Zalewski e Dybala valgono un posto in Europa League. “Mister resta” e Mourinho annuisce

GSpin
06/06/2023 - 9:14

E' Paulo, ancora una volta decisivo, a far calare il sipario sul campionato della Roma segnando il gol che porta in vantaggio la Roma e la accompagna alla prossima Europa League.

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Zalewski e Dybala valgono un posto in Europa League. “Mister resta” e Mourinho annuisce

ZALEWSKI DYBALA MOURINHO – Un abbraccio commovente oltre ogni attesa quello che la gente giallorossa presente all’Olimpico per Roma-Spezia ha riservato alla squadra prima del fischio d’inizio dell’ultimo atto del campionato. Alla Lupa ferita in quel di Budapest. Ai ragazzi reduci da 143 minuti di battaglia, celebrati per aver onorato Roma e la maglia. “Non c’è sconfitta che possa scalfire la nostra fede” recita uno degli striscioni esposti in Tevere. Sì, perché la testa e il cuore, i sogni coltivati e poi infranti, sono ancora nella capitale ungherese.

I 62mila dell’Olimpico, in una sorta di catarsi collettiva e per trovare sfogo alle frustrazioni di coppa, riservano fischi anche al quintetto arbitrale del match con lo Spezia. Poi se li meriteranno tutti, protagonisti ancora una volta di una partita assai discutibile dal punto di vista delle decisioni disciplinari e di almeno un rigore non concesso. Solo applausi invece per Dybala e compagni, fatta eccezione per Wijnaldum, fischiato al momento del suo ingresso in campo nel finale. Boati per Mourinho, a più riprese invocato dalla curva. Era proprio lui il grande assente, squalificato e nascosto nei chissà dove dentro o fuori l’Olimpico a seguire la partita. In tribuna presente solo Ryan, assente Dan Friedkin.

 

Zalewski la preggia, Dybala sbroglia la matassa

La Roma non la vince facile come nulla è stato facile in questa stagione. Si complica la vita contro uno Spezia che se la gioca alla morte per non retrocedere, in sincrono con il match di San Siro dove il Milan passeggia 3-1 sul Verona. I giallorossi danno però segnali giusti di reazione, non si può chiudere amaramente anche il campionato, deludere ancora questo popolo instancabile. Ci pensa una magia di Zalewski a riportare il risultato in partita. Difficile chiedere di più a chi è in campo: le gambe sono pesanti, la spirito in debito di rivincita, la testa ha voglia di dimenticare.

Pellegrini e Dybala usciti malconci dalla battaglia con il Siviglia hanno chiesto di giocare nonostante le condizioni fisiche non al meglio. E proprio Paulo, ancora una volta decisivo, a far calare il sipario sul campionato della Roma segnando il gol che porta in vantaggio la Roma e la accompagna alla prossima Europa League.  La sua 12esima rete in questa Serie A arriva su rigore. Uno sliding door di quello che sarebbe potuto accadere mercoledì e non è accaduto.

Mourinho è arrivato per restare

La Roma chiude al sesto posto della classifica di Serie A, con 63 punti. Al triplice fischio il tradizionale giro di campo dei calciatori a ringraziare il pubblico, un abbraccio virtuale a quanti quest’anno non hanno fatto mai mancare il loro sostegno alla squadra, in una simbiosi commovente. Quando già siamo ai saluti, tra gli “oohhh” delle curve che festeggiano i gol dei figli dei giocatori entranti in campo, ecco spuntare lui, lo Special One. Mourinho saluta tutti, baci e abbracci, rincuora i tanti sostenitori dello Spezia che giocarsi la permanenza in Serie A nello spareggio con il Verona e poi sceglie i tifosi romanisti che sotto la “Monte Mario” gli chiedono “mister resta” per far capire che lui non se ne va, annuisce e indica in terra come a dire “io resto qui”. E’ spuntato alla fine del giro di campo Josè… forse per restare.

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