9 Marzo 2023

Real Sociedad, Oyarzabal: “Roma squadra di qualità. Sarà dura per noi”

REAL SOCIEDAD OYARZABAL – Mikel Oyarzabal è pronto alla sfida di questa sera (18,45) contro la Roma allo Stadio Olimpico. L’attaccante spagnolo è la punta di diamante della formazione di Alguacil, tra i leader di un gruppo composto in gran parte da giocatori provenienti dal settore giovanile. Il classe ’96 ha rilasciato un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato del momento della squadra e dei pericoli che i giallorossi offriranno nel doppio confronto.

Oyarzabal: “Mourinho grande allenatore. Ha trasmesso passione a giocatori e tifosi”

Al momento i canterani della Real Sociedad sono 15.
«Sì. Quando arrivi da bambino non ci pensi ma man mano che avanzi te ne rendi conto: l’opportunità è reale, non è un semplice sogno. Il lavoro, l’impegno, i sacrifici, la dedizione hanno un grande valore».

Lei a questo ha messo qualcosa in più, una laurea in economia.
«I numeri mi sono sempre piaciuti, e a scuola non ho mai avuto problemi. Ho iniziato l’università perché nel calcio non si sa mai e volevo avere una seconda strada. Poi ho continuato perché ci tenevo a finire una cosa che mi piaceva. Mi sono laureato nel 2019».

Cosa le ha dato lo studio?
«Tantissimo. I primi due anni vivevo in casa con altri studenti, i miei amici di tutta la vita. La mattina mi allenavo, poi nel pomeriggio andavo a studiare in un’accademia. Stare con gente fuori dal calcio fa bene alla testa, aiuta a guardare il nostro mondo con distacco. E poi lo studio mi è servito per imparare a stare concentrato, focalizzato».

Le offro un luogo comune: la Real gioca bene, la Roma gioca male.
«Non sono per niente d’accordo, e non perché di indole sia contro i luoghi comuni. Nell’equazione inserisco anche la Spagna, l’altra squadra con la quale sono stato recentemente: ci sono tanti modi di giocare a calcio, e sono tutti validi. La Real e la Roma sono quarte in campionato, ognuna con le sue forze, le sue qualità, il suo stile, che dipendono da tante cose: dove giochi, i tuoi avversari, la cultura, la mentalità».

Che idea ha di Mourinho?
«Un grande allenatore che ha una qualità fondamentale: la passione. Nel calcio alla fine contano i risultati: quando non arrivano ci vuole qualcosa d’altro, e Mourinho ha un’enorme passione che trasmette a tutti, giocatori e tifosi. Anche perché è arrivato in una città che vive il calcio come lui».

E della Roma?
«Una squadra solida in difesa con grande qualità in attacco e con le idee molto chiare. E poi Mourinho ha saputo stabilire una grande connessione con la gente. L’Olimpico è sempre pieno e mi sembra ci sia un grande ambiente. Nelle ultime tre in casa la Roma ha vinto sempre e senza incassare reti. La sconfitta di Cremona non fa testo, una giornata negativa capita a tutti e l’espulsione di Mourinho non ha aiutato in un momento di difficoltà. E infatti dopo hanno battuto la Juventus. Sarà dura per noi, mi aspetto una sfida equilibrata e sono contento di giocare il ritorno in casa».

Venite da un momento difficile, una vittoria nelle ultime 7.
«Succede. Siamo poco lucidi in fase di finalizzazione, ma stiamo lavorando e giocando come qualche settimana fa, quando abbiamo vinto 9 partite di fila. Siamo tranquilli».

Come vede Paulo Dybala?
«È vero che non è più al centro dell’attenzione come qualche anno fa ma è campione del mondo. La gente tende a dimenticarlo perché magari ha giocato poco, ma ha tirato un rigore fondamentale ed era li, resta un grandissimo giocatore».

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