Ibañez vs Luiz Felipe: sfida italo-brasiliana con retrogusto al sapore di derby
Altro che sogno di una notte di mezza estate. Quella di agosto 2021 tra Roma e Betis di amichevole aveva solo l’etichetta. La gara è stata tesa, si è sfiorata la rissa a più riprese e l’arbitro ha annotato ben tre espulsi sul taccuino, più José Mourinho e Sacramento. Un clima rovente, e non per il caldo torrido. Questa volta in palio c’è il cammino di Europa League, l’Olimpico scalda i motori per accogliere il club spagnolo, oggi alle 21. E visto che il friendly match è terminato 5-2 per gli iberici, non si può certo dire che i pericoli in area non ci saranno. Per cui servirà una difesa tirata a lucido. Spazio quindi a Roger Ibañez e Luiz Felipe.
Roma, Roger Ibañez
Roger that. Ibañez ha ricevuto la cura di Mourinho in maniera forte e chiara. E si è rapidamente trasformato in un pilastro della difesa della Roma. Non a caso, è arrivata con tanto di fiocco rosso la convocazione (e poi l’esordio) con il Brasile. Anche se Roger vanta passaporto italiano e paraguaiano, per cui anche l’Azzurro poteva essere un’opzione. Intanto, però, se lo gode la Roma. È il più schierato da Mou insieme a Rui (720 minuti), ha già trovato la via del gol in Serie A (al Monza), è quarto in rosa per media km percorsi (9,11) e sesto per tiri (8), ma primo tra i colleghi di reparto. La vena offensiva è sempre lì, e tende a palesarsi spesso. È preciso nei passaggi (89,4% di media) ma senza rinunciare al ‘Joga bonito’ (100% di dribbling riusciti sino ad ora). È rapido, e in questo avvio di stagione sembra sempre sul pezzo, a dare battaglia a chiunque si aggiri dalle sue parti. Insomma, la sensazione è che se Mou dovesse mai tornare alla difesa a 4, quindi con due soli centrali, difficilmente sarà lui ad abbandonare il manto erboso.
Betis, Luiz Felipe
Se Roger veste verdeoro, il ragazzo nato a Colina (Brasile), si è dato invece all’Azzurro. Luiz Felipe, come il collega, ha doppio passaporto e quindi aveva due porte aperte, e ha scelto quella tricolore. Approdato al Betis quest’anno, porterà in campo un’atmosfera da derby a distanza con Ibañez. Il centrale classe ’97 viveva dall’altra parte della Capitale, sponda biancoceleste. Tra le fila della Lazio ha trascorso diversi anni, (con tanto di prestito alla Salernitana), durante i quali ha incrociato la Roma 8 volte nella stracittadina, senza però mai graffiare, al contrario di Roger (1 gol in 4 derby). Il 25enne non era presente nel 5-2 dell’anno scorso, ma ora vuole un posto in prima fila per una gara che, soprattutto per i giallorossi, riveste notevole importanza in chiave qualificazione. Entrambi i giocatori, peraltro, sono alla ricerca del primo centro in Europa League. Allora, ai nastri di partenza.
M. Teresa Tonazzi
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