• PANATHINAIKOS-ROMA 3-2: pagelle **Crolla il record di imbattibilità**Baptista inguardabile, Juan distratto

    18/02/2010 - 0:00

    Crolla il record di imbattibilità della squadra giallorossa, sotto i colpi di un Panathinaikos aggressivo ma certamente non straordinario. Un primo tempo giocato con grande grinta. Una ripresa in folle. Cerci regala l’illusione trasformata da Pizarro in un vantaggio che dura appena quattro minuti. Juan distratto nel finale. Baptista inguardabile. Vucinic miele e camomilla. De Rossi è sparito: chi l’ha visto?
     
    JULIO SERGIO 7: Pronti-via deve compiere un prodigio di piede su un tiro innocuo reso insidiosissimo da una deviazione di Juan a due passi dalla porta. Al 27’ deve volare alla propria sinistra per levare dal ‘sette’ un bolide di Ninis. La sfortuna che si traduce in un problema all’adduttore lo toglie dal campo dopo quaranta minuti. Dal 40’ pt DONI 4,5: Alla vigilia sembrava potesse essere la sua partita. Lo diventa per lo stop a JS. Passa indenne i cinque minuti finali del primo tempo. Inguardabile il baker con cui ribatte la conclusione dal Partendone di Katsuranis. Prende tre gol senza neanche accorgersene, con palloni che gli passano persino tra le gambe. Si porta dietro la ruggine di una lunga inattività. Si vede fin troppo. E’ di nuovo emergenza numero uno. Chi l’avrebbe detto?
     
    MOTTA 5: Dopo cinque minuti scivola regalando a Leto un’occasione sulla sinistra. Prova a riscattarsi con una spinta costante sulla fascia destra che culmina dopo dodici minuti con un pallone al bacio per Riise che spreca. Ogni volta che Leto lo punta, però, va in sofferenza. Se l’esterno argentino è il migliore del Panathinaikos qualche colpa ce l’ha anche Marco. Dopo una manciata di secondi del secondo tempo un velo di Vucinic gli spalanca le porte dell’area avversaria. Lui, si fa ipnotizzare dalla voglia di gol. I suoi limiti difensivi a volte sembrano schiacciarlo.
     
    BURDISSO 5: Fa a testate con Cissè e non solo nell’area di rigore della Roma. Vincendo nella stragrande maggioranza dei casi i contrasti aerei. L’intesa con Juan è rodatissima. Compensa con un piazzamento impeccabile anche a qualche distrazione di Motta. Poi, improvvisamente, sparisce. Si addormenta sul palo lasciando a Salpingidis la palla facile dell’1-1.
     
    JUAN 5,5: Ranieri in avvio lo preferisce a Mexes. In pochi istanti mura Cissè a pochi metri dalla porta, prima di rischiare l’autogol con una deviazione a due passi da Julio Sergio. Chiude bene di testa o in tackle. Black out totale nel secondo tempo quando con Burdisso lascia fin tropo spazio soprattutto sulle palle inattive, da cui non a caso nascono due dei tre gol. Molto incerto su Cissè in occasione del 3-2. Non il solito Juan.
     
    RIISE 6: Fa tremare la porta con un rigore in movimento che schianta il palo alla destra di Tzorvas. L’errore pesa sulla sua partita, meno arrembante del solito, si vede poco in attacco e dietro noin appare impeccabile. Vigilila la fascia. Fino al 90′ quando regala a Salpingidis lo spazio per il cross a Cissè-gol. E non è colpa da poco.
     
    DE ROSSI 5: Sbaglia tanto tantissimo. Un lancio a metà primo tempo per Riise finisce direttamente in curva. Un altro per Vucinic, sempre nella prima frazione, non ha sorte migliore. Il piazzamento è spesso discutibile, troppo schiacciato sui difensori, troppo lontano dal cuore del gioco. Manca, e da troppo tempo, il vero Daniele. Chi l’ha visto?
     
    PIZARRO 6,5: Il fulcro del gioco romanista brilla meno che in altre circostanze. Tocca – e non è una novità – un’infinità di palloni. Qualcuno ne sbaglia, soprattutto perché Karagiunis e Katsouranis lo attaccano prima ancora che riceva palla. Ma sono sempre di più le idee, linfa per la manovra romanista. Nel secondo tempo la sua regia è meno continua. Infila il penalty che illude. Sempre tra i migliori. Anzi, il migliore.
     
    TADDEI 5,5: Un piccolo passo indietro. Dalla fascia destra scala a coprire quando Motta si propone. Al centro dà una mano a De Rossi e Pizarro. Chiude il primo tempo in leggero affanno, pensando più ad aiutare al centro che a cercare l’affondo. Stessa musica nel secondo tempo. Dal 30’ CERCI 7: Ingresso monster dell’esterno di Valmontone, che si fa vedere subito con una percussione interessantissima. Alla seconda si infila tra Karagiunis e Siropoulos che lo stende in area per il rigore dell’1-2. CI prova anche dopo il ribaltone di Cissè e compagni. Da solo, però,m può far poco. Un bel segnale.
     
    BRIGHI 6: Raccordo tra i reparti. A tratti, addirittura l’uomo più avanzato dello scacchiere di Ranieri. Viene in contro per dialogare con Pizarro ma limita forse troppo gli inserimenti. Al 5’ della ripresa butta via un contropiede tre contro due che poteva chiudere il match. Ci mette la solita corsa e anche qualche bel pallone. I soliti errori di misura, però, non mancano.
     
    BAPTISTA 4,5: Si vede poco. I progressi delle ultime settimane si trasformano in una decisa retromarcia verso l’anonimato. Quando pensi che peggio del primo tempo non possa andare, ti sorprende con una ripresa inguardabile. Un disastro.
     
    VUCINIC 6,5: Partenza alla camomilla. Quando sembra che non sia proprio la sua serata, tira fuori un cucchiaino di miele che si infila all’incrocio per il gol dell’1-0. Decimo centro europeo colorato di giallorosso. Da quel momento, soddisfatto di quanto fatto, torna a sonnecchiare. Dal 25’ st MENEZ 5,5: Si vede pochissimo. Una conclusione pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Nulla di più.

    Matteo Pinci

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