Mourinho, serve la sua leggenda per scrivere una notte stellata. Ma c’è prima l’ostacolo Slot

Teresa Tonazzi
24/05/2022 - 17:42

Foto Tedeschi
Mourinho, serve la sua leggenda per scrivere una notte stellata. Ma c’è prima l’ostacolo Slot

ROMA FEYENOORD MOURINHO SLOT – La sentite questa sensazione di rullo di tamburi? Un suono che aleggia da giorni, ha fatto da sfondo alle ultime di campionato, e ora ha alzato prepotentemente il volume. Si avvicina al ruggito.  Perché l’attesa sta per finire, la Roma sta per scendere in campo per una finale che manca da tanti, troppi, anni. José Mourinho ha detto “La Conference è la nostra competizione”. Manca solo una gara per far sì che questa frase diventi profetica. E Mou è il volto della stagione giallorossa, il condottiero che ha mostrato la via e ha trascinato con se la folla. C’è da superare ancora il Feyenoord di Arne Slot

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Roma, José Mourinho

Se una notte di Primavera a Tirana, quale storia attende la fine? Per parafrasare Calvino, c’è una notte tutta da vivere per capire se la Roma tornerà in Italia con la coppa in alto, oppure no. Il cammino per Mourinho e i suoi è stato tutt’altro che agevole in questa coppa, almeno a tratti, viste le battute d’arresto contro il Bodo, dal tristemente famoso 6-1 nel girone al grigio pari dell’Olimpico. Ma è una pagina sorpassata, siamo ormai all’epilogo. Quattro vittorie nel girone, un pareggio e una sconfitta che però hanno comunque consentito ai giallorossi di arrivare primi e accedere al turno successivo senza ulteriori grattacapi. E da lì è iniziata la scalata. Dallo scoglio Vitesse, sorpassato con un gol di Oliveira nel doppio confronto, fino alla ‘vendetta’ contro il Bodo, che in Norvegia ai quarti aveva vinto di nuovo, prima di incassare un sonoro poker all’Olimpico targato Abraham-Zaniolo. E i gol di Tammy e Pellegrini he hanno eliminato il Leicester in semifinale. Mourinho, lungo la via, ha fatto un po’ di turnover, ha spronato i suoi, con le buone e con le meno buone. Li ha difesi e protetti pubblicamente, mai una parola casuale, tutto è stato parte di un modo di fare di chi i trofei li conosce bene (vista la bacheca da più di 20 trofei, e su 7 finali ne ha vinte 4). E tra tutti i record che può vantare, lo ‘Special One’ può diventare The First One, ovvero il primo a salire sul tetto d’Europa con 4 squadre diverse. Lo ha spesso sottolineato anche lui come la Roma abbia pagato questo cammino in coppa con punti pesanti in campionato. Chissà se è arrivato il momento di saldare i conti e riscuotere.

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Feyenoord, Arne Slot

Tra la Roma e il cielo di Tirana c’è però il Feyenoord di Arne Slot, fresco e riposato. Gli olandesi sono anche andati in ritiro in Portogallo per qualche giorno per ricaricarsi e ripartire al meglio. Il tecnico ha riservato parole di grande stima per Mourinho: “Il suo curriculum intimidisce”, ma il trofeo è lì, anche alla loro portata, e di certo non vorranno perdere l’occasione. Terzi dietro Ajax e PSV in Eredivisie, gli uomini di Slot sono imbattuti in coppa. Nel girone E sono arrivati primi, collezionando 4 vittorie e 2 pareggi, con una media di più di 2 punti a partita. Nella fase eliminatoria, poi, hanno superato Partizan (2 vittorie) agli ottavi, lo Slavia Praga ai quarti (1 vittoria, un pari), e il Marsiglia in semifinale, con i francesi dati inizialmente tra i favoriti per la vittoria finale. Invece, a Tirana c’è il Feyenoord, con i giovanissimi di Slot (età media 23 anni circa), il quale è diventato primo allenatore da poco. Ha iniziato con l’AZ Alkmaar nel 2019, e anche lui, come Mourinho, nel suo primo anno in un nuovo club ha raggiunto una finale europea. Si sa, in una finale non contano i precedenti, il passato scompare, e come ha detto Mou, anche i giallorossi dovranno dimenticare la loro storia. Siamo alle battute finali di un libro, alle ultimissime pagine in fremente attesa di capire quale sarà la frase di chiusura. E, almeno per questa volta, concedeteci di unirci alla Curva Sud quando scrive “Coronate i nostri sogni di gloria, Forza Ragazzi scrivete la storia.

M.Teresa Tonazzi

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