Roma-Leverkusen, le pagelle: Bove, quant’è bella giovinezza. Cristante, petto in fuori. Ibañez di coppe
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ROMA LEVERKUSEN PAGELLE – Figli di Roma. I giallorossi con un gol del vivaio portano a casa il primo round di semifinale contro il Leverkusen. La risolve una rete di Edoardo Bove, la prima in Europa, un mattoncino importante in vista del ritorno giovedì prossimo alla BayArena. Mourinho recupera anche Wijnaldum. Approfondiamo le pagelle giallorosse.
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Roma Leverkusen, le pagelle
Rui Patricio sente subito la sferzata di vento all’Olimpico, poi il sereno per quasi tutta la gara, anche se il portoghese, non perfetto in uscita, rischia di complicarsela da solo. La difesa parte un po’ col freno a mano tirato, poi prende bene le misure e concede poco o niente. Ibañez si riprende il suo posto, limita bene gli avversari, sa soffrire insieme a mancini e Cristante, che prende di petto la situazione, letteralmente, e salva su Frimpong.
Matic senza sbavature, come al solito, uno di quei pilastri che non traballano, e si sa. Bove ha l’argento vivo, copre, rientra, rincorre e si propone in avanti, una di queste ‘proposte’ viene accettata nel migliore dei modi. Con il primo sigillo europeo. Pellegrini e Belotti, così come Abraham, tolgono qualcosa al piglio offensivo per fare il lavoro sporco, per fare sponda, per dare una mano in copertura, qualche acuto i due attaccanti ce l’hanno, ma viene strozzato dal portiere. Minuti anche per Dybala e Gini.
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I voti ai giallorossi
Rui Patricio 6: Neppure un giro d’orologio e già Andrich suona la sveglia da fuori area, e poi ci si mette anche Wirtz ad alzare una brezza pericolosissima vicino al palo. Poi torna il sereno sul suo primo tempo. Nella ripresa esce bene su Frimpong in co-partecipazione con Roger. La seconda partnership invece quasi causa la frittata, fortunatamente scampata da Cristante.
Mancini 6,5: L’avvio non è dei migliori, le incursioni tedesche spaventano lui e la retroguardia. Poi inserisce la marcia giusta, rivedibile stasera sui lanci lunghi. Da terra riesce ad allungare un pallone su cui Azmoun si stava pericolosamente gettando.
Cristante 6,5: In un primo tempo assai spezzato, in una gara scorbutica, lui non si tira certo indietro se c’è da sporcarsi le mani, anzi, i piedi. Aiuta sui raddoppi su Diaby e non solo. Salva con il petto sul tiro a porta vuota di Frimpong.
Ibanez 7: Vuole farsi perdonare, sta quasi per riuscirci con una capocciata a tutta potenza, Hradecky deve metterci ogni riflesso per deviare via. Mette gli scarpini di coppa, che sono quelli più efficaci. È deciso, preciso, ruggisce agli incursori. A volte con un po’ troppa foga, e si becca il giallo, oltre ad ostruire l’uscita di Rui.
Celik 6,5: Un paio di disattenzioni in avvio, poi prende un po’ di ritmo e porta avanti qualche bella incursione. Tiene botta sulla destra, dove i tedeschi sono rapidi e spesso si trovano, ma Zeki li trova per primo e ci mette una pezza.
Bove 8: Ha superato a maggio la prova di maturità. Deve fare da ponte e allungare il Leverkusen, nei primi minuti ci riesce, e poi si porta al livello successivo con inserimenti precisi e imprevedibili, grazie ai quali arriva il regalo di compleanno anticipato (farà 21 anni martedì). Dall’Appio Latino all’Europa, il primo gol non si scorda mai. Grande incursione per Tammy, che si gira e si fa parare il tiro, lesto sulla ribattuta col mancino segna l’1-0, la rete dell’audacia, della freschezza. Tutto l’Olimpico in piedi quando esce, con la promessa di mettere la stessa testa in Germania. (Dal 76’ Wijnaldum 6. Una delle buone notizie di giornata, il suo recupero. Entra con il piglio giusto)
Matic 6,5. Per Nemanja normale amministrazione, poi al 43’ sbaglia un appoggio, segnatevelo, perché non succede spesso. In tasca deve avere il metro da sarto, perché le sue verticalizzazioni sono al centimetro, e i passaggi cuciti su ogni compagno. Quando la palla è bollente, lui non la perde mai.
Pellegrini 6,5: Ci mette un po’ a carburare, poi prende goniometro e misure e trova benissimo Spinazzola prima e Ibañez poi. Oggi agisce dalle vie di centrocampo e fa una gara molto generosa, di tanta corsa e qualche imbucata interessante. Senza Dybala, sta a lui oltrepassare la staccionata avversaria. Prende qualche colpo proibito.
Spinazzola 6,5: L’importante è saper rimediare agli errori e Leonardo in fase di ripiego ci mette pure il terzo occhio, ci mette la testa, limita le scorribande di Frimpong. Si prende anche il giallo per assolvere ai suoi compiti difensivi. Non riesce a sfondare alla sua maniera.
Belotti 6: Riprova ad affinare il feeling con Abraham, gli tocca per mezz’ora il lavoro sporco. Sugli sviluppi di un corner viene abbandonato dai difensori tedeschi e riesce a schiacciare di testa, senza però imprimer troppa forza. Bella la sponda per Spinazzola, la porta la vede al 66’, Hradecky abbassa la saracinesca, sul tiro e sulla sua partita, perché lascia il posto a Dybala. (Dal 76’ Dybala 6: Il tocco di Paulo è riconoscibile anche dal drone, i tedeschi cercano di lasciargli non più di qualche zolla di spazio).
Abraham 6: Ha poco spazio per fare l’attaccante per tutto il primo tempo, pochi palloni, ancora meno giocabili. Estende quindi la sua area di competenza fino a dare una mano nelle marcature. Nella ripresa l’opportunità arriva in forma di girata, Tammy si fa parare il mancino, per sua fortuna, Edoardo è sulla frequenza giusta. Poi prova un ‘flying solo’ dalla trequarti, il suo tiro viene smorzato. Prende un evitabilissimo giallo.
Mourinho 7: Occhio ai contropiedi, Mou lo sa e prepara la sua Roma, la fa studiare, perché lui di notti europee se ne intende. Si coccola e cresce il settore giovanile e raccoglie frutti sempre più importanti, perché è Edoardo Bove a risolvere la gara. Gestisce bene gli infortunati, ed è ancora ‘vittima’ del buon lavoro fatto.
M.Teresa Tonazzi