Pauluzzi a RN: “Pastore ha dei limiti in contesti europei, per Nzonzi si è speso troppo”

ESCLUSIVA ROMANEWS WEB RADIO – Valentin Pauluzzi, corrispondente per l’Italia dell’Equipe, giornale francese, è intervenuto questa mattina ai microfoni di non rassegniamoci per parlare dei temi più caldi in casa Roma. Queste le sue parole:
LA NUOVA SERIE A – “Vivo da corrispondente estero per un giornale francese e quindi già da un mese vedo che si dà più spazio al campionato italiano sul quotidiano dell’Equipe. Il baricentro mediatico del calcio europeo si è spostato da Spagna e Inghilterra verso l’Italia. È bastata vedere la campagna acquisti di 5/6 squadre del campionato che si sono tutte rinforzate, ci aspetta una stagione entusiasmante, perfetta per riprendersi dopo il mondiale mancato“.
PASTORE – “Di Pastore in Francia c’è chi si è innamorato del calciatore e della sua eleganza e si parlava di uno dei centrocampisti più bravi d’Europa e del mondo. Se fai un bilancio delle sue 7 stagioni al Psg ci sono stati tanti infortuni e alti e bassi, aggiungi anche la concorrenza all’interno della squadra. Se guardi il campionato francese ha fatto più che bene, devi pensare però al curriculum europeo e ha mostrato i suoi limiti proprio in Champions anche se a volte è stato decisivo. Molti dicono sia sopravvalutato. Ha fatto bene ma non può essere considerato una leggenda del campionato francese. Lui al Psg faceva il trequartista o l’ala sinistra, occupava posizioni più consone alle sue caratteristiche. Io do fiducia a Di Francesco e, secondo me, ci voleva un tocco di qualità in più a centrocampo: la Roma in Italia ha avuto il centrocampo più forte solo dietro alla Juve, pastore aggiunge qualcosa in più ma bisogna vedere se reggerà fisicamente. È stato un investimento importante anche perché lui era in scadenza e si sono spesi quasi 30 milioni per questo dovrà rendere tutto. Ha mostrato anche debolezze mentali, sotto questo punto di vista è tutto da scoprire“.
NZONZI – “Nzonzi bisogna giudicarlo come Pastore dal prezzo. Se fosse arrivato a parametro zero sarebbe solo da applaudire la società, Nzonzi è stato il dodicesimo uomo in campo al mondiale, ha dovuto sostituire Kante in finale. La coppa del mondo è anche sua, è seguito da anni da club europei, io lo vedo come un doppione di De Rossi, è vero che l’italiano potrebbe calare da un momento all’altro ma sono già anni che va avanti questa storia. Spendere così tanto per un giocatore che sulla carta non è titolare si potrebbe ridire qualcosa, poi però le caratteristiche tecniche e fisiche parlano per lui“.
BIANDA – “Bianda non è un calciatore che conosco benissimo, non sono riuscito molto a seguirlo in Ligue 2. Io però mi fido di Monchi. Bisogna vedere, sarà la quarta o quinta scelta in difesa, speriamo che non faccia come Nego. Su di lui c’erano tante speranze e la cosa è finita male. Seguiremo il suo percorso e tireremo le somme a fine stagione ma non bisogna mettere pressione al giocatore”.
SCUDETTO – “Vedo la Juve in pole position anche se bisogna vedere come Ronaldo metabolizzerà le difese italiane rispetto a quelle spagnole. Esordisce contro la Fiorentina che ha calciatori che menano tanto. L’antagonista principale è l’Inter visto che non ha perso nessuno tranne Rafinha che era un prestito e ha preso molti giocatori che hanno esperienza in Serie A. La Roma la vedo dietro a queste due, è vero che ha perso Alisson e ho qualche dubbio sul sostituto, però i nomi che sono arrivati sono validi e li conosciamo e Di Francesco è una certezza. Al 4 posto ci metterei il Napoli perché ha perso Sarri che faceva rendere i giocatori al massimo. Con il Milan ci vado piano invece, abbiamo già visto la fine che ha fatto lo scorso anno nonostante avesse nomi importanti. Vorrei prima capire cosa è successo con la presidenza passata, bisogna capire come reagirà la squadra e soprattutto vedo Gattuso in bilico. Mi incuriosisce la Lazio e la Fiorentina con il suo tridente”.
LIGUE 1 – “In Francia si ha la percezione di un campionato minore rispetto a Liga, Premier e Serie A. Fino a due tre anni fa si pensava che il Psg avesse il monopolio del campionato, poi ha vinto il Monaco e significa che ci sono anche altre squadre competitive. Ci sono 4 squadre di livello, il paradosso è che la migliore non ha ancora fatto una finale di Champions anche se il Monaco ha fatto la semifinale due anni fa, poi mettici il Lione e Marsiglia. Se vai a cercare giocatori di 26 anni puoi avere qualche dubbio perche non può essere paragonato a un campionato competitivo però se prendi dei giovani vai sul sicuro perché la preparazione francese è la migliore del mondo, si vede anche dalla vittoria del campionato del mondo, ci sono molti talent scout che girano nelle periferie francesi. C’è un osservatorio di giovani molto interessante e si vanno a pescare i giovani lì. La situazione è migliorata, si temeva che il Psg levasse competitività al campionato e invece così non è stato”.
Alessandro Tagliaboschi