Parla l’agente di Zaniolo: “Bertolini? Dispiace che non abbia smussato il linguaggio”
ZANIOLO ROMA BERTOLINI – Prosegue la polemica dopo le parole di Milena Bertolini su Nicolò Zaniolo. L’allenatrice della Nazionale Italiana Femminile a 90° minuto aveva detto che il classe ’99 andava ‘educato’. Dopo la risposta della mamma dell’esterno, Francesca Costa, arrivano anche le parole del procuratore Claudio Vigorelli a gazzetta.it. La società giallorossa, nel frattempo, ha intenzione di chiedere chiarimenti alla Federcalcio proprio per le parole di una sua tesserata.
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Le parole del procuratore di Zaniolo
“La vita, a volte, è un concentrato di forma e di sostanza, di tempistica e di opportunità. Se è vero che mastichiamo giorni in cui i personaggi pubblici vivono spesso sotto le lenti di un Grande Fratello indifferente alle emozioni personali, ma attento solo a quelle collettive, probabilmente sono i ruoli e le età che ci dovrebbero spingere alla prudenza. Nicolò Zaniolo ha 22 anni, con tutta la forza e i limiti che questa età è in grado di esprimere. Che sia un patrimonio della Roma – che è sempre al suo fianco – e del calcio italiano, non lo dico solo io, nella mia veste di agente, ma i vertici tecnici e politici della Nazionale, che tra l’altro in questi giorni lo hanno già confortato informalmente.” Continua poi il procuratore dicendo la sua sulle parole del ct: “Fatta questa premessa, dispiace vedere come una delle allenatrici più preparate a livello internazionale, Milena Bertolini, non abbia saputo smussare il suo linguaggio per adeguarsi al ruolo e alla situazione particolare che il ragazzo sta vivendo. Nicolò ‘va educato’ nella stessa misura in cui è doveroso farlo nei confronti dei suoi coetanei. Nulla di più e nulla di meno. E poiché neppure alla mia età si finisce mai di imparare, mi piace aggiungere che ogni componente del calcio può affinare la propria comunicazione, rendendola più in sintonia con una realtà dei fatti estremamente complessa. Chi allena, in fondo, ha il diritto-dovere di porsi nei confronti dei propri referenti come una sorta di maestro del corpo ma anche dello spirito, esercitando quell’opera di conoscenza e di tolleranza che schiudono le porte alla crescita. Una cosa è certa: per chi come me ha la fortuna di conoscerla, mi piace sottolineare come la vera fortuna di Nicolò non sia solo quella di possedere un talento unico per il gioco del calcio, ma di avere alle spalle una famiglia meravigliosa che lo educa e lo protegge nel migliore dei modi possibili, cioè in scienza e coscienza. Igor, Francesca e Benedetta rappresentano la ricchezza che gli spianerà la strada verso la carriera folgorante a cui i suoi mezzi tecnico-fisici lo stanno conducendo. Il resto sono solo luoghi comuni e cattive interpretazioni. Ciò che avvelena sempre più un calcio ammalato di retorica”.
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Bravo, sensate le parole del procuratore.
Papa Bergoglio domenica sera nel suo intervento televisivo ha affermato che il chiacchiericcio è il male……..troppo chiacchiericcio intorno a Zaniolo…..si isoli faccia come il grande Totti che è stata sempre attaccato da tutti ma lui era il più forte quindi poi sul campo rispondeva ai suoi denigratori…ecco faccia la stessa cosa Zaniolo.
Più che altro dispiace che Zaniolo sia quasi sempre isterico e non riesca a tenere a freno la lingua, rischiando di compromettere la partita e di saltare i turni successivi. Se arriva a giocare in Serie A dovrebbe sapersi controllare, anche perché non si trattava della finale di Champions League…