• Pelizzoli a RN: “Tornerei a Roma a piedi da Bergamo per fare il terzo portiere”

    Redazione RN
    07/06/2018 - 17:20

    Pelizzoli a RN: “Tornerei a Roma a piedi da Bergamo per fare il terzo portiere”

    ESCLUSIVA PELIZZOLI – L’ex portiere giallorosso Ivan Pelizzoli – 72 presenze con la maglia della Roma dal 2001 al 2005 – è intervenuto in esclusiva ai microfoni di RN Web Radio nel corso della trasmissione “Non Rassegniamoci”. Queste le sue parole:

    SULLA CRESCITA DI ALISSON – “Onestamente non me lo aspettavo, l’anno scorso ha fatto pochissime apparizioni e non ha dimostrato tutto il suo valore. Quest’anno ha avuto maggiore continuità e si è vista sin da subito la sua grande personalità e la sicurezza che è in grado di dare a tutto il reparto difensivo. Alisson, come Neuer ad esempio, ha qualcosa in più nell’impostare l’azione. Spesso si vedono difensori che non hanno sbocchi in avanti tornare da lui per affidargli la costruzione del gioco. E’ sicuramente una possibilità in più che ha l’allenatore di mettere in campo diverse impostazioni tattiche”.

    SUL CAMBIAMENTO DEL RUOLO DEL PORTIERE – “Il cambiamento c’è e si vede soprattutto nei nuovi metodi di allenamento dei preparatori, che lavorano molto sul controllo di palla e sull’impostazione di gioco. Ora viene insegnato molto di più a giocare la palla sul difensore o sui centrocampisti piuttosto che andare con lanci lunghi. Siamo un pò all’inizio di questo cambiamento e sono sicuro che man mano coinvolgerà tutti i portieri, a partire dai giovani, che devono avere sicurezza e personalità. Alisson da questo punto di vista è un esempio. La sua sicurezza e consapevolezza gli ha permesso spesso di osare con delle uscite, a volta anche troppo”.

    SULLE CIFRE DEL MERCATO DEI PORTIERI – “Col passare del campionato è diventato evidente, specialmente con Alisson, come queste cifre in realtà ci possono stare. Un portiere con le sue prestazioni ti può portare dieci o quindici punti in campionato, quindi è giusto che li valga, come fosse un bomber o un attaccante”.

    SUI PORTIERI ITALIANI – “Ce ne sono molti bravi. Uno è Perin, che ha deciso di andare alla Juventus per giocarsi il posto con Szczesny. Ci ho giocato insieme, è un ragazzo estremamente determinato e fa di tutto per portare avanti le sue idee. Probabilmente questa scintilla gli ha fatto decidere di andare alla Juventus e giocarsi tutte le sue carte. In caso di partenza di Alisson io l’avrei preso per la porta della Roma e avrei puntato tutto su di lui. Donnarumma invece ha avuto una storia diversa. Lui si è subito messo in luce giovanissimo sia in Serie A che in nazionale. Può non piacere come portiere ma è molto efficace. La questione del contratto, alla sua età, è stata destabilizzante, anche se lui poi è stato sempre presente e, pur sbagliando parecchio, è sempre sceso in campo e fatto le sue partite. Ora sta a lui ripartire al meglio. Per la porta della nazionale punterei tutto su Perin”.

    DAL CALCIO GIOCATO AL FUTURO DA ALLENATORE – “Ora andrò a Coverciano ad allenarmi e prendere il patentino da allenatore. Vorrei aprire una scuola per portieri qui a Bergamo, per insegnare il ruolo a ragazzi di tutte le età. Tuttavia se qualche società mi chiamasse per giocare sarei felice di rinviare tutto di un anno e tornare a giocare. Se arrivasse una chiamata da Trigoria? Tornerei a Roma a piedi da Bergamo per fare il terzo portiere, non ci penserei due volte. Ho un ricordo bellissimo della mia esperienza a Roma, sono stati quattro anni eccezionali e potrei solo dire di sì”.

    Matera-Brozzesi

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