Righetti a RN: “Kumbulla non sa gestire la pressione, Mancini a volte esagera. Puntare sui giovani difensori? È più facile far esordire altri”

Marco Guerriero
31/03/2023 - 17:15

In un'intervista esclusiva a Romanews.eu, l'ex giallorosso Righetti ha parlato così della Roma, del suo pacchetto di difensori, del possibile esordio di alcuni giovani Primavera e non solo

Righetti a RN: “Kumbulla non sa gestire la pressione, Mancini a volte esagera. Puntare sui giovani difensori? È più facile far esordire altri”

INTERVISTA RIGHETTI ROMA DIFENSORI – È una vera e propria emergenza difensiva quella che la Roma è costretta ad affrontare in vista della ripresa di campionato. Contro la Sampdoria, infatti, José Mourinho potrà contare soltanto sull’unico centrale di ruolo Smalling, mentre Ibanez, Mancini e Kumbulla saranno fuori causa squalifica. Come ovviare a questo problema?

Lo abbiamo chiesto a Ubaldo Righetti, ex difensore che ha vestito la maglia giallorossa per cinque anni collezionando più di 100 presenze, uno scudetto e due volte la Coppa Italia, in un’intervista esclusiva a Romanews.eu. Oltre a questo, si è provato a dare uno sguardo al presente e al futuro della retroguardia capitolina, con un commento finale su ciò che attende la Roma nell’ultima parte di stagione tra Serie A ed Europa League.

Da ex difensore, cosa ne pensa del rendimento fin qui dei giallorossi Mancini, Smalling, Ibanez, Kumbulla e Llorente?

“Llorente è un giocatore che si conosce poco, soprattutto in un contesto come quello della Roma. Lo conosce però Mourinho. Fin qui lo abbiamo visto poco e niente, dobbiamo ancora aspettare. Per quanto riguarda Kumbulla, lui ha vissuto momenti anche importanti dove ha giocato bene. Poi è ricascato purtroppo in alcune leggerezze come l’espulsione contro il Sassuolo.”

“È un giovane che deve crescere ma su cui la Roma ha investito molto. Di un giocatore conta molto l’aspetto mentale e soprattutto l’ambiente in cui gioca. In questo senso, Roma è una città che mette giustamente pressione. Il ragazzo ha dimostrato delle volte di soffrire un po’ questa situazione e di non saperla gestire sotto questo punto di vista.”

“Su Mancini: parliamo di un giocatore forte fisicamente, è il classico difensore che non gioca soltanto sull’anticipo ma lavora anche a farsi sentire sotto l’aspetto fisico. In alcuni casi, ciò porta l’avversario ad innervosirsi per via del suo atteggiamento, che può condizionare anche la prestazione in campo. È un difensore che ci mette sempre l’anima, ma a volte esagera.”

“Mancini lo abbiamo visto anche proporsi nella fase offensiva. È uno che quando ha la possibilità di accorciare la manovra ha il piede giusto per mettere palloni interessanti e mandare in gol i compagni di squadra. Non dimentichiamoci il lancio per Zaniolo nella finale di Conference League.”

“Smalling è il controllore, quello che vigila sempre dove c’è da andare a tamponare o a mettere una pezza. Nei duelli uno contro uno è tra i più forti di questo campionato. Non è tanto esaltante sotto l’aspetto tecnico, ma molto efficace per quanto riguarda marcatura e chiusure preventive. Il suo rinnovo? Io me lo auguro. Ormai conosce bene le dinamiche del nostro campionato ed è anche la richiesta dell’allenatore. Stiamo parlando di un grande professionista, questo è un aspetto fondamentale nel contesto di una squadra.”

“Ibanez, infine, è cresciuto tanto sotto diversi aspetti. Tralasciando la questione dei derby, che evidentemente avverte in maniera negativa, è un giocatore veloce, ha un buon piede, gioca d’anticipo e si fa sentire fisicamente. Ha ancora ampi margini di miglioramento, ma lui deve crescere in termini di concentrazione. Se alza questo livello, può diventare un giocatore forte.”

