El Shaarawy e quel tacco terapeutico. Di Francesco, Frosinone e la possibilità di una nuova isola felice
Di Francesco torna all'Olimpico e sfida una Roma bisognosa di punti: ecco il faccia a faccia tra El Shaarawy e l'ex mister giallorosso

ROMA FROSINONE FACCIA A FACCIA – Leccarsi le ferite e ripartire. È l’unica strada percorribile, anche dopo un tonfo pesante come quello di Genova. Leggermente sopra la zona retrocessione con soli cinque punti in sei partite, la Roma cerca conforto tra le mura amiche. Il breve excursus di trasferte consecutive, tra campionato e coppe, è terminato. All’Olimpico arriva il Frosinone di Eusebio Di Francesco, che rispetto ai giallorossi sta vivendo un inizio di stagione esaltante.
La squadra gialloblù ha perso solo all’esordio contro il Napoli e ha saputo fermare in casa l’Atalanta. Uno stile di gioco vivace che fin qui ha premiato l’ex mister romanista, in cerca di rivalsa a seguito delle ultime esperienze in panchina. Anche José Mourinho ha bisogno di una reazione. “È il gruppo che abbiamo ed è con questo gruppo che dobbiamo uscirne. La prossima gara sarà da 3 punti, non da 6 o 8. Però diventa molto importante per noi”.
Ancor prima delle questioni tattiche, per fuggire da questo tunnel degli orrori occorre lavorare sull’aspetto mentale. “A Trigoria, invece di dormire, devo analizzare ogni dettaglio e lavorare poi con il gruppo”, ha dichiarato il mister portoghese. E di solito la notte porta consiglio. D’altronde, anche Petrarca parlava del contrasto tra l’inquietudine del soggetto e la calma notturna. Un conflitto, in un certo senso, che lo Special One ha dovuto affrontare dopo il Genoa e da cui spera di poter raccoglierne i frutti sin da subito.
Roma, Stephan El Shaarawy
Quando Stephan El Shaarawy è sbarcato per la prima volta a Roma nel gennaio 2016, la squadra giallorossa stava attraversando un momento complicato. In crisi di risultati da ormai un mese, il match contro il Frosinone guidato da Stellone rappresentava un crocevia importante per rialzare la testa in campionato. Alla fine, la gara era terminata 3-1 per i ragazzi di Spalletti, con il Faraone autore di una delle reti grazie ad un colpo di tacco al volo.
A distanza di qualche anno, ecco che la situazione si ripete: un periodo difficile per i capitolini e il club ciociaro prossimo avversario. Quel ragazzo, allora con la 22 dietro la schiena, è cresciuto nel tempo, ampliando il proprio reparto tecnico e non solo. Mourinho ne ha sempre tessuto le lodi, consapevole della sua duttilità tattica. Sotto la guida del portoghese, infatti, Stephan è passato da attaccante puro ad esterno tutta fascia.
La stagione 2023-2024 è l’ottava all’ombra del Colosseo. Dalla Salernitana al Genoa, il calciatore ha già collezionato 354 minuti tra Serie A ed Europa League. Nella rosa giallorossa risulta il secondo per dribbling tentati (11) e il primo ad averne completati di più (6), insieme a Cristante e Dybala. Da segnalare, inoltre, una precisione nei passaggi dell’88%. In estate ha rinnovato il contratto fino al 2025, pronto a scrivere nuove pagine con il club: “Qui ho trovato una seconda famiglia e oggi avverto la responsabilità di restituire ai tifosi l’affetto che mi hanno sempre dimostrato”.
Frosinone, Eusebio Di Francesco
Chissà cosa passa per la mente di Eusebio in questi ultimi giorni. Se lo si chiedesse direttamente a lui, probabilmente risponderebbe che pensa solo alla partita. Ma forse c’è qualcosa di più. Da quando nel 2019 ha lasciato Trigoria, infatti, Di Francesco ha girovagato alla ricerca di una nuova isola felice. Sampdoria, Cagliari e Verona. Avventure fugaci che hanno però un comun denominatore: in nessun caso il tecnico ha sfidato di nuovo la Roma.
Adesso, invece, è scattato il conto alla rovescia per il ritorno all’Olimpico. In quel di Frosinone, il mister ha recuperato la certezza delle proprie idee. Il campionato è ancora lungo e l’ex giallorosso vuole mantenere i piedi per terra. “La salvezza è la nostra Champions League”, ha detto nella conferenza stampa di presentazione. Circondato dal calore di quello che una volta era il ‘suo’ stadio, per 90 minuti sarà un avversario come gli altri. “Non so quali sentimenti avvertirò. Per me, comunque, l’amore per la Roma rimarrà intatto”.
Marco Guerriero