Tiago Pinto: “Rinnovo Mourinho? Questioni private. Marcos Leonardo è un obiettivo”. A RN: “Sono stato fortunato a portare Dybala e Lukaku” (VIDEO)
Dopo la chiusura dell'ultimo calciomercato estivo, il GM Tiago Pinto ha tenuto una conferenza stampa a Trigoria. "La trattativa più difficile? Sono stato veramente fortunato a portare Dybala e Lukaku", ha dichiarato il dirigente portoghese a Romanews.eu
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TIAGO PINTO – Oggi alle 14:30 è andata in scena a Trigoria la conferenza stampa del general manager della Roma, Tiago Pinto. Dopo il silenzio di Mourinho a seguito della sconfitta contro il Milan e la chiusura dell’ultimo calciomercato estivo, il dirigente portoghese ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Ai microfoni di Romanews.eu ha dichiarato: “La trattativa più complicata tra Dybala e Lukaku? Sono stato veramente fortunato. La cosa principale è far sentire ai giocatori che sono importanti”. Di seguito tutte le dichiarazioni.
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La conferenza stampa di Tiago Pinto
Sky Sport: “Iniziare la stagione con un allenatore a fine contratto è sempre un po’ rischioso, lei cosa ne pensa? Mourinho è un uomo del presente e del futuro?”
“Noi in questo momento le questioni dei rinnovi, che sono temi importanti trattati nelle sedi giuste, non le affrontiamo pubblicamente. Siamo carichi e motivati per riprendere quello che è il nostro obiettivo e le nostre forze per portare a casa i risultati. Temi che sono importanti per la società, come i contratti, li affrontiamo internamente”
Corriere dello Sport: “Verrà un momento in cui la società comincerà ad investire di più sui giovani?”
“Quando comincia una sessione di mercato io penso che noi abbiamo bisogno di mettere insieme tre piani: uno è quello tecnico, cerchiamo sempre di fare una squadra migliore. Se facciamo il paragone con i giocatori che sono andati via con quelli che sono venuti secondo me la squadra è migliorata: abbiamo più soluzioni. Dopo abbiamo il piano economico: siamo dentro un settlement agreement, dove in due anni dobbiamo riuscire a spendere con la squadra il 70% di quelli che sono i ricavi del club. Quindi mentre alcuni direttori sportivi si godevano le vacanze io sono andato tutto giugno a cercare di portare a casa dei risultati economici. Dopo c’è anche il piano strategico: un club come la Roma per uscire da questa situazione è importante prendere dei giocatori giovani e prospettive future, con anche risultati a fini economici. Se avesse pagato 20 milioni di euro per Ndicka e 20 per Aouar magari questa domanda non era messa così, sono tutti e due under 25 con tanta esperienza. Con i paletti che abbiamo stiamo cercando di equilibrare tutti questi tre piani e potete capire che non è semplice. Dall’arrivo di Mourinho il settore giovanile è sempre stata una parte principale della strategia: lui dal primo giorno ci ha sempre puntato. Oggi abbiamo due giocatori come Zalewski e Bove che fanno parte della prima squadra. Il fatto che abbiamo aumentato il monte ingaggi è vero, ma siamo riusciti a mettere questi tre piani insieme. Marcos Leonardo? È un obiettivo. Questi giocatori di prospettiva rientrano nei nostri piani. Oggi questi giocatori hanno valori importanti”
Corriere della Sera: “Lei pensa che la Roma sia più forte dell’anno scorso. Quindi ha l’obbligo di lottare per la Champions? Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Mourinho sull’arrivo di alcuni calciatori?
