17 Marzo 2023

Real Sociedad-Roma, le pagelle: Cerniera Ibañez e Smalling. Zalewski ‘rayo de sol’, Rui Parata

Getty Images

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REAL SOCIEDAD ROMA PAGELLE – La Roma soffia via la tempesta e riporta il sole. I giallorossi restano imbattuti 0-0 in Spagna con la Real Sociedad, e grazie anche alla vittoria dell’Olimpico all’andata si aggiudicano un pass per i quarti di finale di Europa League. Domani alle 13 il sorteggio. Approfondiamo le pagelle a cura di Romanews.eu

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Le pagelle di Real Sociedad Roma

Un Rui Patricio sul pezzo, pronto, reattivo, che ha compiuto un mezzo miracolo su Oyarzabal (con l’aiuto della traversa). Uno dei pochi patemi della serata del portoghese, che conta su una difesa attenta, ben posizionata. Da Mancini, a Smalling (che segna pure, ma con il gomito) e Ibañez che mettono il veto al traffico spagnolo, con ottime chiusure su Sorloth e compagni. Faticosa la gara di Wijnaldum e Cristante a centrocampo, che vanno spesso a sbattere nel traffico, e Pellegrini rinuncia a qualche ‘creazione’ offensiva per concentrarsi sul lavoro di copertura.

Bene Karsdorp, seppure abbia giocato pochi minuti per una botta, e molto bene Zalewski, tuttocampista, ha spento ogni luce d’allarme con recuperi efficaci. Dybala è stato ingabbiato, ma ha dato una mano in difesa, così come Belotti prima, e Abraham poi al suo ingresso. Qualcuno dirà che non è stata una Roma brillante. Può darsi. Ma ci permettiamo di rispondere che l’appuntamento è domani a Nyon, per i sorteggi dei quarti.

I voti ai giallorossi

Rui Patricio 7: La prima chiamata gli arriva dal cellulare di Brais Mendes, ma Rui non si preoccupa troppo. Poi lo squillo insistente di Merino, ma il portoghese blocca a terra. Sospira di sollievo quando Sorloth, solo soletto, spara fuori di testa. Ogni volta che la palla gli finisce tra le braccia, lo culla e lo coccola con gratitudine. Compie un vero e proprio miracolo su Oyarzabal, e poi si annota di ringraziare qualche buona stella perché il 10 prende la traversa da due passi.

Mancini 6,5: Appena Sorloth entra nel suo campo visivo, Gianluca gli fa capire ‘Aqui no’. Lo abbraccia spesso, diciamo, ma non in maniera troppo tenera. Prende un giallo, per proteste, che poteva evitare. Ma per il resto poco da eccepire, è ben calato nella terzetto difensivo e mantiene la posizione.

Smalling 7,5: Si fa conoscere anche in Spagna con la specialità della casa, il colpo di testa, non inquadra la porta. Ma non vuole togliere niente al suo buon nome di difensore, e addirittura di spalla disinnesca un pallone destinato a Sorloth. Su palla inattiva riuscirebbe a sbloccarla davvero, ma non esulta neppure, perché la palla carambola sul gomito prima di entrare in porta. Scintille nel finale con Fernandez, che gli costano un giallo.

Ibañez 7,5: E’ molto attivo in avvio, in zona corner e anche in pattugliamento su Sorloth. Come al solito, non rinuncia a qualche scampagnata in zona offensiva, con le ripartenze alla sua maniera, ma sul più bello viene fermato. Bravissimo a ruotare su se stesso e toccare con la punta del piede il pallone a Fernandez quanto basta per evitare guai. Gli attaccanti bianchi e blu se lo ritrovano ovunque.

Karsdorp 6: Prende il primo giallo della partita, dopo circa 5 minuti, e ci sembra un po’ severo. Non si scompone, e continua a fare il suo, finchè non prende un colpo al volto da Rico, che lo stordisce e lo ferisce. È visibilmente scosso, dentro Nicola. (Dal 41’ Zalewski 7: Entra galvanizzato dal primo gol ufficiale con la Roma. Scorribanda sulla fascia, poi vede che la squadra è presa di mira e va a prestare i suoi servizi in difesa, murando in maniera forse decisiva un tiro velenoso di Merino. Soffia sempre sul castello di carte di Rico.

Cristante 6,5: Sa già che dovrà sudare, e non per il caldo di San Sebastian. Anche lui come Gini si presta al filtro a centrocampo, non riesce a fare il guastafeste al gioco spagnolo quanto vorrebbe. Ma il suo lavoro è dietro le quinte, e come i suoi compagni di reparto, tiene bene botta.

