Rigore negato a Zaniolo e tornano i fantasmi: senza errori arbitrali la Roma sarebbe già qualificata come prima
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ROMA BAŞAKŞEHIR ARBITRAGGIO – Il fallo “di faccia” di Chris Smalling contro il Borussia Mönchengladbach aveva scatenato infinite polemiche. Ma non sarebbe stato l’unico. Sempre contro i tedeschi, la terna arbitrale, orfana del Var, non aveva segnalato un pallone uscito dal campo. Da lì è nata l’azione da gol del Borussia. Nella gara di ieri contro il Başakşehir, prima del rigore di Veretout, la Roma soffre l’ennesimo rigore mancato.
La Roma paga gli errori arbitrali e si qualifica potenzialmente seconda
La Roma approccia la partita nel modo giusto. Una squadra che si mantiene compatta, concede poco e si mostra più che propositiva in fase d’attacco. Poi, potenziale nuova beffa arbitrale. In una delle sue tante incursioni, Zaniolo viene steso da Pomck ma l’arbitro Hategan nega il rigore. Come riporta Il Tempo, questo ha rimandato all’episodio del penalty fischiato a Smalling per tocco di mano, quando in realtà il difensore inglese l’aveva toccata con la faccia. Hategan, però, si fa perdonare punendo un fallo di mano in area di un difensore turco. In Turchia, i tre punti erano fondamentali. Ma in ogni caso, i giallorossi rimangono con il rimpianto di aver potuto chiudere il girone anzitempo e da primi classificati, se non fosse stato per le due evidenti sviste arbitrali contro il Borussia Mönchengladbach. Ora invece per raggiungere il primo posto, oltre ad una vittoria contro il Wolfsberger, alla Roma servirebbe un’impresa del Başakşehir in Germania. Come è noto, la posizione in classifica in vista dei sorteggi potrebbe fare una gran differenza, visto che nelle urne di Nyon saranno presenti anche le terze qualificate di Champions League.