Repubblica e l’analisi su Roma-Juventus: “La siccità di una partita nel segno dei gol perduti”
Nella sfida di ieri all'Olimpico tra Roma e Juventus entrambi gli attacchi hanno faticato a trovare il gol, e ciò testimonia una generale "siccità" realizzativa all'interno della Serie A
Foto Tedeschi

ROMA JUVENTUS ANALISI – La Roma affonda la Juventus con il bolide di Mancini da fuori area. Partita bloccata e molto tattica quella andata in scena all’Olimpico. Nel suo undici iniziale, infatti, Mourinho ha rinunciato alla possibilità di schierare un centravanti di ruolo, mentre dall’altra parte Vlahovic non ha vissuto una delle sue migliori serate.
Nella sfida di ieri entrambi gli attacchi hanno faticato a trovare la via del gol, con i bianconeri che hanno sbattuto contro il palo per ben tre volte. Alla fine l’ha vinta la Roma grazie alla compattezza difensiva della squadra. E l’analisi odierna di Repubblica si è soffermata sull’aspetto della pochezza di reti all’interno del campionato italiano, prendendo come spunto proprio il match tra i giallorossi e la Vecchia Signore.
La siccità di una partita nel segno dei gol perduti
A due partite dalla fine della 25ª giornata, la Serie A ha superato la fettuccia dei 100 gol in meno rispetto all’anno scorso, scrive La Repubblica. Sono 109, una siccità ben raccontata dal primo tempo di Roma-Juve: Mourinho toglie le punte e parcheggia l’autobus, Allegri senza spazi in cui correre stenta a rendersi pericoloso, il risultato è un ottimo spot. Per il basket.
Quando il gol diventa merce rara, però, ne basta uno per cambiare la serata: il gran tiro da tre punti di Mancini innesca una ripresa adrenalinica, perché la Juve aggiunge un campione ogni dieci minuti (tranne l’ultimo), avvicina più volte il pari, eppure la Roma resiste con una grande organizzazione difensiva. Partita da vecchi guerrieri, da ciurma più che da equipaggio: Smalling, Ibanez, Matic, Rui Patricio, e la zona Champions è riagganciata. Così anche la Juve, la migliore del gruppone nell’ultimo mese, segna il passo nella sua rincorsa.