“Sarà impossibile uscire da questa conferenza stampa con la sensazione che ci sia uno scontro tra me e Mourinho. Forse perché il mio italiano non è ancora perfetto, ma non voglio che accada questo. Io e Mourinho parliamo la stessa lingua, ci diciamo le cose in faccia. Sulla Champions, dal primo giorno che sono arrivato a Roma ho capito che la grande ambizione di tutti è quella di arrivare lì. Se arriviamo o no, è un altro tema. Se siamo ‘obbligati’ o no, quelle sono parole che non voglio usare. Dal mio punto di vista, è questa la logica. Non penso che io e l’allenatore siamo in disaccordo su questo. Per quanto riguarda gli infortuni, voglio dire due cose. La prima, con tutto il rispetto per la piazza, ma la Roma non è il Manchester City. Anche io avrei voluto prendere Declan Rice, ma il mercato c’è per tutto e per tutti. obbiamo sapere la realtà. Un altro tema è quello degli infortuni. Oltre Dybala, che è stata per noi fondamentale, noi siamo riusciti a mettere in condizione fisica ottimale dei giocatori che avevano tanti problemi fisici. Come Zaniolo, Smalling, Dybala. I lavori tra lo staff medico per me è un assetto. Tutto quello che andrà male con Renato Sanches c’è un responsabile Tiago Pinto. Io sono ossessionato da quel giocatore. Al Benfica l’ho voluto prendere e non ci sono riuscito. In passato alla Roma l’ho voluto prendere e non ci sono riuscito. Ora invece ci sono riuscito. Se avrà problemi in futuro è colpa mia. Sono convinto che con questo allenatore, con questo staff tecnico e medico e con tutto quello che Renato ha bisogno intorno possiamo tirare fuori il meglio di lui. Abbiamo fatto anche un contratto dove deve giocare un tot di partite per prenderlo”
Gazzetta dello Sport: “In questa stagione verrà adottata la stessa linea con gli arbitri?”
“Io il mio storico con gli arbitri non è positivo. Siamo alla terza di campionato e non voglio fare guerre o polemiche. Dobbiamo sentire quello che dicono gli arbitri e loro devono sentirci. Io ho un po’ smesso, non capisco più nulla. Non so rispondere. Oggi non capisco nulla e faccio fatica a rispondere. Non riesco a capire la differenza tra Zaniolo a Napoli e Rui Patricio contro il Milan. Non è una critica. Quello che sento che c’è calcio giocato e calcio del Var. Più che polemiche e interviste, le persone responsabili devono sentire quello che dicono allenatori e giocatori. Su alcune cose mi sento in difficoltà a dire un’opinione, quando non capisci l’uniformità e del tempo, non solo in Italia. Sappiamo che con il caldo delle partite e di voler vincere quando ci sentiamo sotto ingiustizie abbiamo atteggiamenti che alle persone non piacciono. Ma faccio fatica a capire la strada che il calcio segue”
Il Tempo: “Ci può spiegare cos’è successo con la ricerca degli attaccanti? Su Beltran?”
“Faccio una battuta. Io ho 38 anni, sono divorziato, non ho figli: sono abituato a prendere dei no. Quindi non è un grande problema. Non ho seguito tutti i nomi che ci sono stati accostati. Ma tu hai parlato di due giocatori che abbiamo trattato: Scamacca e Marcos Leonardo. Con Gianluca stavamo parlando, ma alla fine non ci siamo riusciti per ragioni che voi tutti conoscete. Marcos Leonardo è un obiettivo. Noi seguiamo da 15-16 mesi: non dico che era una situazione fatta ma era un accordo fatto tra le tre parti. Abbiamo avuto la sfortuna che un club storico come il Santos lotta per non andare in B, l’allenatore è stato licenziato. Hanno venduto due ragazzi giovani e la situazione si è complicata. Io ho dovuto rispettare tutto ciò ma continua a essere un obiettivo, è un giocatore che conosco molto bene. Tutti voi avete riconosciuto che questo mercato è stato difficile per tutti i club che cercavano un attaccante. Penso che tutti i tifosi della Roma siano contento che sia arrivato Lukaku il 28 agosto, piuttosto che Tonino. Sul tema della Fiorentina, mi dispiace ma non so di cosa parli. Beltran è un giocatore che noi conoscevamo ma non so cosa sia successo con la Fiorentina”
Leggo: “Era impossibile risanare il rapporto con Matic? E per quanto riguarda Frattesi?”
