15 Marzo 2023

Quella volta che… Vucinic e Taddei sbancarono il Bernabeu

Nel catino dell'Anoeta, la Roma cercherà di staccare il pass per arrivare tra le migliori otto dell'Europa League. Contro la Real Sociedad i giallorossi hanno la possibilità di vincere anche al ritorno un doppio confronto che con le spagnole manca da più di 10 anni. In quel caso il successo arrivò durante la stagione 2007-2008 al Bernabeu di Madrid

QUELLA VOLTA CHE ROMA – In Spagna per completare l’opera. A una settimana di distanza la Roma torna a sfidare la Real Sociedad nel ritorno degli ottavi di Europa League. Si riparte dal risultato di 2-0, con un San Sebastian pronto a caricare i biancoazzurri a caccia di una clamorosa rimonta. Dall’altro lato gli uomini di José Mourinho si preparano alla battaglia.

Il successo 2-0 all’andata nella cornice dell’Olimpico ha permesso ai giallorossi di arrivare a questa sfida con la possibilità di giocarsi due risultati su tre. In terra basca, infatti, la Roma vuole staccare il pass per raggiungere le migliori otto della competizione. E nei doppi confronti con le spagnole, l’ultima volta che la squadra capitolina ha vinto in entrambi i casi è datata più di 10 anni fa.

Il tandem Vucinic-Taddei: l’affondamento del Real Madrid al Bernabeu

Stagione 2007-2008, Bernabeu: ore 22. Con un dei suoi classici gol da centravanti dominante, Raul ha appena segnato per il Real Madrid la momentanea rete del pareggio. Il gol del bomber spagnolo è arrivato pochi minuti dopo il guizzo di testa di Taddei. Appena si insacca in rete, la palla rimbalza fuori e finisce al di là della linea di porta, come se fosse una sorta di invito a ritornare subito nel cerchio di centrocampo.

E Raul infatti non perde tempo. Appena raccolto il pallone, lo stadio si scalda: la rimonta è possibile. Ma all’inizio di questo doppio confronto i Blancos di mister Schuster non si sarebbero mai aspettati di ritrovarsi in una situazione del genere. Di fronte c’è la Roma di Luciano Spalletti. Una squadra passata come seconda in un girone formato da Manchester United, Dinamo Kiev e Sporting Lisbona e vincitrice 2-1 all’Olimpico con le reti di Pizarro e Mancini.

Anche in quel caso era stato Raul a tenere viva la fiamma della speranza in vista di un ipotetico passaggio del turno, che una settimana dopo si gioca proprio nella casa delle Merengues. Il tecnico di Certaldo opta qualche piccola variazione nel suo undici titolare (4-2-3-1) per il ritorno in Spagna: dentro Tonetto come terzino sinistro al posto di Panucci e Cicinho sull’out opposto per Cassetti. Il buco di Pizarro viene tappato da Aquilani, affiancato da De Rossi, mentre là davanti l’unico cambio è Taddei esterno destro.

Anche il tedesco ex Getafe sceglie di rimescolare le carte. Se all’andata la coppia d’attacco era composta da duo Van Nistelrooy-Raul, questa volta il mister decide di panchinare l’olandese e affidarsi alla fantasia di Robinho dal primo minuto. In difesa c’è Pepe con Cannavaro, mentre nella zona di laterale offensivo del 4-4-2 agisce un certo Julio Baptista, che gli stessi romanisti impareranno a conoscere in futuro quando per tre anni vestirà la loro maglia.

L’arbitro fischia il kick-off del match, con entrambe le compagini che presentano diverse occasioni nel corso del primo tempo: tiro insidioso da fuori area di Diarra, incrocio dei pali di Aquilani da distanza siderale, colpo all’angolino ancora del centrocampista prontamente disinnescato da Casillas, occasione sciupata da Baptista a tu per tu con Doni. E come se non bastasse, si registra anche la “classica” ammonizione rimediata da Pepe per un intervento in ritardo a centrocampo.

Le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0, consapevoli però che basta un episodio per accendere la partita. E quel momento finalmente arriva. Al 70’ il centravanti giallorosso Vucinic si guadagna un calcio di punizione per fallo di Pepe. Intervento fatale del difensore lusitano, che, dopo aver ricevuto il secondo giallo, lascia quindi i suoi compagni in dieci.

L’1-1 di Raul, siglato in posizione di fuorigioco incredibilmente non segnalata dal guardalinee, potrebbe essere quel segnale che dà la scossa alla squadra, ma in realtà non sarà così. Il gioco viene spezzettato sempre più dai fischi dell’arbitro, che in questo secondo tempo ammonisce ben sette giocatori (tre del Real Madrid e quattro della Roma). Il cronometro diventa un alleato prezioso per gli uomini di Spalletti, in attesa del triplice fischio.

All’87’, sempre da calcio piazzato, la sponda di Taddei non trova De Rossi per questione di centimetri dalla linea di porta. È solo il preludio di quello che in realtà accadrà nei minuti di recupero. Più precisamente, al 92’ Totti serve nel cuore dell’area di rigore un pallone per Vucinic. La difesa madridista dorme e Casillas abbozza una timida uscita. L’attaccante montenegrino indirizza in rete il cross del Capitano, segnando la rete del definitivo 2-1.

Purtroppo per i tifosi, il cammino di quella Roma si interromperà il turno successivo contro il Manchester United. Già sconfitti in precedenza nella fase a gruppi, i capitolini cadranno sia in casa che all’Old Trafford, eliminati dai finalisti e futuri vincitori della competizione.

Marco Guerriero

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