6 Giugno 2023

Il Pagellone – Adesione sentimentale all’Olimpico. Ibra, il saluto di un giocatore non replicabile

I voti della settimana nel pagellone di Paolo Marcacci

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pagellone marcacci

MARCACCI PAGELLONE SETTIMANA – Dopo 38 giornate si conclude il campionato di Serie A 2022-23, con il Napoli campione d’Italia e San Siro che saluta Zlatan Ibrahimovic, che lascia il calcio all’età di 41 anni. Bagno d’amore all’Olimpico, con i tifosi giallorossi che stringono in un abbraccio la Roma sconfitta in finale di Europa League. Ecco i voti nel pagellone di Paolo Marcacci.

Il pagellone di Marcacci

10 Curva Sud

…e Stadio Olimpico appresso a lei, in un afflato di adesione sentimentale e sentiti ringraziamenti per chi, pur avendo perso la Coppa, ha onorato la maglia. Un’occasione buona per ricordare che il pubblico della Roma, da sempre, chiede essenzialmente quella cosa lì ai suoi giocatori, indipendentemente dal loro valore. 

9 Ibrahimovic

Saluta il calcio un giocatore non replicabile; un atleta prodigioso i cui mezzi fisici, temprati dalla dedizione a un lavoro quotidiano ispirato a e da altre discipline, hanno esaltato un talento cristallino, sul quale si è innestata una personalità debordante, non banalmente autoreferenziale. 

8 Gundogan

Pomeriggio da leoni con doppia firma sulla FA Cup. Come se non bastasse, contro il Manchester United. Probabilmente se ne andrà – forse al Milan – ma da re.

7 Il saluto di Spalletti

Un commiato che è stato un atto d’amore verso una squadra e verso una città; con un po’ di signorile distacco verso il Napoli inteso come club, in senso dirigenziale. La città lo ha un po’ cambiato, perlomeno per quanto riguarda ciò che dice e come lo dice. Ciò che omette di dire, lo capiremo tra qualche tempo.

6 Cremonese

Contro la Salernitana allo Stadio “Zini” un arrivederci alla Serie A pieno di orgoglio e decoro. 

5 Le dichiarazioni di Allegri 

Il vago di Oz. 

4 Maresca 

Non è tanto questione di episodi, anche se il materiale non manca: è questione più che altro di atteggiamenti, di autoritarismo che non poggia su alcuna autorevolezza; di partite che sfuggono sistematicamente di mano e cartellini che piovono soffiati dal vento della permalosità. L’aspetto peggiore è che il suo non è un caso singolo, ma il paradigma di un modo troppo diffuso di dirigere. 

3 Cardinale 

Privare il Milan del nome di Paolo Maldini vuol dire non aver rispetto della storia rossonera; disconoscere il suo operato dirigenziale, in proporzione alle risorse, è pericoloso per l’assetto societario venturo, visto che a quanto pare non è prevista sostituzione. 

2 Il moralismo di Guardiola, Xavi e compagnia. 

Vecchie glorie di memoria corta: tutti a fare la morale a Mourinho; quando in passato si sono lamentati loro di qualche arbitraggio, più di una volta, allora era giusto?

1 Ferrero

Un club storico come la Sampdoria e un’intera, orgogliosa tifoseria tenuti in ostaggio per troppo tempo, fino a uno stato di agonia finanziaria che ora espone il mondo blucerchiato a chissà cos’altro. 

0 La “ballerina di Siviglia” vista in tribuna a Empoli.

Complimenti allo stilista, se basta così poco per far felice la gente. 

Paolo Marcacci

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