PAGELLE di Roma-Sassuolo: El Shaarawy fa esplodere l’Olimpico. Mourinho, la 1000esima è Special

Alessandro Tagliaboschi
13/09/2021 - 8:12

Foto Tedeschi
PAGELLE di Roma-Sassuolo: El Shaarawy fa esplodere l’Olimpico. Mourinho, la 1000esima è Special

PAGELLE ROMA SASSUOLO – Mourinho festeggia la millesima panchina della sua carriera nel modo che gli piace a lui: una vittoria per 2-1 con il Sassuolo, che manda la Roma a 9 punti e punteggio pieno dopo tre giornate. Apre le danze un gol di Cristante su assist di Pellegrini, ma nel secondo tempo arriva il pari neroverde di Djuricic. Nel finale, però, Stephan El Shaarawy, entrato al 69′ per Mkhitaryan, fa esplodere l’Olimpico con un tiro a giro spettacolare e consegna i tre punti ai giallorossi dopo il brivido finale con il gol del pareggio annullato a Scamacca.

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Le pagelle di Roma-Sassuolo

Rui Patricio 8. Il guardiano dei pali che la Roma aspettava da tempo. Costantemente sicuro e concentrato, compie due autentici miracoli in fotocopia su Berardi e Boga che evitano la debacle.

Karsdorp 6,5. Un moto perpetuo sulla fascia destra e dai suoi cross esce quasi sempre qualcosa di interessante, come quando mette Abraham in condizioni di battere a rete in spaccata.

Mancini 6. Soffre di più Raspadori con la sua velocità, è più bravo nella marcatura a uomo su Scamacca. Dal suo lancio nasce il gol della vittoria di El Shaarawy.

Ibanez 5,5. Una serata da vecchi tempi: buone intuizioni difensiva, ma anche tante leggerezze che possono costare caro. Sul gol di Djuricic del momentaneo pareggio è tutt’altro che attento.

Vina 5,5. Gli oltre 70 minuti di venerdì e il rientro nella giornata di sabato dall’Uruguay si sentono tutti. Inizia bene, ma con il passare dei minuti soffre sempre di più le iniziative di Berardi, come in occasione del gol di Djuricic.

Veretout 6. Dopo due partite in cui trascina la Roma, si prende una piccola pausa con una prestazione negli standard.

Cristante 7. C’è tanto altro oltre il gol: presenza preziosa da filtro davanti alla difesa e sempre sicuro e preciso in fase di possesso da regista. Mourinho sta facendo venire fuori un Cristante che difficilmente avevamo visto qui a Roma.

Zaniolo 6. Rogerio soffre la sua fisicità, ma è spesso impreciso al momento della giocata e non trova il modo per fare male negli ultimi 16 metri. La condizione è ancora perfettibile, ma lui come sempre si dà un gran da fare.

Pellegrini 6,5. L’intuizione del passaggio per Cristante in occasione del gol è geniale. E’ sempre presente nella manovra offensiva della Roma e per la maggior parte delle volte, le giocate più importanti arrivano dai suoi piedi. Dopo il pareggio ci prova in tutti i modi a trovare il gol vittoria, ma Consigli e la sfortuna gli negano la via della rete.

Mkhitaryan 6. Non riesce a incidere come di consueto: probabilmente pesano tutte le partite giocate per 90 minuti con l’Armenia. Un paio di buone iniziative, come il contropiede che porta al palo di Abraham, e poco di più. Tornerà la magia, probabilmente dopo un turno in cui potrà tirare il fiato.

Abraham 6,5. Meno effetti speciali rispetto alle prime uscite, ma Abraham c’è e il suo contributo in fase offensiva è sempre prezioso nonostante un dolore alla caviglia: la punizione del vantaggio di Cristante arriva da una sua giocata, sfiora il gol con un grande attacco alla profondità e spaccata e come al solito è sfortunato prendendo un altro palo. E’ poco? Assolutamente no.

dal 69′ El Shaarawy 7,5. Un tiro a giro che è un capolavoro. Un gol che fa esplodere l’Olimpico, regala tre punti e fa correre Mourinho sotto la curva. Si può chiedere altro? Sì, forse più spazio. Ma anche questo ruolo da super-sub non è per niente male.

dal 74′ Shomurodov 6. Pericoloso con un tiro a giro nel finale e ha il merito di mettere giù la palla per El Shaarawy.

dal 74′ Perez 6. L’ingresso in campo è sempre positivo e con l’atteggiamento giusto tecnicamente e caratterialmente.

dal 89′ Reynolds sv. Il tempo di qualche spazzata nei momenti più caldi.

Mourinho 7,5. La millesima panchina è come piace a lui: ‘Special’, pazza e vincente. Se una squadra di successo deve essere ritratto del suo allenatore, la Roma è già a buon punto: non molla mai e anche in una partita complicata in cui soffre (e non poco) trova alla fine il guizzo per il successo. La corsa sotto la Sud, poi, è già destinata a finire nei libri di storia romanista.

Alessandro Tagliaboschi

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  1. Che strippatta rega’!!
    Pero mi viene da dire che il grande mou ha scelto il suo 11 e si fida solo di quello, lampante e l impiego di vina visibilmente e ovviamente stanco, ma presentato lo stesso in campo.. Dan Ryan a gennaio corriamo ai ripari..AVANTI COSÌ E SEMPRE FORZA ROMA

  2. Eccola ! non vedevo l’ora di leggere la pagelle del ” da capitano vero”.. la vera pagella ?
    Pellegrini o l’arte di sbagliare tutto quello che intraprende

  3. 5 a Vina è ingeneroso… ha fatto una buonissima partita, poi logico che essendo un terzino di spinta possa sbagliare qualcosa dietro… ci stà, sono cose da mettere in conto.
    Per me 6 pieno

  4. Questa squadra ha un potenziale offensivo veramente notevole.I cambi sono tutti determinanti e Zaniolo( il più forte di tutti)è ancora al 30/40 per cento.Pellegrini sta tirando fuori tutto il suo valore.Vedo rosa

  5. Io invece sono d’accordo con tutti o voti di stasera. Vina vuoi per la stanchezza, vuoi per la scarsa attitudine a difendere stasera è stato saltato sistematicamente come un birillo. Bene Rui Patricio cristante e Abraham, pellegrini ottimi spunti ma forse in un paio di occasioni invece di incaponirsi con il tiro avrebbe fatto meglio a passarla ai compagni più liberi. Per il resto molto soddisfatto, fiorentina e Sassuolo daranno del filo da torcere a tutti nel corso della stagione

  6. Bene, benissimo i tre punti, ma poteva andare diversamente, come lo stesso Mou ha rilevato. Si può pensare che con qualche altra squadra le cose possono andare diversamente. Si può rimediare secondo me, ad esempio con un altro centrocampista (due sono troppo pochi), o dando mandato a Zaniolo di portare tutta la sua potenza un pò più avanti. L’allenatore ha tanta esperienza e se vuole può disporre in campo la squadra in modo da utilizzare al meglio le peculiarità di ogni calciatore, al di là degli schemi e delle titoarità presunte (perché non ha giocato Calafiori? Veretout sempre generoso, ma non inesauribile!)

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