• PAGELLE di Roma-CSKA Sofia: Pellegrini è Lorenzo d’Europa. El Shaarawy e Shomurodov, che voglia!

    Alessandro Tagliaboschi
    17/09/2021 - 8:10

    PAGELLE di Roma-CSKA Sofia: Pellegrini è Lorenzo d’Europa. El Shaarawy e Shomurodov, che voglia!

    PAGELLE ROMA CSKA SOFIA – La Roma inizia con il piede giusto anche in Europa e vince per contro il CSKA Sofia, nella prima giornata del girone C di Conference League. Eppure per i giallorossi la partita si era messa male, con il vantaggio degli ospiti dopo 10′ minuti con il gol di Carey dopo una dormita collettiva della retroguardia capitolina. Gli uomini di Mourinho riescono a rimettere subito in piedi la partita e a rimontare nel primo tempo: il pareggio è di Pellegrini, il gol del vantaggio di El Shaarawy. Nel secondo tempo lo ‘Special One’ mette in campo più di un titolare e la Roma dilaga: arriva il tris, sempre con Pellegrini servito da Calafiori, poi il poker di Mancini e, infine, il primo gol all’Olimpico di Abraham per la manita. Il cammino europeo inizia nel modo giusto.

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    Le pagelle di Roma-CSKA Sofia

    Rui Patricio 6. Non può nulla sul gol, per il resto è sempre attento e sicuro.

    Karsdorp 6. Quarantacinque minuti di corsa e presenza sulla fascia destra e da un suo passaggio nasce il gol del pareggio di Pellegrini. Come tutto il resto della difesa, però, è troppo leggero in occasione della rete del momentaneo vantaggio del CSKA. Nel secondo tempo Mourinho gli concede del meritato riposo anche perché accusa un lieve affaticamento muscolare. Stakanovista.

    Smalling 6. Come tutta la difesa è tutt’altro che esente da colpe in occasione del primo gol, ma guadagna sicurezza, dopo una lunga assenza dagli impegni ufficiali, man mano che la gara va avanti.

    Mancini 6,5. Anche lui è troppo sufficiente in occasione del gol del Cska, ma con il passare dei minuti torna a comandare la difesa con sicurezza e affidabilità. Si toglie anche la soddisfazione della rete siglando il poker finale.

    Calafiori 6,5. Una delle ultime gare giocate da titolare è quella dell’Olimpico in Europa League contro l’Ajax. Ritorna dal 1′ sempre in una competizione europea e con un’azione molto simile a quella sera in cui servì l’assist per il gol a Dzeko, fa la stessa cosa ma stavolta per Lorenzo Pellegrini. Oltre all’ottimo assist, però, c’è anche una prestazione solida e sicura. Fino al rientro di Spinazzola, la Roma con lui e Vina è in mani sicure sulla fascia sinistra.

    Diawara 6. Prestazione sufficiente, si limita a non sbagliare e svolgere il suo compito nel modo più ordinato possibile.

    Villar 6. Anche lui non è del tutto esente da colpe sul gol del vantaggio di Carey, con una corsa all’indietro verso l’area di rigore davvero troppo lenta. Con il passare dei minuti, però, la prestazione migliora: vince tanti duelli in mezzo al campo (7 su 9) e regala un cioccolatino ad El Shaarawy che, però, viene anticipato al momento del tiro. Esce dal campo con la faccia un po’ spenta: animo, Gonzalo!

    Perez 6. Il più spento del reparto offensivo, ma comunque autore di una prestazione sufficiente.

    Pellegrini 8. Serata da Lorenzo d’Europa. Non solo perché trova una grande doppietta (il primo gol è magnifico) all’esordio in Conference League ma anche perché stasera diventa il centrocampista ad aver segnato di più in questa stagione nei top 5 campionati continentali. E’ inoltre il primo giocatore della storia a segnare in tutte e tre le competizioni europee. Ci accodiamo a Mourinho: il rinnovo prima possibile.

    El Shaarawy 7. 5 presenze, ma in realtà poco più di 100 minuti totali, e già 3 gol. In più, mai una polemica. E’ la forza di Stephan El Shaarawy: lavorare nel modo giusto, in silenzio, e farsi trovare pronti al momento giusto. Stasera un altro bellissimo tiro a giro per mettere la partita della Roma in discesa. La Cina ormai è davvero solo un ricordo: Stephan si vuole riprendere la capitale.

