Roma-Bologna, le pagelle: Dybala crea, Pellegrini rifinisce. E Abraham si veste da Smalling
Foto Tedeschi

Nuovo anno, stessa Roma. I giallorossi ottengono la cosa più importante, i tre punti, ma si trascinano i ‘vecchi’ problemi in attacco e iniziano il 202 già con qualche acciacco. La sblocca Pellegrini con un rigore procurato da Paulo Dybala, che esce per noie muscolari. Zaniolo fa a sportellate con la difesa bolognese, ma anche lui deve arrendersi a problemi fisici, perchè prende una botta al ginocchio e chiede il cambio.
La difesa rischia tutto sommato poco, con Smalling che si conferma un punto fermo. Arriva dovunque, prima degli altri, e di testa non c’è partita. Bene Tahirovic all’esordio in Serie A, Benjamin fa il suo, con voglia e determinazione. La squadra, in generale, fatica a rendersi pericolosa, e l’ingresso di Abraham, partito dalla panchina, non migliora le cose. Tammy, però, ruba il mestiere a Chris e salva un gol praticamente fatto quasi allo scadere. Bene anche Bove, che entra con il piglio giusto.
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Le pagelle
Rui Patricio 6: Nella prima parte di gara di minacce dalle sue parti ne arrivano poche, e quelle che si palesano non lo fanno tremare più di tanto. Nella ripresa deve tenere i nervi un po’ più saldi, ma tiene al sicuro la porta.
Mancini 6: Si inventa un tiro da fuori che per poco non fa venire giù lo stadio, la deviazione di Zaniolo non lo aiuta e manda la palla fuori. Disinnesca Arnautovic con una scivolata chirurgica. Nella ripresa ricomincia da dove aveva lasciato, non le manda a dire all’austriaco e in campo vola qualche scintilla verbale. Spesso prova la via dei lanci lunghi, ma non sempre è preciso. Cambia strategia e prova a portare palla avanti.
Smalling 6,5: No fly zone dalle parti di Chris, di testa le prende tutte lui. E non solo di testa. Nella prima parte di gara, passa poco o nulla. Nella ripresa, Orsolini e compagni lo mettono un po’ più in pensiero, ma lui risponde con la pancia, letteralmente, e respinge un potenziale pericolo. E’ totale.
Ibañez 6: Un paio di buone chiusure su Arnautovic e Orsolini, poi prende un giallo evitabile. Ma è il massimo dell’adrenalina le suo primo tempo. Rischia nel primo tempo a causa di un po’ di indecisione. Subisce un calcione, ma tiene la posizione.
Celik 6,5: Non si tira certo indietro se c’è da usare il paraurti, a volte, forse, con un po’ di foga di troppo. Viene frenato sul più bello di una possibile cavalcata verso la porta. Ci riprova nella ripresa, e al tiro stavolta ci arriva, però viene murato da un difensore. Pure lui come il collega prende un giallo assolutamente non necessario. Di benzina, va detto, ne ha da vendere, è da rivedere la precisione.
Pellegrini 7: Ringrazia Paulo per l’opportunità e si aggiudica la prima rete giallorossa di questo 2023, spiazzando l’ex Skorupski dal dischetto. Vede corridoi interessanti per i compagni, tipo il pallone con cui manda quasi in porta Zaniolo. Capisce quando c’è da fare legna, e si mette a coprire pure lui.
Cristante 6: Rischia un pasticcio in duetto con Roger al limite dell’area, il pubblico rumoreggia, ma se la cava. Trova uno spazio per proporsi in avanti, ma il suo tiro non impensierisce il portiere neppure un po’.
Tahirovic 6: Mourinho aveva avvisato tutti, e quel momento è arrivato. A 19 anni inaugura il suo 2023 con un esordio in Serie A. Guadagna subito con caparbietà una rimessa laterale. Lotta su ogni pallone, si fa trovare in ogni zona di campo, mettendo in vetrina quel tipo di atteggiamento che piace tanto a Mou. (Dal 64′ Matic 6: Gestisce palla senza troppi patemi d’animo).
El Shaarawy 6: L’arbitro non fa in tempo a fischiare, che Stephan si fa subito vedere. I suoi però sono squilli iniziali, perché poi si ritira un po’ dietro le quinte. Fino a che lascia posto a Zalewski (Dal 64′ Zalewski 6: Subito bravo ad accompagnare all’uscita un’iniziativa del Bologna. Serve qualche discesa alla sua maniera, ma una volta sul fondo trova poche alternative).
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Zaniolo 6: I giocatori del Bologna non vanno certo per il sottile, e Nicolò si ritrova spesso a fare a sportellate. Manca ancora il killer instinct davanti alla porta. Scorribanda ovunque, di occasioni poche, una cerca di buttarla dentro alla Dybala svirgolando al volo di sinistro, ed è ancora una carezza alla traversa. Dopo un’ora chiede il cambio, probabilmente per una botta al ginocchio, e lo stadio trattiene il respiro quando lo vede zoppicare lievemente. (Dal 60′ Abraham 6,5: C’è un Tammy da ritrovare, e si tenta in tal senso la strategia della panchina iniziale. Per una lunga striscia di gara, non lascia segni tangibili del suo passaggio. Fino a che si veste da Smalling e salva un gol fatto quasi allo scadere).
Dybala 7: Tornato da campione del Mondo, regala medaglie e guadagna calci di rigore. Poi ha una doppia occasione e tenta un doppio sombrero, la palla accarezza la traversa. Deve dosare le energie, non avendo ancora grande continuità, ma quando può, prende la mira e preme il grilletto. Anche lui fa preoccupare i tifosi, perchè anche lui esce acciaccato. (Dal 72′ Bove 6,5: Battaglia a centrocampo, poi un gran tunnel su Aebischer che scalda l’Olimpico, viene fermato solo da un fallo.)
Foti (Mourinho) 6: Lascia Karsdorp in tribuna, Abraham in panchina e dentro Tahirovic. Anno nuovo, stesso Mou, con la stessa personalità. La sua Roma è cinica, rischia poco, è vero, ma deve ancora risolvere i problemi nella fase di finalizzazione. Foti, intanto, si conferma amuleto, perchè i giallorossi ripartono con il piede giusto.
M. Teresa Tonazzi