PAGELLE Roma-Venezia | El Shaarawy e Zalewski accendono il 2° tempo, Shomurodov la pareggia. Spinazzola, rientro da campione
foto tedeschi

PAGELLE ROMA VENEZIA – L’ultimo appuntamento della Roma davanti al proprio pubblico porta solo un deludente pareggio. Nel giorno del ritorno da titolare di Leonardo Spinazzola, la squadra di Mourinho non va oltre l’1-1 contro un Venezia in 10 uomini per un’ora di gioco e già certo della retrocessione prima di scendere in campo. I veneti resistono ai continui assalti dei giallorossi, che colpiscono anche un incrocio dei pali e tre traverse e trovano il pareggio al 76′ con Shomurodov. Per la Roma un passo falso forse letale nella corsa all’Europa League e salgono a cinque le gare di fila senza vittoria.
GLI HIGHLIGHTS DI ROMA-VENEZIA
Le pagelle di Roma-Venezia
Rui Patricio 6. Sorpreso dal gol lampo di Okereke, poi ha solo da controllare. Nel finale concitato si fa superare da Johnsen ma Pellegrini ci mette una pezza ed evita l’1-2.
Kumbulla 6. Non demerita finchè rimane in campo, eccezion fatta per il primo giro di orologio del mathc in cui è complice della dormita generale che favorisce il vantaggio del Venezia. (Dal 45′ El Shaarawy: 6,5. Entra benissimo in partita, con la sua qualità porta pericoli nell’uno contro uno, non ha paura di prendersi responsabilità. Sfiora il gol due volte, clamoroso quello fallito all’ultimo minuto a botta sicura)
Smalling 6,5. Guida la difesa con la solita padronanza e deve rimediare anche agli errori dei compagni. Nel secondo tempo si trasferisce nella metà campo avversaria, visto che dalle sue parti non c’è nulla da fare.
Ibanez 4,5. Sul gol del Venezia rimane praticamente immobile lasciando Okereke libero di tirare in porta. Un altro buco nel finale del primo tempo, meno male che Smalling ci mette una pezza.
Maitland-Niles 5,5. Un discreto primo tempo per lui. Si notare con una conclusione dalla distanza che il portiere veneto deve respingere con i piedi. (Dal 45′ Karsdorp: 6. Tanta corsa e qualche buon pallone crossato a centro area.)
Cristante 6. Non fa cose straordinarie ma porta legna e centra una traversa. Tanto sacrificio in mezzo al campo, e anche tanta generosità, quando perde palla si fa in quattro per recuperarla.
Veretout 5,5. Inerme su Aramu lasciato libero di crossare per l’incornata di Okereke. Piuttosto in ombra, non riesce a incidere sulla manovra e a dare qualità alle giocate (Dal 59′ Shomurodov 7: subito un tentativo di testa che è una prova generale del bellissimo gol del pari, si ripete come all’andata. Azione che si costruisce da solo duettando di tacco con Pellegrini).
Spinazzola 6,5. Manca dalla lista dei titolari della Roma dal 21 aprile dello scorso anno e sembrano non essere passati 380 giorni. Salta l’uomo che è una bellezza, i compagni si fidano di lui e lo cercano con convinzione. Senza timore si prende anche la libertà di fare falli per fermare gli avversari e si becca il cartellino giallo. Uno dei migliori del primo tempo. (Dal 45′ Zalewski: 6,5. Aggiunge imprevedibilità e velocità alla manovra, lucido e ben allineato nell’asse con El Shaarawy. Per lui anche un potente tentativo dalla distanza e una traversa incredibile allo scadere.)
Perez 6,5. Ci prova diverse volte, tocca tanti palloni e mette a dura prova i nervi dei lagunari specialmente nel primo tempo. Generoso!
Pellegrini 7. Maenpaa sta ancora ringraziando per le due traverse centrate da Pellegrini con altrettante punizioni velenosissime. Si becca una pedata lì dove fa assai male da Kiyine che viene espulso. Non si contano i tiri verso lo specchio, arriva stremato alla fine e nonostante questo si fa 100 metri per rincorrere gli avversari in contropiede al 96′ ed evita il gol della beffa.
Abraham 6. Certamente più reattivo dell’ultima gara con la Fiorentina, ma fatica a trovare spazi. Le sue sgasate ad attaccare gli spazi sono sempre motivo di preoccupazione per i difensore veneti ma fatica a trovare il guizzo giusto per il gol. Paga la stanchezza.
Mourinho 6. A tutt0 turn over, se la gioca così contro il retrocesso Venezia. Ma i lagunari dopo il match di andata, rifilano un altro brutto scherzo soprendendo la Roma trascorso un minuto di gioco. La squadra reagisce ma la manovra è lenta e manca qualità alla giocate, così rivoluziona la formazione con 4 cambi. Nel secondo tempo c’è in campo solo la Roma ma 46 tiri verso lo specchio e 4 traverse non bastano contro una squadra in inferiorità numerica.