Roma, basta metterci la testa!
Con l'Empoli bastano sei minuti e la Roma riparte dopo il brutto ko in Coppa Italia. I giallorossi si confermano specialisti da calcio piazzato con due reti di testa.
Foto Tedeschi

Con due efficacissimi colpi di testa, la specialità della casa, e nessun gol subito, la Roma si porta a casa un risultato importantissimo nella rincorda al 4° posto. Una vittoria netta, voluta sin dal calcio d’inizio, per spazzare via gli spettri della figuraccia rimediata mercoledì con l’esclusione dalla Coppa Italia per mano del fanalino di coda della Serie A, la Cremonese. In sei minuti i giallorossi si sono presi il controllo del match, mettendo a segno il vantaggio con Ibanez al 2′ e il raddoppio con Abraham al 6′, entrambi di testa appunto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ma non solo i gol sono arrivati di testa.
Questione di testa
La testa la Roma l’ha messa sin dal riscaldamento di questa sfida, la stessa testa che è mancata tre sere prima al cospetto dei grigiorossi che sì, avranno eliminato anche il Napoli, ma non si può certo dire mal comune mezzo gaudio, visto che la squadra di Spalletti al 99% quest’anno potrà festeggiare ben altro traguardo. Contro l’Empoli la comitiva di Mou invece centra l’approccio e non sbaglia la gestione della gara quando poteva perdere concentrazione, cullarsi sul doppio vantaggio e adagiarsi sugli allori, come nella sua storia è già avvenuto.
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Risultato non scontato
I tre punti sono un regalo ai tifosi che ancora una volta hanno riempito lo stadio dopo un mercoledì
in cui hanno ricevuto uno schiaffo virtuale dalla comitiva di Mourinho. Un regalo non scontato se consideriamo che l’Empoli è una squadra in salute, saldamento al decimo posto in classifica e in serie positiva da sei risultati utili consecutivi (tre vittorie e tre pareggi). I toscani nell’ultima trasferta avevano perfino messo in crisi l’Inter battendola a San Siro. Un successo quindi che ha il suo peso specifico, anche pensando al derby delle milanesi di domenica che, in un modo o nell’altro, toglierà punti a una o a entrambe le concorrenti della Roma per un posto in Champions.
Imparare dalle lezioni, ma i tifosi non dimenticano
Sarebbe bastata la testa quindi. La testa dei titolari aggiungiamo, quelli che lo Special One non ha voluto impiegare dal primo minuto. I big che sono rimasti in panchina a guardare per subentrare quando ormai la contesa si avviava mestamente verso un cupio dissolvi. Ne farà tesoro o meno Josè Mourinho che giusto dopo il match ha detto: “Abbiamo giocato con la squadra più forte”. Ecco, forse sarebbe valsa la pena di farlo anche in Coppa Italia, per provare a raggiungere un traguardo alla portata della Roma ormai scivolato di mano. Non si vive di rimpianti, ma i tifosi non dimenticano e i fischi ai cambi dei giocatori in campo mercoledì lo dimostrano. Si impara però dalle lezioni, o almeno di dovrebbe. E a questo proposito la figuraccia contro il Bodo Glimt dell’anno scorso avrebbe potuto servire da manuale, il “bignami delle riserve”.
GSpin