“Non voglio dire grandi cose su Matic, mi dispiace e non me lo aspettavo. Le ultime due settimane di Nemanja qua non me le aspettavo, ma sono diverso da voi su queste cose: voi prendete il lato negativo, io positivo. Siamo riusciti a prendere Paredes, non voglio perdere energie su queste cose, succedono, non merita molte più parole. Ho sempre detto che Frattesi era uno dei giocatori che mi piacevano di più, siamo liberi di scegliere, non ho rimpianti e voglio bene a tutti questi giocatori. Penso che Davide e Scamacca saranno importanti per l’Italia, voglio bene ad entrambi. E in ogni casa su Frattesi abbiamo preso soldi”
Il Romanista: “Qualcuno ha voluto scherzare sul suo cambiamento fisico. Due questioni: esterni e portiere”
“Pure io ho capito questo, sono diventato diverso ma sono dimagrito e magari adesso ho successo. Sono stanco, non lo nascondo. È difficile essere tre mesi sotto questa pressione ed ansia senza dormire e mangiare, non mi condiziona molto la pressione esterna ma voglio fare le cose fatte bene. Infatti dopo la conferenza vado in Portogallo. Penso sia normale il giudizio delle persone su queste tre partite, per fortuna e speriamo avremo 54 partite da fare. Abbiamo Spinazzola, Zalewski, e gli altri che hanno qualità, possono fare meglio come tutti noi, ma sono troppo affrettati i giudizi per tre partite. Avremo margine di crescita, siamo motivati per far meglio e lo faremo, sono sicuro. Sul portiere ancora di più. Quando sono arrivato qui la situazione portieri era un problema. Rui è stato il migliore della Conference, poi nei top della Serie A per clean sheet, ora che non è stato al livello ci facciamo domande. Se giochiamo male, lo facciamo tutti. Ho fiducia in tutti i giocatori al 100%. Se qualche agente di un portiere ti ha detto che li ho chiamati, è bugia”
Sui soldi già utilizzabili
“Ti ringrazio per la domanda. Ho bisogno di spiegarlo, magari per colpa mia avremmo potuto spiegarlo. Abbiamo due cose diverse nel piano del FFP: l’accordo, quando sono andato in fretta a fare i 30 milioni circa, noi siamo messi bene, tutto entra in questo piano. Dopo c’è un altro strumento che il transfer balance, che fa monitoraggio dei giocatori nella lista A Uefa tra un anno all’altro ed è difficile metterlo a posto. Abbiamo fatto 15 milioni di euro dalle future rivendite, Zaniolo no perché è andato in prestito. Questi soldi non entrano nel transfer balance. Abbiamo fatto 17 milioni di euro con Missori, Volpato e Tahirovic, loro non erano lista A ma B e quindi non contano. Ho litigato una settimana con Luis Campos per Paredes sulle cifre, abbiamo fatto 2,5 milioni di trasferimento e 2,5 di bonus e deve giocare 80% delle partite da titolare. Nel balance conta il 100%. Con i principi del FFP sono d’accordo e anche con quelli della sostenibilità, ma con questo strumento il nostro lavoro diventa difficile perché arriviamo al momento in cui i due nuovi non possono entrare in lista. È una cosa tecnica, che vi sto spiegando”
Radio Radio: “Per i giocatori non è pericoloso avere dirigente e allenatore in scadenza di contratto?”
“Su questi temi dei rinnovi parliamo nelle sedi giuste e non qui. Sono sicuro che in questo momento siamo tutti concentrati su un obiettivo: fare del nostro meglio durante la sosta, poi migliorare quello che dobbiamo quando ci ritroveremo tutti, insieme ed uniti come una famiglia. Ho detto quello sulla situazione dell’allenatore, figuriamoci se mi preoccupo della mia. È l’ultimo dei problemi”
ROMANEWS.EU: “Dybala o Lukaku? Qual è stata la trattativa più difficile?”
“L’ho detto anche altre volte, sono stato veramente fortunato. Durante la prima estate non potevo uscire di casa dopo la partenza di Dzeko ed è arrivato Abraham, poi Dybala e quest’anno Lukaku. Sono trattative diverse, persone diverse, la cosa principale è far sentire ai giocatori che sono importanti. Non riguarda soldi e contratto. Far capire però che Roma è un club importante dove possono sentirsi importanti. Sono scaramantico, in tutte le sessioni mi piace portare uno così e vediamo nelle prossime. Sono molto fortunato”
Calciomercato.it: “Quest’estate si è parlato di Dybala in Arabia Saudita…”
“Pensavo che la domanda fosse se anche io andassi in Arabia (ride, ndr). Ero molto contento di aver portato Dybala, qui mi avete chiesto della clausola e in tutta la stagione se n’è parlato. Abbiamo un grande rapporto con Paulo e il suo entourage, è un essere umano e professionista fantastico, abbiamo una comunicazione onesta, godiamoci il giocatore. Non ero preoccupato e almeno due stagioni possiamo goderci Dybala, poi nel momento giusto in futuro si parlerà di quello. Vi invito a fare una riflessione: quando si è detto e scritto che sarebbe andato via? Dovete riflettere sul chi e per cui si alimenta questa cosa. Non ho mai venduto aspettative fake, per cui ho un grande rapporto con lui, penso che sia contento qui e faremo tutto per continuare qui”
Quando si è capito che l’operazione Lukaku sarebbe stata possibile?
