Rizzitelli: “L’atteggiamento della squadra fa la differenza, Strootman e Nainggolan stanno deludendo”

RIZZITELLI ROMA TORINO – Il doppio ex di Roma e Torino, Ruggiero Rizzitelli, ha analizzato la sfida di venerdì sera tra le due compagini ai microfoni di EuropaCalcio. “Sabato a Napoli la Roma ha conquistato una grandissima vittoria, che può dare morale e stimoli in vista della gara di ritorno di Champions League. Il Torino ha un parco attaccanti che vorrebbe avere qualunque squadra. Inopportune le critiche alla società granata: aver tenuto Belotti in estate è la prova che l’obiettivo era l’Europa League”
Partiamo dalla Roma. Il successo sul campo del Napoli può costituire la chiave di svolta per la stagione?
“Certamente. Dopo la delusione per la sconfitta col Milan nessuno se lo aspettava, soprattutto contro il Napoli che in questo momento è la squadra da battere. E’ un risultato che può riaprire il campionato, perché la Roma adesso è tornata al terzo posto, e può anche dare morale e stimoli in vista della sfida di Champions League di martedì sera (cpntro lo Shakhtar Donetsk, ndr)”.
La squadra era reduce da due mesi molto difficili. C’è un rimpianto in particolare?
“La questione era la seguente: la Roma poteva competere con Juve e Napoli? Dopo la sconfitta col Torino la squadra era sparita. Ma i risultati iniziali e la vittoria al “San Paolo” dimostrano che i giocatori li ha, ma non ha avuto la continuità e la fame che serve per vincere tutte le partite“.
Te la senti di dare un voto all’operato di Di Francesco?
“Considerando che è al primo anno e che la rosa è cambiata molto, direi una quasi sufficienza. Sicuramente ci si aspettava di più, non che la squadra fosse a 16 punti dal Napoli. Vedremo in questo ultimo periodo. In Champions sarebbe molto importante qualificarsi, sia per la piazza sia perché anche a livello economico il passaggio del turno porterebbe alla società importanti introiti. Il suo voto può aumentare (sorride, ndr)”.
Dopo il ko in Ucraina, diversi senatori sono stati criticati, tra questi anche Nainggolan. Credi sia stato un errore rimetterlo mezzala? L’anno scorso da trequartita è stato il miglior centrocampista della Serie A.
“Non è una questione di modulo, nelle ultime partite Di Francesco aveva proposto il 4-2-3-1 e i risultati non sono comunque arrivati. La causa principale è l’atteggiamento della squadra, la differenza la fanno gli uomini campo. Nainggolan non sta rendendo come negli altri anni, stesso discorso per Strootman“.
Dal punto di vista del rendimento, gli acquisti estivi che hanno finora reso di più sono stati finora Kolarov e Ünder. Quando arriverà il momento di Schick?
“Diciamo che se lo aspettano tutti. Come hai detto tu, i migliori dei nuovi sono stati Kolarov e Under. Gli altri poca roba, vedi anche Defrel che finora ha segnato solo un gol. Schick in particolare, su di lui poi c’erano molte aspettative visto che è stato pagato 42 milioni. Deve ritrovarsi. In questi casi, l’unica medicina è data dai gol. Venerdì sera che non ci sarà Dzeko avrà una grande occasione, anche se c’è da dire che non è una prima punta. Ci vorrà anche fortuna, come in tutte le cose. Ironia della sorte, il suo unico gol l’ha realizzato proprio in casa contro il Torino. Ünder, ad esempio, da quando ha iniziato a segnare non si è più fermato“.
Passando al Torino, la scorsa settimana, specie dopo la sconfitta di Verona, la società è stata contestata dalla tifoseria. Sei d’accordo?
“La squadra poteva davvero puntare all’Europa League. Il Torino poi ha un parco attaccanti – Belotti, Niang, Liajic e Iago Falque – che vorrebbe avere qualsiasi squadra. Ci sono state difficoltà, ed è chiaro che quando i risultati non arrivano i tifosi non sono contenti. Ma è inopportuno criticare la società: aver tenuto Belotti nonostante le grandi offerte è la prova che l’obiettivo era per davvero l’Europa League. Sicuramente la squadra poteva fare meglio, prima con Mihajlovic e adesso con Mazzarri, che era partito bene e in queste ultime si è fermato“.
Oltre a Belotti che non segna come l’anno scorso, hai notato altri problemi che hanno bloccato la squadra?
“E’ mancata la continuità. Vedi la Sampdoria: anche se perde qualche partita poi recupera. Ha la giusta continuità ed è sempre davanti. E questa cosa manca al Torino. Penso ad esempio a Ljajic, che ha cambiato diverse squadre ma non riesce mai a confermarsi proprio per la poca continuità“.
Un pronostico per venerdì?
“Spero che la Roma abbia continuità. Non può arrivare alla sfida di martedì con un pari o una sconfitta, vorrebbe dire rovinare il grande risultato ottenuto a Napoli. Le vittorie poi portano altre vittorie. Dovrà fare comunque attenzione al Torino, che ha giocatori che possono mettere in difficoltà chiunque. Inoltre mancheranno Dzeko e Fazio. In ogni caso, se sei la Roma devi sempre dimostrare di esserlo“.