• ROMA-CATANIA 1-0: le pagelle **Vucinic decisivo, Ranieri ritrova Doni

    21/02/2010 - 0:00

     
    Una gara intelligente, dosando le energie, portando a casa tre punti che consentono, stavolta davvero, di sognare. Juan e Burdisso blindano la zampata di Vucinic, decisovo in entrambe le fasi. Ranieri scopre un ‘nuovo’ portiere. Menez, un’altra delusione.
    DONI 6,5: I fischi che ne accompagnano l’ingresso in campo gli ricordano la notte da incubo di Atene. Bravissimo Marangon a trasformarli in applausi con un dribbling da brividi su Maxi Lopez al centro della propria area. Dopo un primo tempo tra due guanciali suona la sveglia al sesto della ripresa: Maxi Lopez, tre metri in fuorigioco, gli si presenta davanti. Lui spazza via gli spettri dell’Oaka con un intervento mostre per disattivare l’ordigno dell’argentino. Alla fine lo abbracciano tutti. Ritrovato.
    CASSETTI 5,5: Una sua marcatura ‘generosa’ regala ad Augustyn un pallone solo da spingere in porta su angolo di Mascara dopo otto minuti. L’erroraccio del difensore catanese vale l’assoluzione. Si nasconde per lunghi tratti del match. Fa il suoi dietro, un fantasma quando si tratta di spingere.
    BURDISSO 6,5: L’assenza di Mexes gli regala una maglia che forse Ranieri gli avrebbe risparmiato. Se Juan gioca coi guanti lui tira fuori i guantoni. Fa il lavoro sporco nella propria trequarti battagliando sui palloni alti e andando a spintonare sui tentativi di ripartenza. Ordinatissimo.
    JUAN 7: Non ha bisogno di sporcare il frac per far fronte alle iniziative di Lopez e Mascara. Al 35’ fa esplodere l’Olimpico con una chiusura da terra sull’attaccante argentino lanciato sulla destra. Gli anticipi con cui spegne i focolai avversari prima ancora che diventino incendi sono ormai proverbiali. Con lui la Roma dorme sonni tranquilli. Almeno in Italia.
    RIISE 6,5: Praticamente perfetto per tutto il primo tempo. Avere Juan alle spalle gli consente qualche licenza offensiva facendo respirare la manovra della Roma anche lungo l’out mancino.
    DE ROSSI 6,5: Prova di grandissima intelligenza tattica. L’assenza di Pizarro lo ‘grava’ di un lavoro di regia a cui Daniele non era quasi più abituato. Dirige sbagliando pocoIn più, mura – e non è una novità – su chiunque provi a passare dal centro. A cinque dall’intervallo ha sul destro a pochi centimetri dalla linea di porta il colpo del kappaò. Sciupa calciando addosso ad Andujar già battuto. Prova a rifarsi dopo tredici minuti del secondo tempo. Il destro è debole. Guida la squadra come una volta. Segnali incoraggianti.
    BRIGHI 6: Fa da scudiero a De Rossi coprendo il fianco del capitano di oggi e di domani. Si vede poco nella metà campo avversaria. Nel secondo tempo, quasi un’ombra.
    CERCI 5,5: Un primo tempo con tante idee e tantissimi errori. La ripresa inizia subito con un colpo che fa temere il peggio. Alessio invece si riprende e da quel momento fa vedere le cose migliori. Dopo venti minuti della ripresa non s’intende con Vucinic a cui sottrae il pallone sulla fascia sinistra per poi restituirlo alla difesa siciliana anziché al montenegrino. (Dal 23’ st PERROTTA s.v.)
    TADDEI 6,5: Si muove al limite dell’area avversaria, fa spazio a Riise per le percussioni del terzino e aiuta a centrocampo la coppia De Rossi-Brighi. Riequilibra con un movimento costante tra mediana e prima linea i ‘pesi’ della squadra. Nella ripresa si sdoppia: riportato a destra dopo l’uscita di Cerci dà una mano a un Cassetti in evidente difficoltà. Poi, a tre dal novantesimo divora da pochi metri il pallone del 2-0 su invenzione di Baptista. Tra i migliori. Già da un po’ di tempo.
    MENEZ 5: Disegna la parabola dalla bandierina sinistra che Vucinic trasforma nel gol dell’1-0. Parte da posizione centrale appena dietro al montenegrino, a tratti però è proprio lui l’uomo più avanzato dello scacchiere romanista. Prova ad accendersi in avvio di ripresa: dribbling e destro dal limite con palla al lato. Si prende pause lunghissime, per poi concedere pochi, pochissimi istanti esteticamente apprezzabili. Alla terza conclusione sul fondo Ranieri lo richiama (Dal 31’ st FATY s.v.: Fa in tempo a prendere un ‘giallo’)
    VUCINIC 7: Parte con il peso dell’attacco tutto, o quasi, sulle sue spalle, muovendosi lungo tutto il fronte e allargandosi spesso sull’out mancino per consentire gli inserimenti centrali di Menez. Non impiega neanche diciotto minuti per lasciare il segno: zampata al volo su delizioso invito dalla bandierina di Menez. Incontenibile nei movimenti in profondità che affettano la difesa rossazzurra, si sfianca cercando di garantire copertura. Quarto centro nelle ultime cinque partite. Si è sempre detto che la regolarità non la sua dote migliore. Almeno fino ad oggi. (Dal 37’ st BAPTISTA 6: Uno splendido invito per il destro-fuori di Taddei. Difende palla nel finale)
    ALL. RANIERI 6,5: Che non avrebbe avuto Totti e Toni lo sapeva da tempo. In extremis perde anche Pizarro e Mexes. Non si scompone, presenta una squadra sperimentale lasciando fuori Baptista e dando fiducia agli ‘inespressi’ Cerci e Menez. Il risultato lo ripaga. La Roma, non brilla, ma coglie tre punti che valgono una settimana di sogni. L’Inter è a meno cinque. Mourinho lo sentirà davvero, stavolta, il rumore dei nemici…
    ARBITRO BERGONZI 5: Molti dubbi sulla direzione del secondo tempo. In tandem con l’assistente Padovan sorvola su almeno tre interventi durissimi dei giocatori di Mihajlovic. LA rissa finale è il risultato di una gestione di gara condotta di gara troppo permissiva.
    Matteo Pinci
     
    CATANIAAndujar: 6 Alvarez :5,5Silvestre 5: Spolli 5 (Dal 30 st Morimoto: s.v.)Augustyn: 5,5  Captano: 5Izco: 6Ricchiuti: 5,5 (Dal 27’ st Delvecchio: 5,5) Llama: 6,5 (Dal 18’ st Martinez: 6 ) Mascara 5: Maxi Lopez: 5

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