Pellegrini, divieto di fermata: contro l’Empoli Mourinho punta ancora sul capitano

Foto Tedeschi

La Roma punta ancora dal proprio capitano, Lorenzo Pellegrini, per mettersi alle spalle l’eliminazione dalla Coppa Italia. Il numero 7 è uno dei giocatori più utilizzati da Josè Mourinho che ha rinunciato a lui solo tre per tre partite durante questo campionato.

Divieto di fermata

Che senso ha far giocare Pellegrini sempre e comunque, anche dopo non essersi allenato per una decina di giorni causa infortunio? Perché impiegarlo pure in regime di turn over (come accaduto contro la Cremonese) nonostante una condizione atletica precaria? Questi sono gli interrogativi che si pone il Corriere della Sera. Di tre, quando non è a posto fisicamente, il capitano non ne fa uno. Con ripercussioni negative sulla sua prestazione e sul rendimento della Roma, si legge nel quotidiano. Mou non si priverebbe di Lorenzo neppure se in campo camminasse, ma è giusto farlo? La Roma non può permettersi di tenerlo a riposo? Eppure le alternative non mancano. Se i muscoli del capitano sono stanchi, sgonfi e ingolfati forse sarebbe meglio non metterli in mostra.

Quando le cose non vanno però, scrive Il Messaggero, sul banco degli imputati sale il calciatore più rappresentativo, quello che la gente sente più vicino. Nel caso della Roma, il Capitano. É accaduto in passato a Giannini, poi a Totti, a De Rossi e ora è il turno di Pellegrini che al fischio finale di Roma-Cremonese è stato subissato di critiche. In realtà Pellegrini non sta bene e lo ha ammesso un signore che di nome fa José e di cognome Mourinho. In questi casi un tecnico può scegliere due vie: mettere un giocatore a riposo e aspettare che recuperi oppure farlo recuperare giocando. Josè ha scelto la seconda. Pellegrini infatti, nonostante tutto, rimane il migliore assist-man (5) della Roma e tra i migliori del campionato (dietro solo a Deulofeu, Mario Rui e Zielinski a quota 6) ma anche colui che insieme a Dybala è primo nella statistica delle grandi occasioni create (7).