Contro la Sampdoria, prossimo turno di campionato, la Roma sarà costretta a giocare solo con un centrale di ruolo (Smalling) a causa delle squalifiche degli altri. Quali sono le principali difficoltà nel disputare un match in queste condizioni?

“In una situazione di normalità, quando giochi con Mancini e Ibanez, la comunicazione diventa fondamentale ma lo è molto meno perché si tratta di una difesa già collaudata con giocatori che si conoscono e sanno come comportarsi in una linea a tre. Oltre a Llorente, contro la Sampdoria molto probabilmente il terzo difensore sarà Celik viste le varie indisponibilità.”

“Non penso a Spinazzola dietro poiché credo sia molto più utile per un discorso di spinta sulla corsia di sinistra. Smalling, invece, a parte controllare l’avversario, dovrà essere anche attivo a tenere d’occhio quelli che sono i movimenti dei propri compagni e guidarli ancora di più nei posizionamenti e nelle uscite. In questa partita avrà un doppio impegno.”

Un commento su Evan Ndicka, centrale francese più volte accostato alla Roma: è il profilo giusto per Mourinho?

“Parlare di mercato adesso rimane difficile. Poi quello che arriva dal campionato estero deve sempre adattarsi alla filosofia del nostro. Io mi fido eventualmente di Mourinho, che mi auguro non si allontani dalla Roma. Per qualsiasi nome, credo che ci sia sempre la supervisione da parte di Mourinho nell’apprezzare le qualità di un determinato giocatore. Di conseguenza, massima fiducia al mister e alle sue scelte in ottica mercato.”

Mourinho ha dimostrato diverse volte di saper attingere anche dalla Primavera in situazioni di emergenza e non solo. A tal proposito, ci sono profili di qualche difensore, come ad esempio Keramitsis e Chesti, su cui la Roma dovrebbe puntare per il futuro?

“Lì bisogna lavorare in maniera graduale. Il campionato Primavera è una cosa mentre la Serie A con la Roma è un’altra. Secondo me, è molto più semplice far esordire un giocatore dalla mediana in su che buttare dentro un difensore del settore giovanile. Questo perché è una posizione di campo abbastanza delicata. Sbagliare in attacco oppure a metà campo ti dà comunque la possibilità di rimediare all’errore dato che l’avversario ha ancora molti metri prima di arrivare alla porta.”

“Invece sbagliare dietro, nonostante sia capitato a tutti, per un giovane diventa parecchio problematico se poi deve correggere in un certo senso. Io andrei in maniera molto più cauta per quanto riguarda i difensori della Roma, ma nel corso degli anni la società ha avuto la capacità di far emergere giocatori importanti. Ripeto: bisogna rimanere prudenti sotto questo aspetto.”

Europa League e campionato: un commento sul rush finale della Roma in questa stagione

“L’Europa League è l’habitat naturale per Mourinho, si possono creare le giuste emozioni. Spero che la Roma prosegua il suo cammino nella competizione. In campionato non dipende solo da te, a differenza dell’Europa che è una partita andata-ritorno e quindi puoi giostrarla nel corso dei 180 minuti, ma il compito della Roma è quello di vincere più partite possibili, poi si vedrà. È anche vero che la squadra ha commesso qualche passo falso evitabile.”

“Per questo motivo, ha il ruolo di correre più veloce rispetto magari ad altre dove ci si può permettere di gestire in maniera diversa alcune situazioni negative. La Roma non si può più permettere di sbagliare in tal senso. Dunque, aumentano le aspettative e la tensione, con i ragazzi che dovranno essere bravi a gestire questi momenti.”

“La Roma non deve pensare alle altre, ma solo come prepararsi mentalmente al meglio gara dopo gara. Non è così semplice perché di opportunità la squadra ne ha già avute tante. Sotto la gestione delle risorse umane, su cui Mourinho ovviamente è preparatissimo, passa molto di questa stagione. Il raggiungimento di un posto Champions è un obiettivo e stimolo in più per provarci. Questo secondo me sarà fondamentale.”

Marco Guerriero

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