Il Pagellone – Tahirovic convince Mourinho, De Zerbi “decide” la Premier League
Nella gara pareggiata 0-0 a Bologna, Mourinho è rimasto soddisfatto della prova dei giovani. Ecco tutti i voti nel pagellone di Marcacci
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MARCACCI PAGELLONE SETTIMANA – In vista della gara di Europa League con il Leverkusen, la Roma si è presentata a Bologna con una formazione inedita. I giovani lanciati dallo Special One non hanno deluso le aspettative: in Premier League, invece, il Brighton di De Zerbi demolisce l’Arsenal di Arteta e chiude quasi definitivamente il campionato. Grande prova di Frattesi contro l’Inter: sul centrocampista neroverde potrebbe scatenarsi una vera e propria asta nella prossima sessione di calciomercato. Ecco tutti i voti nel pagellone del nostro prof. Marcacci.
Il pagellone
10 Roberto De Zerbi
Il suo Brighton va a sbancare l’Emirates, regalando tre quarti di Premier League a Guardiola. Arsenal annichilito, sette uomini del Brighton nella metà campo avversaria a portare un pressing strategico che chiude alla squadra di Arteta ogni linea di passaggio, provocando errori a ripetizione nell’impostazione dei Gunners. Così, per esempio, è arrivato il secondo gol.
9 Il gol di Lukaku al Sassuolo
Fa perno sul difensore, spalle alla porta; se lo scrolla letteralmente di dosso, poi si gira per far detonare un sinistro potentissimo e preciso, sotto il montante, in caduta. Realizzazione che fa brillare gran parte del campionario delle sue doti.
8 Frattesi
A ogni partita, indipendentemente dal fatto che il Sassuolo vinca o perda, conferma di essere tanta, tanta roba: dal punto di vista tecnico, tattico e, con sempre maggiore evidenza, atletico. Qualche chilo di muscoli in più per un incursore con i fiocchi.
7 Monza
Il Napoli allo “U – Power Stadium” si era presentato con atteggiamento più da pizza e sfogliatelle che da caffè espresso, comprensibilmente. Però gli uomini di Palladino, distrazioni avversarie a parte, ancora una volta confermano di essere un complesso fortemente identitario quanto a fluidità di manovra e soglia di concentrazione sempre elevata.
Tahirović 6
Se la Roma dei bambini, indipendentemente dalla formazione così inedita, ci avesse creduto un poco di più, avrebbe portato via dal “Dall’Ara” l’intera posta. Lui è solido e ordinato, dimostrando una parte di crescita già avvenuta e dei margini molto interessanti in prospettiva.
Lazio 5
Acciuffa allo scadere un pareggino che, per come s’era messa la gara col Lecce, è da considerare anche buono. Nel frattempo, qualcosa s’è inceppato, evidentemente, negli ingranaggi della manovra del comandante, che sembravano così oliati.
Atalanta 4
Contro gli uomini di Sousa, che festeggiano in anticipo una salvezza ormai pressoché certa, la Dea saluta buona parte delle velleità di approdo all’Europa più prestigiosa. Non più bella, ultimamente senz’anima.
Milan 3
La Spezia nera, in senso di bestia ricorrente; in vista della semifinale contro l’Inter Pioli non riesce a instillare nei suoi la motivazione per la “prestazione ponte” in vista di domani.
Orsato 2
Peggio degli episodi sui quali la Roma può recriminare, c’è quella sottile sensazione, quella che ritorna a ogni suo arbitraggio.
La (non) stagione di Pogba 1
Il rimpianto per ciò che si può soltanto supporre.
La “convocazione” del Milan sotto la curva 0
Un vecchio cliché, che si ripete a ogni momento critico di questa o quella squadra. A onor del vero stavolta bisogna dire che i toni erano distesi, ma è il meccanismo che resta indigesto: dare per scontato che tecnico e squadra si presentino quando gli ultras delusi li reclamano, perché sanno di “doversi” presentare.