“Non mi conviene dirlo (ride, ndr). Ho tanti difetti, ma non sono bugiardo. Non posso dire tre mesi fa, non potevo prenderlo a giugno e luglio. Ho un buon rapporto con le persone che lo seguono, conoscevo la sua situazione. Il mio lavoro è anche questo. Ci sono situazioni al 1° luglio impossibile, devi monitorare e non parlare con nessuno, poi sfruttare l’opportunità al momento giusto. L’intervento dell’allenatore è stato importante, come con tutti, ma in questo caso più importante per il lavoro che hanno. Poi avete visto il coinvolgimento dei proprietari, hanno semplificato il lavoro e hanno sbloccato le cose. Non mi va di dire il momento esatto, ma tutti questi giocatori come Lukaku e Dybala e altri che avevo in testa e non sono riuscito devi aspettare il momento e devi essere veloce. Abbiamo impiegato 4-5 giorni, se parli troppo perdi l’opportunità”
Giallorossi.net: “Non le chiedo il voto, ma almeno è soddisfatto del mercato?”
“La stagione scorsa avete dato un voto molto buono. Ne parliamo alla fine. Voglio essere sempre coerente con quello che dico, ho sempre detto che il mercato è il 20-30% del successo sportivo, il lavoro quotidiano è più importante. Da quando i Friedkin hanno preso il club chiaramente hanno fatto investimenti importanti, farlo evolvere dal centro sportivo allo stadio, e la squadra deve essere riflesso di questa strategia e ambizione più delle interviste e delle parole. Dobbiamo mettere i fatti. Nel mio lavoro cerco di fare il meglio e garantire migliori condizioni della scorsa stagione, se mi chiedete se sono contento? Ho sofferto tanto e lavorato tanto, non siamo mai contenti. Ho imparato male dal mio vecchio presidente che quando chiudo una trattativa potevo far meglio. Non sono mai felice. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro per rendere giustizia all’ambizione della proprietà”
Tuttoasroma: “Da parte dell’Atalanta c’è stata scorrettezza per Zapata?”
“I ho anche i miei difetti, sono testardo ma non bugiardo. Durante una trattativa ho qualità e difetti e ho una cosa magari non molto orientata in Italia. Ho un orientamento tedesco: se dico una cosa è quella e basta. Non parlerò mai di scorrettezza, l’Atalanta e Gasperini possono prendere una scelta. Non posso nascondere di aver parlato con Zapata, non siamo riusciti a prenderlo e abbiamo trovato altre soluzioni. Ripeto: abbiamo parlato con lui, è stata una trattativa e alla fine non è andata in porto e non dirò mai che non lo abbiamo preso per scorrettezza”
Perché nessuno ha parlato dopo Roma-Milan?
“Ripeto: quando perdiamo lo facciamo tutti, quando vinciamo altrettanto. Non siamo contenti della situazione, ma non c’è motivo di panico. Sono state tre partite, difficili poiché il mercato è aperto, c’è confusioni e ci sono problemi. Ma siamo consapevoli del valore che abbiamo, che possiamo fare meglio. Sono motivato e carico per tranquillizzare tutti, avremo le condizioni per migliorare dopo la sosta. Facendo paragone con mercato e risultati, manca equilibrio e so che qui è difficile a Roma. Il giorno in cui abbiamo Azmoun ho 100 messaggi su Instagram e mi dicono ‘vattene, sei scarso’, scarso lo sono. Prendo Lukaku e mi fanno i complimenti dicendo che sono il re di Roma. Ma io sono un semplice ragazzo. I giocatori hanno qualità, l’allenatore anche, siamo consapevoli del momento ma siamo carichi e motivati per trasformare il problema in una situazione positiva. Tranquilli”.