Rocchi (designatore arbitrale Serie A): “Serve diminuire i tempi morti, troppi due minuti per una punizione”

Giacomo Emanuele Di Giulio
11/01/2023 - 12:33

Le parole del designatore arbitrale Gianluca Rocchi sull'arrivo del fuorigioco semi-automatico e sulla Serie A

Rocchi (designatore arbitrale Serie A): “Serve diminuire i tempi morti, troppi due minuti per una punizione”

Una delle novità previste in Serie A per il 2023 è quella del fuorigioco semi-automatico. Questo potrebbe aumentare il tempo effettivo di una partita e ridurre i tempi morti. Di questo ha parlato anche il designatore arbitrale, Gianluca Rocchi, come raccolto dall’agenzia Ansa. Queste le sue parole: “Siamo il paese europeo con i recuperi più alti, ma anche ai vertici di tempo effettivo, 54 minuti come la Premier League.” Così continua l’ex fischietto internazionale: “Dobbiamo accelerare le riprese del gioco, i calci di rinvio, in parte i calci d’angolo. In certi calci di punizione si arrivano a perdere anche 2 minuti tra il fischio dell’arbitro e la ripresa del gioco”.

Le parole di Rocchi in conferenza stampa

i porto il saluto del presidente Gravina, tutto quello che facciamo è sotto l’egida della Federcalcio. Ringrazio lui e l’AIA nella persona del vicepresidente Baglioni, senza di loro la parte tecnica non funzionerebbe come dovrebbe. Grazie anche alla Lega Serie A, questo centro ci permette di lavorare al meglio. Abbiamo fatto molto training nella parte iniziale della stagione, condivido la scelta di partire col girone di ritorno: abbiamo preso l’opportunità di partire dalla Supercoppa, non come test, ma come gara lancio. Stiamo lavorando molto sull’offline, abbiamo fatto tantissime partite in parallelo utilizzando il semi-automatico. È un aiuto importante per noi, non soltanto a livello di tempo: la prima cosa è l’accuratezza della decisione, poi arriva a velocizzare il tempo. All’inizio, essendo uno strumento nuovo, potrebbe esserci qualche ritardo, leggero, rispetto alla normale applicazione del lavoro, ma vedrete che le decisioni saranno più automatiche. Servirà sempre la parte umana, perché VAR e AVAR sono fondamentali: è uno strumento in più, però la formazione di VAR e AVAR è fondamentale. È un passaggio che ci costringerà a utilizzare ancora di più i VAR di alta qualità, uno strumento di altissimo livello va messo in mano a professionisti di altissimo livello. Da quest’anno abbiamo deciso di fare raduni separati ad hoc, ne facciamo alcuni specifici per arbitri e altri specifici per VAR, poi un raduno specifico per gli assistenti. Proprio perché crediamo che la specificità dei ruoli sia una condizione indispensabile e una separazione dei ruoli è fondamentale. questa è la mia idea, fare arbitro e VAR sono due cose diverse e con l’avvento del semi-automatico diventerà ancora di più così”.

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