Favino: “Il gioco di Mourinho non mi esalta. Il cardiologo mi sconsiglia di vedere il derby…”

Manuela Fais
05/03/2023 - 10:44

L'attore, grande tifoso romanista, ha parlato della partita di stasera all'Olimpico e della stagione dei giallorossi

Favino: “Il gioco di Mourinho non mi esalta. Il cardiologo mi sconsiglia di vedere il derby…”

ROMA JUVENTUS FAVINO – Pierfrancesco Favino, attore e grande tifoso romanista, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i diversi temi ha parlato della stagione dei giallorossi e della gara di stasera contro la Juventus. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Come affronta le prossime settimane, tra Juve, Real Sociedad e derby?
“Eh, come lo affronto? Non chiedetemi pronostici per favore”.

Va bene, siamo comprensivi. Con i bianconeri che partita si aspetta?
“La Juve in questo momento è più quadrata di noi, ma la Roma sa essere sorprendente, nel bene e nel male”.

La Roma migliore che ha visto quest’anno?
“All’andata con l’Atalanta e in alcune gare dove ho visto una squadra più centrata, come con il Salisburgo nella gara di ritorno: abbiamo giocato una partita aggressiva fisicamente, penso potremmo farlo sempre, se avessimo continuità”.

E perché non l’avete?
“Non vorrei entrare troppo nel merito e prendermela con il povero Mourinho. Ma voglio essere sincero e da osservatore posso dire il gioco di Mou non mi esalta, anche quando allenava altre squadre. Forse dal punto di vista del gioco la Roma più bella rimane la prima di Spalletti”.

Andrà allo stadio?
“Con la Juve e in coppa no perché sono in giro per promuovere il mio ultimo film, L’ultima notte di Amore. Con la Lazio poi non posso”.

Impegni professionali?
“No, non posso proprio. Il derby io non lo vedo, anche quando ho il biglietto non ci vado. Sto male. Mi è stato sconsigliato dal cardiologo. Improvviso delle gite sul Sannio… Io sono sempre stato così, da ragazzino con la partita alle tre arrivavo in Curva alle 11.30. Considerate che andavo da solo allo stadio, perché a 12 anni mio padre, juventino, mi regalò l’abbonamento. Da quel momento stadio sempre e d’estate campeggio a Riscone di Brunico. Roba che avrebbe segnato l’adolescenza di chiunque”.

Dybala le piace?
“Certo, ma non ci si può aspettare che un giocatore da solo cambi la squadra. Non esiste. O sei Pirlo che detta i tempi della squadra, ma una punta… Di buono c’è che lui sa di essere il giocatore che è. Ho comunque la sensazione che dal punto di vista della preparazione della squadra ci sia stata una certa lentezza”.

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