• PALERMO-ROMA 3-3: Le pagelle **Cassetti perde la bussola, **Totti e Okaka salvano la Roma

    23/09/2009 - 0:00

     
    Nella palude del Barbera la Roma non affonda, salvandosi quando l’acqua sembrava arrivata alla gola. Dopo un primo tempo di qualità la retroguardia rischia il naufragio. Cassetti perde la bussola, Juan tiene a galla una difesa dove anche Burdisso fatica, sotto i colpi i Miccoli. Vucinic si accende soltanto quando sembra troppo tardi. Totti e Okaka portano a riva un gruppo stremato. Ma che non avrebbe meritato di finire senza neanche un punto.
     
    JULIO SERGIO 6: Per tutto il primo tempo fa lo spettatore non pagante. In occasione del gol di Budan non può nulla. Troppo avventato nel tentativo di fiondarsi sui piedi di Miccoli quando il folletto salentino timbra il dueadue. Bravo in un paio di conclusioni da lontano e sulle uscite, nonostante un pallone che somiglia ad una saponetta. Chiude su Miccoli, in occasione del 3-2, ma non può nulla sulla ribattuta di Nocerino.
     
    CASSETTI 4,5: Timido, quasi impacciato, non demerita fino alla dormita ― imperdonabile ― che regala a Miccoli il tempo di controllare, defilarsi e battere Julio Sergio prima della fine del primo tempo. Nella ripresa va anche peggio. Miccoli lo punta con una facilità irrisoria e lo salta quando vuole, seminandolo in occasione del vantaggio dei padroni di casa. Ranieri, disperato, lo richiama. Un disastro.
     
    MOTTA 6: Sostituisce Cassetti mettendoci corsa e gamba. Lancia spesso il pallone verso l’area avversaria e prova a contenere un Miccoli ormai stanco. Decisamente meglio del compagno.
     
    BURDISSO 5,5: Il terreno viscido non è il miglior amico di un centrale che non fa della rapidità la sua arma migliore. In occasione dell’1-1 rinvia malissimo un pallone che danza sulla linea. Budan ringrazia. Il suo riscatto, il gol che illude la Roma di chiudere il primo tempo avanti: tuffo di testa splendido e corsa rabbiosa, per festeggiare il primo sigillo in giallo e rosso. Cala col passare dei minuti e della pioggia. Fatica molto quando Miccoli lo punta e rinvia male in un paio di circostanze. Ciò nonostante, rimane in campo tutti i novanta minuti. Il posto, ormai, è suo.
     
    JUAN 6: Va a duellare con Budan su tutti i palloni alti, vincendo spesso. Cerca l’anticipo nonostante un terreno infame e spesso esce con soddisfazione anche da queste situazioni. Troppo spazio a Miccoli in occasione del primo gol rosanero. Ha poche colpe sugli altri due gol. Nella ripresa guida la difesa anche quando Burdisso sembra naufragare nelle acque sempre più in piena del campo palermitano. Il più lucido dei difensori.
     
    RIISE 5,5:  Appena ha il pallone tra i piedi nella metà campo avversaria tira, quasi sentisse l’invito della Sud che lo accompagna nelle gare all’Olimpico. Sulla sua corsia il terreno del Barbera presenta le macchie peggiori. Fatica a contenere e soffre le sovrapposizioni di Cassani, che da quella parte fa ciò che vuole. Dopo tre minuti del secondo tempo si dimentica Nocerino regalandogli una prateria. Una sua punizione stile Siena illude. Rimandato.
     
    TADDEI 6: Punta in continuazione gli avversari, costretti spesso a ricorrere al fallo per fermarlo. Il campo ne limita la velocità. Lui risponde con la tecnica. Poco incisivo nei traversoni, meglio nel controllare le incursioni di Balzaretti. Nella ripresa cambia spesso posizione. Si fa vedere poco, ma gioca tanti palloni e quasi tutti utili. Chiude da centrale vicino a De Rossi.
     
