PUGLIESE: “Dichiarazioni di Fonseca preoccupanti”, MANGIANTE: “Aspettiamo per massacrarlo”

SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.
Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “C’è una sopravvalutazione generale dei giocatori della Roma. Questa squadra, senza Smalling, Veretout e Mkhitaryan, è destinata a soccombere sempre contro le più forti di lei”.
Furio Focolari a Radio Radio Pomeriggio: “Pedro in questo momento non è proponibile. Alcuni giocatori, al netto delle assenze gravi che la Roma aveva contro il Napoli, sono sopravvalutati e modestissimi. La Roma deve pensare al futuro e a comprare qualche difensore centrale, oltre che a sostituire Dzeko. Fonseca ha gravi responsabilità”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio Pomeriggio: “Ieri Fonseca ha commesso l’errore di proporre una squadra troppo offensiva e arretrare Pellegrini per far giocare Pedro. E’ giusto che la Roma non vada in Champions e che Fonseca vada via: i giallorossi hanno diritto a una vita più serena, serve riazzerare tutto. Allegri è disposto a venire alla Roma come ad allenare altre squadre: vuole tornare e considera i giallorossi una soluzione, non è un sogno proibito”.
Franco Melli a Radio Radio Pomeriggio: “Do 4- a Fonseca e alla Roma. I giallorossi hanno sbagliato l’approccio e sono stati dominati in lungo e in largo dal Napoli nel primo tempo. Fonseca parla di coraggio, ma mica te lo puoi inventare: chi deve dare forza ai suoi giocatori? Questa squadra non merita di andare in Champions”.
Gianluca Lengua a Radio Radio Pomeriggio: “I miei voti sono 5 per la Roma e 4 per Fonseca. I giallorossi hanno il terzo monte ingaggi del campionato, la squadra c’è ma non ha mai vinto un big match. Non è un problema di rosa scarsa, ma di preparazione di queste partite. La sconfitta di ieri non mi stupisce, Fonseca è un allenatore dalle enormi lacune che non sa approcciarsi a sfide così importanti. Si sbaglia a esaltarsi quando la Roma batte le piccole, serve vincere anche i big match. Per convincere Allegri la differenza devono farla i Friedkin con la loro predisposizione ad investire e a rinforzare la rosa in maniera importante”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio Pomeriggio: “I giocatori della Roma si sono stufati di giocare in quel modo scriteriato. Il rallentamento nelle ultime gare è stato troppo evidente per sperare di qualificarsi in Champions. Mi risultano forti tensioni all’interno dello spogliatoio dopo il match. Allegri ha garantito che entro pochi giorni darà la sua risposta definitiva alla società giallorossa e il club sta parlando con i procuratori di Benzema”.
Marco Juric a Rete Sport: “Queste due settimane di pausa saranno decisive per la Roma del futuro. In primavera si progetta la stagione successiva, a prescindere dai risultati. L’eventuale acuto in Europa League aggiungerebbe un piano ai progetti dei Friedkin, ma non avere ad inizio aprile un piano A e B, sarebbe grave”.
Massimiliano Magni a Rete Sport: “Contro il Napoli era importante non perdere ma soprattutto vedere una Roma diversa dopo la serie di sconfitte contro le big. Si può perdere ma non così. Fa male vedere la squadra giallorossa non scendere di fatto in campo queste sfide”
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Se a fine partita l’allenatore dice che la squadra non ha la mentalità e l’atteggiamento giusto, e il capitano dopo 5 minuti dice esattamente il contrario parlando a nome suo e dei compagni, vuol dire che c’è un problema. Senza entrare nel merito di chi ha ragione e chi torto, ma il problema mi sembra evidente.”
Andrea Pugliese a Rete Sport: “Le dichiarazioni di Fonseca dopo la sconfitta del Napoli sono preoccupanti, sembra quasi che abbia alzato bandiera bianca e se fosse così sarebbe gravissimo perché mancano 10 gare in Serie A e un quarto di finale d’Europa League. Fonseca si accusa anche di non riuscire dare le giuste motivazioni alla squadra, ma questo è un problema grave e si era già notato in altre sfide importanti. Il primo tempo di ieri è stato imbarazzante, così come l’impostazione della partita.”
Giuseppe Giannini a Rete Sport: “Parlare dopo è sempre facile, però aver visto dopo 10 minuti che Zielinski aveva una facilità di inserimento e gioco tra le linee, ho pensato che la formazione iniziale fosse sbagliata. Se devi fare una partita aggressiva e offensiva, sarebbe stato meglio intervenire subito spostando Cristante sulla linea dei mediani, mettendosi a specchio col Napoli. I quinti della Roma erano sempre a metà strada, non riuscivano ad accorciare bassi o ad alzarsi. Pellegrini e Diawara erano in balia della superiorità numerica avversaria. C’è poi anche l’aspetto psicologico, ma Fonseca ha ritardato nel leggere queste difficoltà”
Giulia Mizzoni a Rete Sport: “Fonseca ha ragione a parlare di mentalità nei big match. Perché a mio avviso era palese dal giorno uno. Il fatto che lo dica adesso suona come una resa. Il fatto che la squadra quando si alza l’asticella abbia palesemente paura di mettere in pratica i suoi dettami, non può non riguardare anche l’allenatore a livello di responsabilità. Detto ciò, siamo al secondo esonero pubblico da parte di un giocatore a un allenatore che andava cambiato a luglio e che finora ha tenuto insieme i cocci con merito e altrettanti limiti. Gli ultimi credo non siano superiori in percentuale a quelli della squadra stessa però”.
