Piazza Mancini, il capolinea dell’ansia da big match

Valerio Bottini
07/03/2023 - 18:46

La vittoria della Roma contro la Juventus, arrivata grazie al gol di Mancini, inverte la rotta di una squadra finora in grande difficoltà contro le big

Foto Tedeschi
Piazza Mancini, il capolinea dell’ansia da big match

MANCINI ROMA JUVENTUS – Il bolide da fuori area di Gianluca Mancini ha regalato alla Roma una vittoria, per certi versi inaspettata, contro una Juventus reduce da 4 successi consecutivi. Gli uomini di Mourinho hanno offerto una prestazione solida, concreta, di grande concentrazione. A differenza di quanto accaduto domenica, nei precedenti scontri diretti contro le grandi si era vista in diverse occasioni una squadra più spenta e meno aggressiva, in balía dell’avversario per lunghi tratti della partita. 

Prima della Juve una sola vittoria nei big match

Nei precedenti big match giocati in campionato, la Roma aveva vinto solamente contro l’Inter a San Siro, con il 2-1 in rimonta firmato da Dybala e Smalling. In tutte le altre circostanze non era mai arrivato il bottino pieno: pareggi contro Juve (andata) e Milan, sconfitte contro Atalanta, Lazio e due volte Napoli.

Il bilancio totale delle 7 gare sopra citate parla di 9 gol subiti e solamente 6 segnati. Se la difesa ha comunque evitato goleade, i problemi più grandi sono stati quelli in fase realizzativa. Nel derby perso per 1-0 i giallorossi hanno effettuato appena 2 tiri in porta, mentre neanche uno nella sconfitta interna con il Napoli, terminata col medesimo risultato.

La concretezza ritrovata

Detto delle poche occasioni create, bisogna vedere come, e se, tali opportunità vengono sfruttate. Domenica scorsa la Roma ha trovato la vittoria nonostante abbia concluso solo 2 volte verso la porta bianconera. Ancor prima, nel ritorno di Europa League con il Salisburgo, erano arrivati 2 gol e una traversa nelle prime 3 chance nitide create nel primo tempo.

Una concretezza che sembra quindi maggiore rispetto ai mesi passati, favorita dal rientro a pieno regime di Dybala, da un rinvigorito Abraham e da un Belotti in crescita. Contro la Juve le punte sono state costrette ad una partita di sacrificio, con pochi palloni buoni a disposizione. A risolvere la situazione, come accaduto in altre circostanze, è stato un difensore. La rete di Mancini è arrivata dopo i 3 gol a testa di Ibanez e Smalling. Un tesoretto di tutto rispetto per una retroguardia decisiva in entrambe le fasi di gioco. 

Valerio Bottini

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