    DE ROSSI 6: Lotta con chiunque passi dalle sue parti. Per trequarti del primo tempo non fa vedere un pallone a Simplicio. Poi, il brasiliano elude la sua morsa, cresce. E con lui il Palermo. Si vede poco in fase di costruzione. All’Olimpico contro la Fiorentina era tornato danielederossi. Non concede il bis, sbagliando una marea di palloni lanciati verso l’area avversaria. Quando sembra aver mollato, ecco l’invenzione che mette Okaka solo con Rubino per il rigore del treatre.
     
    PIZARRO 6,5: la palude del Barbera non va ad inficiare sul rendimento del regista cileno. Lucido in qualunque zona del campo, non sbaglia un pallone nonostante i morsi di Nocerino e l’acquitrino sotto le scarpe. Tante idee, poche quelle illuminanti. Ma il suo contributo si fa sentire. Sempre.
     
    OKAKA 7: Impatto bestiale. Gli bastano meno di dieci minuti per raccogliere l’invito di De Rossi, anticipare Rubinho e lasciarsi travolgere dall’uscita dell’estremo difensore rosanero. Rigore che Totti trasforma in un punto d’oro. Poi, una serie di rincorse, recuperi, contrasti. Il giallo che Rocchi gli regala per un apllone allontanato dal punta di battuta non conta. La Roma ha ritrovato la sua bestiolina.
     
    BRIGHI 6,5: Ormai, tra le linee si trova come a casa. Taglia a destra e a sinistra. Si inserisce, Conclude. Splendido nel girare in porta la magia di Totti. Umile nel ripiegare su chiunque passi dalle sue parti. Non avrebbe dovuto neanche giocare. Nelle gambe ha meno di un’ora. Dopo cinquantasei minuti lascia il posto a Faty.
     
    FATY 6: Un’altra parentesi in campo dopo quella con la Fiorentina. Prova a fare diga, non ha i piedi del regista, ma combatte al massimo delle sue possibilità. Manca della rapidità per gli inserimenti senza palla. Ma, in un campo impraticabile o quasi, la sua voglia si fa sentire.
     
    TOTTI 7: Ormai è una certezza: il capitano è tornato. La polemica della maglia tornata in campo dopo il lancio verso la Sud è già alle spalle. L’acqua che scende non lo tocca. Il fango alle caviglie anche meno, così come le botte di Goian e Kjaer. Inventa il gol di Brighi con un tacco tra due avversari. Roba da palati fini. Aggancia palloni, fa a sportellate con i centrali di difesa, prova ad ispirare i compagni. Poi, quando sembra finita, trasforma il rigore che ridà ossigeno e regala un punto prezioso. Tre gol in due giorni, centottantadue in serie A. Sono finiti gli aggettivi.
     
    VUCINIC 6: Primo tempo anonimo, se si salva il guizzo sulla destra tra Balzaretti e Goian. Nella ripresa è più vivo, cerca l’uno contro uno che spesso riesce, salta regolarmente Kjaer e tenta la conclusione da fuori. Rubino gli dice di no due volte. Il gol gli manca dal 30 luglio, Roma-Gent. Ha bisogno di sbloccarsi per tornare a deliziare.
     
    ALLENATORE
     
    RANIERI 6: Tiene fuori Mexes e perde Perrotta prima del fischio d’inizio. Dopo un’ora di gioco deve rinunciare anche a Brighi. Dietro continuano le incertezze (ancora tre gol al passivo, quarta volta nella stagione). Ma la squadra combatte. E fa punti. Decisivo il cambio Pizarro-Okaka. Ancora imbattuto in campionato. È già qualcosa.
     
    ARBITRO
     
    ROCCHI 6,5: Partita non semplice, ammonisce tanto (sei giocatori), spesso per proteste. Non perde mai il controllo. Bravo a vedere il fallo da rigore(anche se involontario) di Rubino su Okaka. Coraggioso a concedere il penalty a meno tre dal novantesimo nella bolgia della Favorita.

    Matteo Pinci

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