• Pit, il debutto dell´oggetto misterioso

    21/12/2007 - 0:00

     
    Ha atteso tanto tempo. Quattro lunghi mesi divisi tra panchina e tribuna. Adrian Pit non ha mai mollato. Convinto che prima o poi sarebbe arrivato il suo momento. Ieri sera l’ atteso esordio. La prima partita in giallorosso. Ci teneva a fare bella figura. Il match contro il Torino era l’occasione giusta per presentarsi ai tifosi della Roma. La sua prestazione, però, non è stata esaltante. Così come quella di tutta la squadra, che ha offerto una delle peggiori prove della stagione. Impossibile, quindi, esprimere una valutazione sul giocatore romeno. La sua partita è durata 58′, impiegato da Spalletti come esterno sinistro del reparto offensivo. Il giudizio finale del suo esame non può che essere uno: rimandato.
     
    PRIMO ACQUISTO
    Adrian Pit può essere definito senza dubbio un volto misterioso della Roma. Arrivato nella Capitale nei primi giorni di giugno, è stato il primo colpo della scorsa sessione di mercato messo a segno dalla società di Trigoria. Proveniente a parametro zero dal Bellinzona (squadra della serie B svizzera), il romeno  veniva descritto come un esterno di fascia. In realtà, quasi nessuno lo conosceva, e ci pensò il suo procuratore, Franco Zavaglia, a presentarlo. L’agente parlò di un giocatore importante che aveva fatto molto bene in Svizzera e che poteva tornare utile alla Roma anche come “operazione di contorno”, dato che il cartellino non costava nulla. Probabilmente l’acquisto di Pit lo si deve in buona parte ai rapporti tra il procuratore del romeno, che è lo stesso di Alberto Aquilani, e la società di Trigoria. Da parte sua, il giocatore, dopo aver precisato l’esatta pronuncia del suo cognome (“piz”), si diceva entusiasta di poter conoscere Francesco Totti. Inoltre, l’esterno romeno già era stato vicino ad un ingaggio in un club italiano, avendo sostenuto un provino con l’Ascoli nel gennaio 2006.
     
    NESSUNA PRESENZA
    In questi primi mesi romani, Pit non ha avuto modo di farsi conoscere ulteriormente. Fino a ieri sera lo si era potuto notare esclusivamente nel ritiro estivo e durante gli allenamenti. Il suo impiego era stato pari allo zero: pochi minuti nell’amichevole del 31 luglio con il West Ham e nessuna apparizione né in campionato né in Champions League. Eccetto l’esordio di ieri sera, Pit ha collezionato solo molta tribuna e qualche panchina (le trasferte di Parma, Empoli, Lisbona, Genova, Kiev e la partita casalinga con lo United), non riuscendo a scrollarsi di dosso quell’alone di mistero che lo accompagna da quando è giunto a Roma.
     
    UN FUTURO LONTANO DALLA CAPITALE
    Alla riapertura del calciomercato la Roma e Pit dovranno decidere il da farsi. Per il calciatore romeno, l’ipotesi più probabile è un’esperienza lontano dalla Capitale. Dopo sei mesi agli ordini di Spalletti, la soluzione più congeniale per Pit potrebbe essere una squadra minore dove trovare spazio e poter giocare con continuità. La formula del prestito sembra anche la più gettonata, per dare l’opportunità alla Roma di non perdere il giocatore ed osservarne la crescita e la maturazione calcistica.
     

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