Jacopo Aliprandi a Rete Sport: “Ieri non si salva nessuno dalla debacle. Il tecnico ha sbagliato la formazione, non è riuscito a tirare fuori il carattere dalla squadra e le idee di gioco non erano chiare. Poi ci sono i giocatori, veri artefici del tracollo. A cosa servono i leader? Proprio per tirare fuori il massimo da queste partite, e invece sono i primi a cadere. Pau Lopez deprime la squadra, Spinazzola, Ibanez commette troppi errori, Dzeko un fantasma. E poi c’è Pedro, che si permette di discutere platealmente con allenatore e vice, quando in campo da cinque mesi non riesce a fare più nulla. Perché si chiede ai tifosi e ai giornalisti un equilibrio dei giudici quando è proprio la squadra a non averne?”
Angelo Mangiante a Rete Sport: “Ho l’impressione che la Roma nel primo tempo abbia aspettato il Napoli consapevole di non avere i novanta minuti. Tra le due squadre c’era una disparitá nella preparazione della partita. La stanchezza c’era. A caldo lo sfogo di Fonseca è stato quello di un allenatore deluso dalla squadra e dalla prestazione. In ogni ko però non possiamo distruggere tutto, né reclamare l’esonero di Fonseca. Siamo sicuri che il quarto posto sia perso? Pellegrini ha fatto capire nel post di voler ripartire, che questa squadra vuole reagire. Io andrei cauto nel decidere il futuro di Fonseca oggi: aspettiamo l’Europa League, aspettiamo un mese prima di massacrarlo. Mi sono stancato di vedere tutte le colpe al tecnico e non ai giocatori. Parliamo di loro: Pau Lopez trasmette ansia a tutti. Ibanez lo fermerei per 2-3 settimane. Pedro ha alzato la cresta ma in 50 minuti non ha cominato nulla. Allegri? Se viene alla Roma pretende cinque giocatori da target alto. E con 300 milioni di debiti come fai a prendere i top player? Pensate che viene qui con Pau Lopez in porta?”
Alessandro Barbano (condirettore Corriere dello Sport) a Nsl Radio: “La Roma è leggerina, è una squadra che contro le squadre big non ce la fa. Non c’è una volta che sia riuscita ad affermarsi contro le squadre di livello del campionato. Il Napoli che si è rimesso in sesto si è dimostrato una montagna per la Roma. La partita di ieri è come se suonasse come una sinistra conferma: la squadra di Fonseca è incompiuta, leggera. Una leggerezza che ha un prezzo pesante quello di rinunciare a postazioni di vertice che portano alla Champions. A cosa servirebbe una sostituzione di Fonseca in questo momento? Io non credo che Fonseca salti in queste dieci partite, credo invece che la sua esperienza si concluderà alla fine campionato e non ho dubbi che sarà sostituito. Non so se resterà in Italia, credo che se dovesse restare sarebbe un’occasione per lui d’imparare l’italiano, perché è indecoroso che un allenatore dopo due anni parli un italiano come se stesse parlando l’ostrogoto. E’ davvero inaccettabile faccio capire a capire come possano comprenderlo i giocatori se si esprime come quando prova a parlare in una maniera imbarazzante durante le interviste in televisione. Questo mi sembra anche lo specchio di un’inadeguatezza professionale di un allenatore. Mi sembra davvero molto difficile per la Roma e per la Lazio inserirsi in uno dei posti validi per la Champions, dieci partite non sono poche, teoricamente è possibile recuperare ma non è facile”
Marione a Centro Suono Sport: “Da un po’ di tempo c’è un dirigente nuovo della Roma che, legittimamente, va nelle radio e chiede di poter ricomporre lo strappo che forse c’è stato con Pallotta e con qualche giornale. Il lavoro di Pastorella, perché è di lui che parlo, è un lavoro giusto, di raccordo. La Roma in questo momento fa ridere, va detto. Tra un anno Friedkin comprerà giocatori che ci faranno essere ancora più orgogliosi della Roma, perché lo siamo anche ora. Una Roma finta, con giocatori finti. La squadra che è entrata ieri in campo non ha né arte né parte. Io proporrei un esonero immediato.”