Wijnaldum 6,5: Aiuta a fare densità a centrocampo, si mette a protezione della sua difesa e mura un tiro da fuori di Mendes. Nel secondo tempo rovina la festa di nuovo a Mendes con una sacrosanta chiusura su un cross rasoterra.

Spinazzola 6,5: Hanno promesso tempesta, lui non ha paura di mettersi in mare. Veleggia con velocità sulla sua fascia, prende una gran botta da Zubeldia. La squadra poi perde un po’ di spinta offensiva, e lui si adegua e mette i suoi mattoncini nel muro giallorosso.

Pellegrini 6,5: Riceve i complimenti di Pinto per la dedizione, gli tocca subito una punizione, fa pure rima. Il suo pallone è però meno poetico. Stasera è in versione ‘Naruto’ per proteggere la ferita, trascorre buona parte del primo tempo a pedinare Zubimendi per interrompere la costruzione spagnola. Non c’è spazio per il fioretto, si mette a fare il lavoro sporco. (Dall’87 Bove SV: Raccoglie il testimone di Pellegrini, va a mettere intonaco sul fortino giallorosso).

Dybala 6: Deve scrollarsi di dosso la rete spagnola, ci prova su schema di punizione, sfortunato nella deviazione. Neanche a dirlo, è lui il primo giallorosso a creare pericoli. Prende un colpo alla caviglia, e va detto, ai tifosi giallorossi si ferma il fiato per un attimo appena Paulo resta a terra più del normale. Il corner per Smalling è disegnato con l’acquerello. La sua è una partita di sacrificio. (Dal 75’ El Shaarawy: Prova ad accendersi subito, ma la sua fiamma viene spenta da un difensore.

Belotti 6,5: Non è una partita facile per lui, la squadra fa poco possesso. Si mette a disposizione, marca, prova a far salire i compagni quando possibile. Guadagna diverse punizioni che spezzano il prolungato possesso palla spagnolo. La porta la vede in cartolina, non per colpa sua. Ma contribuisce a mantenere il fortino giallorosso. (Dal 75’ Abraham 6: Si mette a disposizione per tenere ogni pallone alto che la Roma allontana. Ci riesce spesso e porta a casa punizioni preziose, che fanno scorrere il cronometro.

Mourinho 7: Sorprende con l’inserimento di Belotti dal 1’ al posto di Abraham. Ma per il resto è la formazione ‘tipo’. La squadra non crea troppe occasioni, ma è attenta, concentrata, concede un paio di chance, e poi tira giù la saracinesca. Compatta, solida, efficace. Tanto che Mou si concede anche un sorriso liberatorio, a pochi minuti dalla fine. Adesso sì, che può pensare al derby, però un attimo, perché prima deve scrivere sul taccuino il nome dell’avversaria dei quarti di finale, domani alle 13. E poi fari sulla Lazio.

M.Teresa Tonazzi

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9 commenti

  1. Vincent Vega ha detto:

    In 105 minuti di partita, escludenfo forse un paio di occasioni, non siamo mai riusciti a fare tre passaggi di fila…Palloni persi alla velocità della luce, giocatori rassegnati a buttare via il pallone come nemmeno all’oratorio…Mah.

    • Rodolfo Ambrosetti ha detto:

      Vero: avrei goduto come un riccio a vedere passaggi di prima, rabone, sombreri, rovesciate e colpi di tacco. E poi uscire dalla competizione…

      Perche’ i laziali e gli juventini commentano su questo sito?

      Rodolfo Ambrosetti

  2. Jhon ha detto:

    Il “sorriso” era per i 7 minuti di recupero …

  3. Fabio Ciocci ha detto:

    Ad essere sinceri direi che con l’ingresso di Abraham ed El Sharawy la situazione davanti è nettamente migliorata, comunque va bene così; la temuta Real Sociedad si è rivelata abbastanza modesta, forse anche per i meriti della nostra difesa …

  4. Amor ha detto:

    Pellegrini 6,5 ??????. Ma che partita avete visto. Inutile per tutta la partita. Voto 5

  5. Mikele ha detto:

    Ok il passaggio ai quarti, ma per fare che? Continuando così temo che ci fermeremo subito. E comunque il risultato non può essere l’unico metro di giudizio. Non che fosse necessario fare chissacché, ma neanche un’azione vera in contropiede mi pare davvero troppo poco per gioire, senza contare che ci è andata bene in qualche occasione. Con maggior cinismo gli spagnoli ce l’avrebbero fatta alla grande. Quindi evitiamo trionfalismi o sarà gran delusione.