Roma-Empoli, le pagelle: Ibañez e Abraham con la testa giusta. Mancini e Smalling, do not cross
Foto Tedeschi

Il dolore si è trasformato in rabbia. La Roma porta a casa tre punti importanti contro l’Empoli all’Olimpico dopo la scottante sconfitta in Coppa Italia. L’amarezza si traduce in un approccio battagliero, che di fatto decide la gara in sei minuti. Due gol in fotocopia, disegnati da Paulo Dybala su corner e firmati da Roger Ibañez e Tammy Abraham di testa.
La Roma è compatta, aggressiva, grintosa per quasi tutta la gara. Assale il portatore di palla, transenna l’area e rischia pochissimo. Anzi, troverebbe anche il tris se non fosse che Vicario sceglie oggi per compiere una giocata da play station: tre parate in dieci secondi. Bene Zalewski da una parte ed El Shaarawy dall’altra, entrambi portano energia sulle fasce e spendono tantissimo. Bene anche Matic e Cristante a filtrare a centrocampo, e Pellegrini a dare una mano. Un’altra Roma, un’altra partita che, forse, aumenta un po’ i rimpianti per quello che poteva essere mercoledì scorso.
Le pagelle
Rui Patricio 6: Non vuole ripetere la traumatica esperienza di Coppa Italia, e si fa trovare pronto in uscita sul pallone insidioso di Caputo. Da rivedere l’uscita su Ebuhei, anche se il tuo tocco manda fuori giri il biancoblu. E non si fa intimidire dal tiro di Baldanzi.
Mancini 7: Niente da segnalare nel flusso di traffico dalle sue parti, fino a che il cercapersone squilla forte su tiro di Caputo, e Gianluca si immola in scivolata. Sempre in acrobazia si trasferisce in area dell’Empoli e solo un Vicario versione Iron-man gli impedisce il tris. È efficace, sul pezzo, l’area giallorossa è un do not cross.
Smalling 7: Il rinnovo sta a lui, l’ha detto Pinto. Ma Chris ha altro a cui pensare, come per esempio accompagnare all’uscita gli ‘ospiti’ toscani.
Ibañez 7,5: Una capocciata alle paure. Su corner Roger svetta con un salto da far invidia ad un pallavolista e di testa scaccia i fantasmi. E si procura pure il corner del 2-0. Si ricorda che in realtà il suo ruolo è il difensore, e porta a termine a pieni voti anche quel compito. Totale.
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Zalewski 6,5: Che sia una Roma aggressiva lo si capisce da Nicola che prende il giallo dopo dieci minuti. Dopo il 2-0 abbassa i giri, e con esperienza al di là dei suoi anni, gestisce la pressione e gli affondi. Una sicurezza. (Dal 93’ Llorente SV: Esordio davanti al suo nuovo pubblico. Benvenuto, Diego).
Cristante 6,5: Fa densità, e partecipa attivamente alla ‘gabbia’ che la Roma costruisce nei primi minuti per scoraggiare gli assalti toscani. In fase di ripiego aiuta i compagni a piazzare lucchetti, è coinvolto praticamente in tutte le chiusure difensive.
Matic 6,5: Da scuola calcio il pallone illuminante in profondità che innesca Dybala. Amministra il centrocampo, guida e mette il paletto a Parisi che voleva lanciarsi in contropiede. Rischia qualcosa su un cambio di gioco ma per sua fortuna Parisi sbaglia la mira.
El Shaarawy 6,5: Sgasa sulla fascia con contagiosa energia, aggredisce il portatore di palla e lancia l’offensiva, con un po’ di imprecisione nell’ultima fase. Spende tantissimo, dal suo lato l’erba andrà probabilmente riassestata. (Dall’82 Celik SV: Deve riprendere confidenza dopo lo scivolone in Coppa Italia, oggi va a piazzarsi a sinistra e non a destra come di consueto.
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Dybala 7: Ha rifatto le planimetrie per studiare da dove far male all’Empoli, la soluzione è da corner. Pennella il cross perfetto sulla testa di Ibañez. Per non fare parzialità si ripete poco dopo su Abraham. E poi cerca la gloria personale ma senza trovarla. L’Olimpico tace per un solo secondo, quando Paulo resta a terra dolorante. Resiste. Si concede solo venti minuti di riposo (Dal 70’ Bove 6: Si prende un giallo appena entrato per un’entrata scomposta, ma anche lui prova a siglare il tris, con personalità).
Pellegrini 6: Il più in ombra del primo tempo aggressivo della Roma. Tanta imprecisione per il capitano in fase di costruzione. Le idee ci sono, però l’esecuzione è tutt’altro che impeccabile. La condizione atletica non è ottimale, ed è chiaro. Va sicuramene meglio in fase di copertura, perché Lorenzo agisce dietro le quinte, forse con meno numeri mirabolanti, ma con efficacia. Arriveranno tempi migliori davanti alla porta (Dal 93’ Belotti SV: Una sgambata per vedere la vittoria dal campo).
Abraham 7: Tammy guarda Ibañez e fa copia e incolla, su corner trova il 2. E poi ci prende gusto e prova a copiare anche se stesso, ma stavolta trova i guanti di Vicario. Ha l’opportunità di un assolo, ma si trascina il pallone fuori. Entusiasma l’Olimpico con un paio di numeri, tunnel e tacchi. Poi sarà che la Roma abbassa i giri per il doppio vantaggio, nella ripresa il numero 9 si perde tra le vie.
Mourinho 6,5: Non può sbagliare e lo sa, per questo niente sorprese, Mou schiera la migliore formazione possibile. L’approccio c’è, la squadra reagisce al ‘dolore’ della sconfitta e in sei minuti si mette in tasca il doppio vantaggio. Cambia con il contagocce, e la strategia funziona. C’era tanta pressione su questa gara, la sua Roma l’ha smaltita e si è riportata nelle zone alte, anzi, altissime, di classifica.