La maledizione dei rigori, Siviglia come Liverpool. La Roma rivive l’incubo e Mourinho ingoia la prima sconfitta in finale

GSpin
01/06/2023 - 9:25

Ai tempi regolamentari finisce 1-1 e la Roma va a giocarsi i tempi supplementari in una finale di una competizione europea per la seconda volta nella sua storia, dopo quella della Coppa dei Campioni del 1984, poi persa alla lotteria dei rigori contro il Liverpool.

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La maledizione dei rigori, Siviglia come Liverpool. La Roma rivive l’incubo e Mourinho ingoia la prima sconfitta in finale

Finisce come con il Liverpool. Corsi e soprattutto ricorsi storici. Una battaglia infinita, finita in lacrime amare dei veterani e dei giovanissimi, del campione del mondo Dybala e del talento Bove. Con le lacrime trattenute di Mourinho, con lo smarrimento di Rui Patricio e il sangue dal labbro di un Ibanez morto e risorto centinaia di volte in questa finale.

Il Siviglia vince l’Europa League per la settima volta, calpestando i sogni degli oltre 25 mila cuori giallorossi arrivati a Budapest sfidando le rotte aeree di tutta Europa e anche extra Europa; viaggiando sui treni da Vienna, sacrificandosi sui pullman, le auto private e i camper. Una lotteria da mobility manager della passione romanista, investendo tempo e centinaia di euro per essere nel catino della Puskas Arena. E calpestando anche i sogni delle oltre 55mila anime che simulavano la finale attraverso i pixel dei maxi-schermi, i suoni, gli odori e le facce familiari dello stadio Olimpico.

Mourinho e il futuro

Tristezza, delusione e silenzio piombano sulla capitale ungherese e sulla capitale italiana. E’ dura da sopportare, in primis per “mister finale”: Mourinho perde per la prima volta su sei l’ultimo step di una coppa europea, lui che fin qui le aveva vinte tutte. Poca voglia di parlare, lo fa Josè per lasciare un messaggio e attrarre ancora una volta l’attenzione su di sé: il suo futuro non è deciso, deve confrontarsi con la società perché vuole lottare per i suoi ragazzi, perché vuole una rosa più competitiva e una spalla che lo supporti nella gestione della squadra e delle dinamiche di un club che vuole competere per traguardi prestigiosi.  

Il gol di Dybala e l’autogol di Mancini che inverte il corso della storia

Sembrava indirizzata la finale quando l’acquisto più costoso dei Friedkin, Paulo Dybala, la sbloccava tornando titolare dopo 48 giorni, dal 13 aprile scorso contro il Feyenoord in trasferta in Europa League. Cinque gol nella competizione per la Joya, capocannoniere giallorosso di EuropaLeague. Corsi e ricorsi storici dicevamo. E allora perché non leggerci un bel saggio sul destino nel fatto che il gol dell’argentino fosse arrivato come nella scorsa stagione con l’assist di Mancini come per Zaniolo? A sparigliare tutto c’è invece l’autogol sfortunato proprio di Mancini, un errore che inverte di fatto il corso della storia.

Siviglia come Liverpool e la Roma si ferma sul più bello

Ai tempi regolamentari finisce 1-1 e la Roma va a giocarsi i supplementari nella finale di una competizione europea per la seconda volta nella sua storia, dopo la Coppa dei Campioni del 1984 poi persa alla lotteria dei rigori contro il Liverpool. Tutto apparecchiato per bissare quella cocente delusione di 39 anni fa. Si va alla sfida dagli unidici metri. Gli andalusi dal dischetto sono glaciali, i romanisti arrivano invece sfiniti e sfiancati nel momento clou, al termine di una maratona durata 146 minuti, con recuperi extralarge e supplementari interminabili. Così la Roma si ferma sul più bello, a un passo dalla doppietta Europa-Conference League in due anni.

GSpin

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  1. Sta finale e sta Roma non c azzeccano una fava con quella finale quella Roma e quell’avversario

    Scrivete stronzate solo per far rosicare ….

    Sappiate che i veterani come me hanno assistito ai rigori di questa sera con sfida e rabbia senza paura o incubi

    A noi non ci piegherete e lo insegneremo ai più giovani

    1. Bravo Dan, lo dobbiamo insegnare ai più giovani!!
      Io dopo quel 30 maggio non ho più guardato un rigore della Roma ne allo stadio ne in tv, fino a Roma Barcellona del 2018, quando ho visto gli occhi di De Rossi che raccoglieva il pallone e andava verso il dischetto. Li ho detto basta, io avevo paura a guardare e quel ragazzo prendeva quel pallone pesante come un macigno, andava sul dischetto e lo calciava come solo Agostino sapeva fare!! Rispetto per chi indossa quella Maglia e va a tirate un rigore al posto nostro!!! Per il resto caro Denis avremo avuto anche rose più forti ma non ho mai visto tanti giocatori attaccati ai nostri colori come questi… altro che tabula rasa si riparte da qui. Da questi Ragazzi!

  2. Era meglio perdere tre a zero avrebbe fatto meno male che perdere un’altra finale ai rigori.
    Per chi come me ha visto già il Liverpool diventa durissima.
    Per il bene della Roma, oggi stesso i Friedkin dovrebbero dare il benservito a Mou.
    Perché quando perdi una finale ai rigori, resti segnato per sempre, ti crolla tutto il mondo addosso, non ti rialzi più.Pensi di essere uno sfigato e molto probabilmente lo sei pure.
    Sarebbe autolesionismo puro continuare ancora con Mourinho, Pinto e questa squadra, non avranno più la forza di reagire ad una delusione del genere.
    Aria nuova, gente nuova, tutto nuovo, solo così puoi cancellare una finale persa ai rigori.
    Ora i Friedkin devono avere la forza di fare una squadra loro questa era solo la prolungazzione della squadra di calcio di Pallotta e stasera ci hanno dato una delusione enorme ci hanno fatto rivedere rivivere i fantasmi del 84, un incubo basta cancellare tutto allenatore Ds quasi tutti i calciatori, solo chi ha segnato e chi è stato il solito muro impeccabile in difesa, gli altri arrivederci e grazie, anzi grazie di niente ai rigori non si deve perdere

    1. Eccone un altro di complessato travestito che viene a dire stro…te, perchè non vede l’ora, come mezza Italia che la Roma non abbia più Mourinho.
      Poveracci, non solo continuerà ad allenarla, ma anche a dire ciò che pensa del miserabile calcio italiano, fatto di disonesti….

  3. Mourinho aveva azzeccato anche questa finale. Dybala tenuto nascosto per sfruttarlo 60 Min sperando che facesse goal e poi diga come sappiamo fare noi. L’unica cosa: non aveva calcolato che uno dei nostri avrebbe fatto autogol…Squadra e mister da elogiare. Arbitraggio vergognoso. Cartellini sconcertanti. Poi dacci quel rigore a 10 min dalla fine e vediamo come finisce la partita!!!
    Forza Roma

    1. Non aveva neanche considerato che Ibanez non è un giocatore che Wynaldum non so cosa ci faccia in un campo di calcio e che probabilmenet qualche senatore al omento di andare sul dischetto se lè fatta sotto .

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