Roma-Braga, l’analisi tattica: i giallorossi leggono bene i tempi e limitano le uscite portoghesi. E dopo il primo gol la gara è in discesa

Redazione RN
26/02/2021 - 7:00

Foto Tedeschi
Roma-Braga, l’analisi tattica: i giallorossi leggono bene i tempi e limitano le uscite portoghesi. E dopo il primo gol la gara è in discesa

ROMA BRAGA ANALISI TATTICA – Gara e passaggio del turno mai in discussione, e un vero peccato il risultato interlocutorio di Benevento, perché la Roma avrebbe potuto preparare al meglio la marcia di avvicinamento al big match col Milan, nei 15 giorni contraddistinti dal doppio impegno settimanale, superando ottimamente anche questo Sedicesimo di Europa League; tra le migliori indicazioni della serata il riscontro positivo delle presunte seconde linee impiegate, con un Diawara su tutti, che diventa importante nelle rotazioni del reparto di centrocampo, così come il recupero di condizione fisica ormai completato per El Sharaawy, la cui presenza serve per stimolo anche a chi come Carles Perez, aveva raramente dato segnali di vitalità in questi ultimi mesi.

Moduli e sviluppi di gioco

Con la perdurante emergenza difensiva Fonseca si riaffida alle indicazioni positive della gara d andata ,nel suo 3-4-2-1 dove davanti  Pau Lopez (stasera anche sorprendentemente vocale nella comunicazione con il reparto) il terzetto di centrali difensivo era composto da Cristante al centro, con Karsdorp e Mancini braccetti; sulla linea a 4 centrale da Veretout a Bruno Peres esterni, a Villar e Diawara in mezzo, fino ad arrivare alle due punte esterne di raccordo (Pedro e El Shaarawy alla prima da titolare) dietro a Dzeko; per Carvalhal un 4-3-3 come all’andata, con più di una novità, a cominciare tra i pali dove Tiago Sa rileva Matheus, con i 4 componenti della linea difensiva dove Rolando dona fisicità e caparbietà ad un reparto che nella gara d andata aveva patito la presenza di Dzeko; in mezzo al campo Piazon rileva Al Musrati, mentre davanti è sempre Horta assistito dalla velocità di Galeno a sinistra, e Sporar a destra.

Breve fase di studio, ma la Roma ha l’atteggiamento giusto e con attenzione limita al massimo i pericoli possibili

Il Braga, che deve fare la partita in virtù del risultato sfavorevole dell’andata, costruisce a 3 dietro, alzando Ze Carlos quarto a destra in ampiezza, ma la pressione alta (intermittente e ponderata, leggendo benissimo tempi e momenti) e coordinata della Roma limita molto un’uscita adeguata degli uomini di Carvalhal, trovando alcuni break importanti nel recupero in mezzo al campo, nella pressione vincente di mediani e trequartisti esterni in ripiegamento; nel momento in cui i lusitani perdono palla si ricompattano velocemente in un 4-5-1 abbassando entrambe le punte esterne e recuperando palla distante dalla porta giallorossa; ma la Roma legge molto bene la gara, e trova sviluppi di gioco snelli, con un interscambio sulla corsia esterna di destra tra Karsdorp e Veretout, soprattutto nella costruzione bassa dove Galeno preso in mezzo non riesce mai a scivolare in tempo sulle linee di passaggio; nella costruzione è Diawara che cuce e Villar che va in verticale dentro campo, mentre quando il Braga cerca di pressare alto accorciando da dietro e alzando la linea difensiva, la Roma alza la palla profonda alle spalle della linea guidata da Rolando, e al quarto tentativo lo sviluppo finale dell’azione porta al gol di Dzeko, che mette in discesa la gara; il gol scioglie del tutto i momenti i giallorossi, ma nonostante per entrambe le squadre la circolazione sia buona, il Braga ha una gestione più veloce, la Roma più compassata; Mancini marca forte alto ora Horta, ora Sporar, e diventa importante per Karsdorp non lasciare Cristante da solo 1 contro 1 con avversario che entra nella sua zona; il vantaggio impone ai giallorossi una gestione del possesso volto a rompere il ritmo, approfittando di ogni ripartenza; infine, da segnalare come il Braga, sui corner a sfavore, difende con tutti gli effettivi a zona in area, e diventa importante muovere palla, più che mettere direttamente palla a centro area.

Ripresa accademica senza particolari sussulti

Si rientra con Fonseca che ragiona su due aspetti importanti, la gestione gara di domenica col Milan, e la diffida in Europa League di Villar, inserendo al suo posto Pellegrini in mediana; la costruzione bassa vede qualche pallone di troppo perso in uscita, ma la palla e il possesso per amministrare viene comunque gradualmente gestito nella metà campo avversaria, con il Braga che non ha più la forza di andarselo a riprendere con continuità, correndo a vuoto e dando segnali di resa; se per Carvalhal nella ripresa i 5 cambi sono irrilevanti, per Fonseca continuano ad essere conservativi, con Spinazzola che rileva Veretout (Bruno Peres va a destra), e Carles Perez per El Shaarawy, Borja Mayoral per Dzeko, Mkhitaryan per Pedro, con l’inutile passerella dell’ultimo quarto di gara; dove Pellegrini prima trova modo di fallire un penalty (iniziativa pregevole di Carles Perez), salvo poi riabilitarsi servendo l’assist del 2-0 a Carles Perez, al quale si allinea nel finale il centro numero 11 di Borja Mayoral.  

Maurizio Rafaiani

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  1. L’amichevole con il Braga è andata bene. Ora testa al Milan. Attendiamo il P-team, sezione massacratori di Pellegrini

    1. elconde sei il solito minestraro laziese che non sa nè parlare nè stare zitto anzi nel tuo caso non sa nemmeno scrivere. F…. idiot!

  2. grazie romanews che mi fai “vedere” la partita con l’ analisi di M. Rafaiani, sempre preciso .. e la racconta cosi’ bene che mi e’ sembrato averla vista .. quindi Roma decisa, la gioca bene, la vince con pieno merito, mette Veretout esterno basso (lo suggerisco da tempo ..) , rimette , anche lui, la chiesa al centro del Villaggio, con Dzeko centravanti e Dzeko non manca l’ appuntamento con il gol .. mi fa piacere la Roma sia andata bene e che abbiano segnato anche C. Lopez e Mayoral .. Pellegrini sbaglia il penalty nonostante lo zompetto e la finta, ma il portiere non abbocca, e Cristante segna un altro autogol che non e’ il primo e non sara’ nemmeno l’ ultimo .. bene Diawara’ e cio’ mi stupisce un bel po’ ma va benissimo cosi’ .. e Pau Lopez dimostra che sa anche parlare .. un grosso bentornato ad El Shaarawy e anche a Dzeko che pero’ perderemo per qualche settimana causa probabile stiramento .. bene Fonseca nelle sue scelte, almeno cosi’ sembra a me ..

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