)

Belotti 5,5: Parte sottotono, e poi è protagonista nell’espulsione di Hjulmand, reo di un’entrata che ha lasciato, letteralmente, il segno sulla tibia del ‘Gallo’. Nella ripresa gioca insieme ad Abraham. si muove, attacca la profondità, ma non riesce a trovare le corde giuste nelle dinamiche del reparto avanzato. Di testa sfiora il 3-1. (Dal 76′ Shomurodov 6: Porta il solito dinamismo e qualche guizzo offensivo. Ha la chance più concreta per chiuderla, ma è Falcone a chiudere la porta).

Mourinho 6,5: Gran tempismo nel cambio di Abraham, che trova il rigore del 2-1 trasformato da Dybala, e anche Spinazzola entra col piglio giusto sulla fascia sinistra. E Shomurodov fa il suo, sfiorando pure il gol del tris.

M. Teresa Tonazzi

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  1. Rui Patricio ng
    Mancini 5
    Ibañez 5
    Smalling 6,5
    Viña 4
    Zalewski 6
    Cristante 5 (il solito sonno sul gol)
    Pellegrini 4,5 (non si tiene in piedi, specie nel secondo tempo)
    Dybala 5 (poca voglia, poco impegno)
    Zaniolo 5 (un paio di spunti poi tutti palloni persi)
    Belotti 5 (nullo)
    Abraham 5 (ancora non ci siamo)
    Spinazzola 6
    Matic 5,5
    Mourinho 2 (squadra ridicola. Ma non si può prendere Alvini, la Cremonese gioca meglio)

  2. hai accennato, nel giudizio su Abraham, al fuorigioco di Pellegrini, all’87°. Nessun commento in proposito ? Un errore del genere, misto tra prepotenza e presunzione, non si tollera manco nelle gare fuori classifica dei pulcini. Però, mister 6,5 nun se tocca . . .

  3. MA che voti sono? In casa, contro il lecce, in 11 contro 10 e vinciamo per vari regali dell’arbitro? Un 5 (massimo) a tutti, 4 ad alcuni, 3 a mou (al massimo)
    90% fra giocatori e staff tecnico indegni di entrare all’Olimpico

  4. RP 6
    Mancini 5.5
    Smalling 7
    Ibanez 6
    Zelensky 6.5
    Cristante 5.5
    Pellegrini 6.5
    Vigna 5
    Dybala 6
    Zaniolo 5
    Belotti 5.5’
    Spina 6.5
    Abraham 6.5
    Matic 6
    Kumbulla ng
    Shomurodov 6

  5. Incomprensibile il secondo tempo di Pellegrini ma che ci faceva sempre in area a fare la punta e intasare gli spazi ad Abraham e Belotti. Totalmente inutile è come giocare in 10; inutile in avanti e perdi pure un uomo a centrocampo dove nessuno ispira le punte. Pellegrini deve giocare dietro le punte fare la giocata tecnica per far segnare gli attaccanti se pensa di giocare più avanzato di Abraham e Belotti si toglie dal gioco e non solo non segna più lui tutta la squadra ne risente.

    1. Finalmente un’analisi lucida…pellegrini ha fatto una partita tatticamente imbarazzante, ho avuto la netta sensazione che volesse per forza essere lui a segnare, che badasse più al suo tornaconto che alla squadra, comunque la Roma gioca davvero male e senza dybala sarà durissima…

    2. Ho pensato la stessa cosa per tutto il secondo tempo.
      Probabilmente è stato Mourinho a spostare Pellegrini in avanti dopo l’uscita di Dybala, ma effettivamente in quel ruolo il capitano toglie solo spazio agli attaccanti e ci priva di creatività sulla trequarti.
      Credo che con l’indisponibilità di Dybala sia il caso di giocare con un centrocampo a 3, con Pellegrini e i due mediani (da scegliere tra Cristante, Matic e Camara)

  6. Un centrocampo a 2 è improponibile.
    Rui P. Con l’Atalanta 1tiro un goal
    Con l’Inter 2 tiri una traversa e 1 goal
    Con il Lecce 1 tiro un goal
    Smalling. Il primo di cui non puoi fare a meno
    Dybala il secondo( forse non è un caso che con l’Atalanta non siano riusciti a buttarla dentro e lui non c’era)
    Pellegrini Mourinho la deve smettere di dire che ne vorrebbe 3. Uno basta e avanza. Emblematico il gesto con cui toglie palla a zalewski venendo da un fuorigioco chilometrico
    Zaniolo forse ha ragione capello quando dice che corre troppo per inseguire gli avversari perdendo lucidità per finalizzare.

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