Stefano Agresti a Radio Radio Mattino: “Dobbiamo avere un po’ di equilibrio. Non possiamo insultare Fonseca perché non fa giocare Dzeko, e poi insultarlo perché lo fa giocare. La Roma ha giocato un primo tempo impresentabile. Però non possiamo stare qui con il mitra. Venerdì Fonseca era un genio perché era l’unico nelle coppe, oggi non capisce niente? Fonseca non ha CR7, Lukaku o Ibra, ha Dzeko e Mayoral. Il Napoli è più forte, più completo e più riposato. Gattuso è stato più bravo, però se a Gattuso dai Pedro che non sta in piedi, Cristante centrale e Dzeko in quelle condizioni, Gattuso che farebbe? Ieri una cosa ha sbagliato Fonseca, doveva mettere Villar e Pellegrini trequartista, ma questa squadra poi la puoi dare anche a Guardiola, la squadra è questa. Oggi la Roma è impresentabile perché i giocatori non stanno in piedi, e poi ha gli infortunati. Vogliamo parlare di Pau Lopez?”
Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Roma spenta. Non mi aspettavo giocasse questa partita contro il Napoli. Fonseca non capisco cosa voglia dalla sua squadra in questo momento. Io non lo so perchè Ibanez è costretto a certe figure. Non è in forma. Non capisco come Pau Lopez sia ancora in porta della Roma. Ieri sera squadra inesistente. Ieri Pellegrini ci ha provato, ma è stato l’unico, Dzeko non è in condizioni. Ma Pedro deve giocare per forza? Se è quello delle ultime partite”
Furio Focolari a Radio Radio Mattino: “Fonseca parla di mancanza di coraggio, e se ti manca quello è finita. La Roma è una sconfitta degli opinionisti. Ibanez ha sbagliato tutte le partite che contano, alla Lazio ha regalato la vittoria del derby. Se avesse giocato Villar non sarebbe cambiato nulla. Credo che le romane restino fuori dalla Champions.”
Tony Damascelli a Radio Radio Mattino: “La sconfitta della Roma non mi sorprende. È una squadra che continua a fingere di essere una grande squadra. Per me la Roma è sempre inaffidabile. Le esaltazioni per la qualificazione all’Europa League.. si passa sempre dal nulla alla beatificazione, questo è sbagliato. Questa squadra ha 2-3 giocatori buoni, per definirla una grande squadra. Si aspetta che torni Zaniolo. Allegri? Più Roma che Napoli”
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio Mattino: “Fonseca non sarà l’allenatore della Roma l’anno prossimo. Allegri ha detto che a giugno tornerà…Una sconfitta contro il Napoli che peserà tantissimo. Per me Fonseca ha mollato. Fa giocare Pedro dopo che l’ha affrontato in maniera dura. Tira fuori Villar. Scelta incomprensibile. Gli allenamenti della Roma non sono consoni. Sono sottotono. Se non avesse segnato Pellegrini contro lo Spezia Fonseca sarebbe stato esonerato. Era pronto Mazzarri come traghettatore. Non sono piaciute le dichiarazioni di Fonseca alla squadra, vedrete quello che succede. La Roma non si allena bene.”
Mario Mattioli a Radio Radio Mattino: “Il Napoli è seconda a pochi quando ha la squadra al completo. Mi stupisce che si diano colpe a Fonseca, chi avrebbe dovuto schierare? Forse Villar. In difesa l’esperimento Cristante può andare bene, ma lui è centrocampista. Forse Villar a centrocampo avrebbe fatto comodo. Spinazzola ha fatto il suo, o un pochino meno. Al posto di Dzeko ieri potevi mettere Lewandowski, ma se non arriva un pallone.. Ieri la squadra era messa male.”
Nando Orsi a Radio Radio Mattino: “Ormai è un dato di fatto, la Roma è meno forte di quelle che le sono davanti. Il Napoli con tutti i disponibili è tra le più forti del campionato, se non la più forte. La prestazione di certi giocatori della Roma… i giocatori simboli si trascinano la squadra. La Roma ha dimostrato di essere la più debole delle 7. Non è un caso ormai. Tutti gli allenatori avrebbero detto della stanchezza e del ritorno di venerdì dopo l’Europa League, lui no. Questo è un punto a suo favore.”
Alessio Nardo a Tele Radio Stereo: “Quando giochi il posticipo hai la possibilità di vedere gli altri risultati. La Roma non poteva mancare questa occasione, c’era stata un inciampo della Juve contro il Benevento. La gara di ieri si prestava ad una potenziale trasformazione interessante della classifica. Andava affrontata con l’atteggiamento diverso. C’è stata una grandissima occasione per Pellegrini, bastava angolarla un po’. Poi c’è il palo, ma tantissimi errori ed imprecisioni. Ci sono comunque le solite attenuanti, le assenze pesanti. Ad esempio Zaniolo, che è uno dei migliori della rosa. Mancava Smalling dietro, Mkhitaryan, Veretout.”
Riccardo Cotumaccio a Tele Radio Stereo: “Quando la Roma non mette la marcia giusta non vedo uscire fuori mai un singolo. Ad esempio Dzeko. Non è emerso nessuno neppure contro il Parma. Nella sconfitta non riesce a salvarsi nessuno. Io inizierei a parlare di assenza di mezzi, non di mentalità.”