Roma-Empoli, l’analisi tattica: l’immediato doppio vantaggio consegna il campo ai giallorossi
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ROMA EMPOLI ANALISI TATTICA – Dopo 17 giorni di sosta, e davanti al 36esimo Sold-Out consecutivo, la Roma fa ritorno davanti al suo pubblico, e lo fa scegliendo la maniera più roboante possibile, rifilando 7 reti ad un Empoli che non li meriterebbe per gli sviluppi di gioco nobili e propositivi, ma troppo remissivo nelle reazioni emotive ai gol, specie all’uno-due iniziale col quale i giallorossi hanno aperto la gara ; giornata positiva per valutare progressi e profondità della rosa, in vista del primo mini tour de force (con gara di Europa League infrasettimanale)che porterà poi, a metà ottobre, alla seconda pausa per la Nazionale
MODULI E SVILUPPI DI GIOCO
Mourinho riparte col consueto 3-5-2, dove al di là dell’esordio dal primo minuto della coppia Dybala-Lukaku, più di una novità vede il terzetto di centrocampo coi nuovi Paredes (in regia) e Renato Sanches (mezzala di sinistra) affiancare Cristante, mezzala di destra; con Kristensen e Spinazzola sulle corsie esterne il quintetto difensivo davanti a Rui Patricio è completato da Mancini braccetto di destra, N’Dicka di sinistra, con al centro Llorente ; per Zanetti, a zero punti e a zero gol realizzati, un 4-3-2-1 molto dinamico, con Destro al centro dell’attacco, con Cancellieri e Cambiaghi punte esterne, mentre in mediana si sistema Grassi a dettare tempi compaesani, con Maleh e Fazzini ai lati ; linea difensiva davanti a Berisha composta da Luperto e Waluklewicz centrali, e Bereszinsky e Pezzella esterni.
PRIMO TEMPO SCOPPIETTANTE
L’Empoli vorrebbe prendere alta la Roma, ma di fatto la gara dura poco, negli equilibri e pronostici, e dopo 30 secondi e già in discesa, il tempo di innescare la corsa di Kristensen sull’out destro (dove i giallorossi erano usciti bene nel possesso) e provocare l’intervento maldestro di Waluklevicz, con conseguente rigore; la Roma che costruisce con Llorente da dietro, e Paredes e Cristante in mezzo, libera più a sostegno dell’azione offensiva Renato Sanches, che si porta via un centrocampista dalla zona centrale; l’Empoli in fase difensiva cerca di fare grande densità centrale, specie negli ultimi 30 metri, intorno a Lukaku, liberando di fatto attenzioni per gli altri giocatori giallorossi, ne è la riprova il raddoppio proprio di Renato Sanches, ignorato nel suo inserimento a centro area dal Timing perfetto; 7 minuti e gara in cassaforte, perché le gambe dei giallorossi girano, la squadra è in palla, vogliosa, ispirata, galvanizzata dalla presenza contemporanea di Lukaku e Dybala ; il doppio svantaggio obbliga ad una reazione gli uomini di Zanetti, attraverso un possesso che porta a servire a centro area Destro con traiettorie aeree, sviluppato attraverso un costante interscambio nella catena esterna formata da terzino/mezzala/punta esterna; area pulita prontamente dalle respinte aeree di Ndicka e Llorente ; di contro, il doppio vantaggio consente alla Roma una speculazione, una gestione del possesso per fare uscire l’Empoli, rallentando il gioco, ma per recuperare per poi andare davanti sui 2 attaccanti e obbligare i toscani a correre indietro; e se la Roma scopre l importanza vitale di appoggiarsi su Lukaku, andargli a giocare vicino, inserirsi con Cristante e Renato Sanches, Zanetti sceglie di snaturare il suo 4-3-3 per andare a prendere un compassato Paredes con Fazzini o Cambiaghi, finendo per inceppare il proprio meccanismo di possesso, senza inficiare minimamente quello avversario, con il primo tempo che vede il triplo vantaggio per una Roma che non concede expected-goal
RIPRESA ACCADEMICA
Si riparte con Zanetti che sostituisce Fazzini e Walukiewicz con Bastoni e Ismajli, mentre per Mourinho c’è Bove per Renato Sanches (ammonito, e gestito per recuperare condizione), con Cristante che da mezzala determina di più nel gioco; la Roma gestisce il possesso, addormenta il gioco e abbassa i ritmi, lasciando all’Empoli un possesso sterile, e quando Dybala fa poker, è l’ora di gioco, e diventa importante gestire minutaggio per chi deve alzarlo, e per chi deve tirare un po’ il fiato; dopo il secondo palo di giornata la gara scema, non prima di vedere in campo Caputo e la verve di Baldanzi (fuori Destro e Cancellieri), Belotti per Dybala, Pagano per Paredes, Azmoun ed El Shaarawy per Lukaku e Spinazzola (unico insufficiente di giornata), con il fischio finale dove sul tabellone luminoso il numero 7 campeggia in maniera eclatante; ma rimane un passivo pesante per un Empoli che ha fatto comunque un calcio di movimento, interscambio, e buon possesso, ma sterile, a fronte di una fase difensiva generale poco efficace e di presenza.
Maurizio Rafaiani