Patto con i tifosi: “Curve riaperte senza incidenti”
10/02/2016 - 9:10
RASSEGNA STAMPA AS ROMA – Le curve rimangono divise, almeno per ora. Ma già dall’estate prossima potrebbero tornare come prima. Potrebbe essere questo uno dei risultati più importanti per i tifosi ottenuto dal protocollo siglato ieri in Prefettura fra Questura, Roma, Lazio e Coni. Un patto, scrive il Corriere della Sera, da portare avanti insieme per superare le polemiche degli ultimi mesi con gli ultrà.
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E’ singolare tutta questa attenzione sullo stadio romano quando in altri ne succedono di tutti i colori. Vogliamo parlare ad esempio di napoli, san siro, bergamo, livorno, catania, genova? Gabbie come si usano per le mandrie bovine….Se lo stato, e intendo giustizia e governo, non è in grado di far rispettare l’ordine pubblico dentro e fuori gli stadi non può adottare, senza sporcarsi le mani, misure avvilenti e penalizzanti per tutti!!!!!!!!!!!! Per non essere fermo nei confronti dei pochi che trasgrediscono se la prendono con quelli che le leggi le rispettano. Della serie “codardo coi prepotenti e feroce con i deboli”…………….. E’ tutta una farsa……
Bravo Seneca !! Hai colto nel segno !! Di certo c’è che troppo spesso il tifo romano trasborda, si sente onnipotente quando stà nello stadio e pensa che tutto gli sia permesso. Si sentono forti perché sono in tanti. Non gli importa se la Roma continua a pagare salatissime multe, per loro è importante solo sfogarsi, poi chi paga paga, basta che non siano loro a pagare. Bisogna far qualcosa per individuare, volta per volta questi individui e tenerli per sempre fuori dallo stadio, vedrete che poi tutto si risolverà per sempre. Aiutiamo la Roma nell’individuare questi pseudo tifosi, anche anonimamente, in modo che le telecamere li tengano sotto mira. Io rivoglio lo stadio come un posto sicuro e tifare la mia squadra. Sempre forza Roma
Hai ragione, trattano i tifosi della Roma come degli appestati mettendoli in gabbia, mentre altrove si fanno cose ben peggiori: bombe, motorini lanciati dalle gradinate, striscioni che dileggiano i morti di superga, coltellate. Due pesi e due misure, oppure decisioni a seconda dell’umore e dell’arroganza del prefetto di turno?