Roma, lo scrittore Affinati: “Le critiche di Mourinho? Ecco cosa penso. Mi aspetto una reazione”
In occasione del derby di Roma, lo scrittore giallorosso Eraldo Affinati ha commentato il match dal suo punto di vista
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LAZIO ROMA DERBY – In occasione del derby di campionato tra Lazio e Roma, in programma questa sera alle 18, lo scrittore Eraldo Affinati, tifoso giallorosso, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.
Lazio-Roma, le parole di Affinati
Affinati, che derby si aspetta?
“Lo scivolone di Praga è inammissibile. Dopo quella sconfitta i giocatori dovrebbero giocare con il sangue negli occhi per trovare riscatto e rispondere alle giuste critiche del mister”.
L’attacco di Mou ai giocatori sulla mancanza di professionalità può essere la scintilla per accendere l’orgoglio giallorosso?
“Se non fosse così, ci sarebbe da preoccuparsi”.
Può essere più decisivo Lukaku o Dybala?
“Quei due sono la nostra tenaglia offensiva, come si è visto nel recupero con il Lecce: passaggio filtrante in area dell’argentino e copertura del pallone con il corpo del belga prima della zampata risolutiva. Purtroppo siamo legati alla ‘storia clinica’ di Dybala, in mancanza del quale Lukaku rischia di fare la fine del Gallo Belotti: girare a vuoto”.
Chi temi di più della Lazio?
“Se la Roma gioca con la necessaria convinzione, tesa all’ottenimento del risultato, com’è nella filosofia del suo allenatore, in barba al cosiddetto bel gioco, non c’è nulla da temere”.
Deluso da questa stagione?
“Il tifoso non è mai razionale, quindi confesso che speravo molto di più. Ma non posso non vedere i punti deboli: giocano sempre gli stessi tre centrali, Aouar non ha ancora raggiunto il livello auspicato, eppure a me piaceva ma forse mi sbagliavo. Sanches sembra centellinare le energie, se forse in forma farebbe la differenza, Pellegrini è spesso assente e i quinti latitano, alternando prodezze a inspiegabili flop. Con tutto ciò, se Mou conquistasse la terza finale europea avrebbe fatto bingo”.
Il derby può essere uno spartiacque?
“Me lo auguro: un KO sarebbe il baratro intravisto al 90′ con il Lecce. Una vittoria scaccerebbe via i fantasmi nell’attesa di trovare Smalling, il perno difensivo. Se non dovesse tornare lui, Pinto a gennaio dovrebbe sicuramente rimediare”.