• Quella volta che… Spezia-Roma e il pareggio che vale la Conference League

    Marco Guerriero
    22/01/2023 - 13:31

    Da una rete può nascere una storia: è il caso di Spezia-Roma, ultima giornata del campionato 2020-2021, terminata in pareggio grazie al gol giallorosso nel finale di Mkhitaryan

    FOTO BERTEA
    Quella volta che… Spezia-Roma e il pareggio che vale la Conference League

    Ultima gara del girone d’andata per la Roma di José Mourinho. In occasione della 19° giornata i giallorossi sono ospiti di uno Spezia che, nonostante qualche assenza importante, in Serie A è reduce da cinque risultati utili consecutivi. L’ultima sconfitta dei liguri, infatti, è datata ad inizio novembre contro il Milan a San Siro.  

    Non sono moltissimi i precedenti tra le due squadre. Gli aquilotti sono tornati a giocare nella massima divisione del campionato italiano soltanto dalla stagione 2020/2021. In tre anni, inoltre, la panchina dello Spezia ha sempre subito un cambio.  

    L’obiettivo, però, è ormai noto: evitare la retrocessione come nelle ultime due annate. Italiano e Thiago Motta hanno tagliato questo traguardo, ora tocca a Luca Gotti. Ed in merito alle sfide disputate contro i capitolini, si può ricordare quella avvenuta proprio durante la stagione della prima salvezza in Serie A.  

    Spezia-Roma e il gol di Mkhitaryan che spedisce i giallorossi in Conference League

    A meno di un quarto d’ora dalla conclusione del campionato 2020/2021, la Roma è fuori da tutto. La stagione dei giallorossi rischia di concludersi nell’anonimato più assoluto, soprattutto dopo aver accarezzato per buona parte dell’anno la possibilità di arrivare in finale di Europa League.  

    Purtroppo, per la squadra allora allenata da Paulo Fonseca il cammino si è interrotto nel doppio confronto in semifinale con il Manchester United di Cavani, Pogba e B. Fernandes. In realtà, qualcosina per cui lottare ci sarebbe ancora. Si tratta di una competizione neonata, in quel momento sconosciuta ai più: la Conference League.  

    Con i capitolini ormai troppo distanti dalle prime posizioni in classifica, la qualificazione per il nuovo torneo targato UEFA diventa l’obiettivo primario di quelle ultimissime giornate. Raggiungere la settima posizione è il requisito necessario. Ma la Roma deve fare i conti anche con un’antagonista che fino alla fine proverà a soffiargli il posto. Stiamo parlando del Sassuolo di Roberto De Zerbi.  

    A partire dalla 34° giornata, entrambe le squadre ingaggiano un duello rusticano in cui si cerca di controbattere colpo su colpo. Quando vincono i giallorossi, anche gli avversari rispondono allo stesso modo. Come se non bastasse, il 4 maggio 2021 la società giallorossa annuncia un accordo che manda in estasi la piazza romanista: dalla prossima stagione siederà in panchina José Mourinho.

    In mezzo a tutto questo, dunque, l’ormai partente Fonseca prova a regalare al suo collega e connazionale Special One la possibilità di giocare, e forse vincere, un’altra competizione internazionale appena sbocciata.  

    All’ultima giornata la Roma si trova settima con 61 punti, mentre il Sassuolo è a quota 59. Da una parte i neroverdi ospitano in casa la Lazio, dall’altra i giallorossi partono alla volta di La Spezia. In virtù degli scontri diretti a favore, basta un solo punto per ottenere la certezza della qualificazione in Conference. Ma la serata contro gli uomini di Italiano inizia nel peggiore dei modi.  

    Nel primo tempo la Roma sembra un ectoplasma e i giocatori liguri sono spietati nel punire al minimo errore. Al 6’ arriva la rete dell’ex Daniele Verde. Per l’attaccante si tratta del terzo centro stagionale contro i giallorossi dopo quello all’andata e in Coppa Italia. Al 38’ ecco il raddoppio dagli sviluppi di un corner con Pobega, al suo primo anno in Serie A.

    Con il Sassuolo in vantaggio per 1-0 sui biancocelesti dopo 45 minuti, la compagine capitolina è obbligata a raddrizzare la propria partita. La ripresa comincia bene con El Shaarawy, tornato nella Capitale a gennaio, che accorcia le distanze al 52’. Una super parata di Rafael su Cristante pare mettere la parola fine al match, ma all’ 85’ la spizzata di testa da parte di Dzeko, entrato dalla panchina, libera Mkhitaryan che a pochi passi appoggia il pallone di destro in rete.

    Allo stadio Alberto Picco, la Roma agguanta il pareggio con le unghie rendendo vana la vittoria finale dei neroverdi contro la Lazio per 2-0. Poco male anche per lo Spezia che, nonostante la sconfitta, chiude il campionato al quindicesimo posto con 39 punti.  

    I giallorossi raggiungono la Conference League grazie al tocco decisivo dell’armeno. I tifosi non lo sanno ancora ma quel gol, come una sorta di effetto farfalla, darà il via nella prossima stagione ad un lungo cammino iniziato a Trebisonda e concluso a Tirana la sera del 25 maggio 2022. Il tutto è partito proprio quella notte.

    Senza la rete di Mkhitaryan, sarebbero mancati tutti questi momenti: niente Bodo/Glimt, niente gol all’ultimo di Abraham nella sfida di ritorno contro il Vitesse, niente semifinale con il Leicester, niente corsa di Zaniolo, con tanto di linguaccia e pugno chiuso, dopo l’1-0 contro il Feyenoord, niente maxischermo all’Olimpico, niente lacrime di Mourinho, niente pullman scoperto per i festeggiamenti della coppa. Ma questa, come dicono i più esperti, è un’altra storia.

    Marco Guerriero

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