    Shomurodov 7. Busatto gli nega la via del gol (anche se lui può fare molto meglio), ma la prestazione spiega perché Mourinho lo abbia voluto. E’ in costante movimento, è capace di dare fastidio gli avversari e recuperare palla in zona offensiva, detta sempre la profondità ed è lucido negli ultimi 16 metri: serve ancora una volta l’assist per il gol di El Shaarawy e poi quello per El Shaarawy. E’ sfortunato a non trovare il gol all’Olimpico: come Abraham viene fermato solo dai legni. Risorsa importantissima.

    dal 46′ Ibanez 6. La serata giusta per iniziare a fargli prendere le misure con il ruolo di terzino.

    dal 57′ Cristante 6. Poco più di mezz’ora di gestione e lavoro di ordinaria amministrazione in mezzo al campo.

    dal 58′ Veretout 6. Anche per lui, come per Cristante, mezz’ora per non perdere ritmo e continuare a mettere benzina nelle gambe.

    dal 74′ Abraham 6,5. Finalmente il ‘battesimo all’Olimpico: primo gol in casa con movimento in profondità e tocco sotto a saltare il portiere. L’Olimpico va in delirio e lui si sblocca anche in casa. Go ahead Tammy!

    dal 76′ Kumbulla sv. Entra come terzino destro. Qualche corsa e poco più.

    Mourinho 8. Sesta vittoria su sei partite e stavolta in Europa riuscendo a gestire al meglio le energie con un turnover ragionato. Anche in svantaggio, la squadra non si perde ritrova subito la partita e la chiude senza soffrire più. Per usare un termine sempre più inflazionato è senza dubbio un momento ‘Special’ per la Roma e la forza di Mou ora dovrà essere quello di gestirlo e di continuare ad alimentare questa magia. Se non lui, chi può farlo?

    Alessandro Tagliaboschi

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    1. Pellegrini:12…a tratti meglio di Messi…rinnovo a 30milioni di euro…una follia farlo andare via accontentarlo su tutti i fronti e garantirgli un jet privato per andare a fare la spesa.Un vero campione!

    2. Shomurodov ricorda Delvecchio , sbaglia ancora molto ma corre fino alla fine , gioca con la squadra , è pericoloso in avanti e gioca a tutto campo . Ottimo acquisto,giocatore atipico .a gennaio un terzino destro senza ombra di dubbio , quasi quasi rimpiango non aver tenuto Bruno Peres e soprattutto Florenzi ,ma se manca Karsdorp siamo messi molto molto molto male . Diawara inguardabile ,Villar tiri fuori gli attributi e sfrutti l’occasione di avere un mister che non lo faccia giocare solo come vuole lui, a certi livelli non credesse che si possa giocare solo in un certo modo ,prenda insegnamento per questo da Cristante (secondo me meno forte di lui ma piu intelligente calcisticamente ed agonisticamente )

      1. Prima di rimpiangere Florenzi (su Bruno Peres nemmeno vale la pena di spendere parole…) vatti a guardare come (non) ha difeso in occasione del gol di Henderson in Liverpool-Milan!

    3. Solo due note a margine, condividendo il resto. Non capisco l’attenzione di Mou per Carles Peres. Tante corse inutili alla costante ricerca della posizione per usare l’unico piede valido, il sinistro, ma diventa una partita tutta sua che non fa bene alla squadra. Su Villar, giovane, ma molto in gamba, dico che non à un regista o un mediano di corsa. Mi sembra piuttosto un vice Pellegrini. Comunque penso che debba evitare la sua retroguardia ed occuparsi invece di quella avversaria: credo che abbia i requisiti tecnici, magari al posto del confusionario Peres.

      1. PereZ. Con la Z. Ma perché è così difficile memorizzare i nomi dei nostri giocatori?
        Detto ciò Villar non ha la sua corsa né il suo tiro, daltronde fanno due ruoli completamente diversi e non sarebbe credibile vedere nessuno dei due nel ruolo dell’altro.
        Che PereZ 🙂 sia confusionario e che abbia un piede solo siamo d’accordo, ma Mou l’ha sempre fatto entrare, è entrato attivamente nelle azioni di alcuni gol da inizio stagione a qui ed evidentemente ci vede qualcos’altro che noi non vediamo.

      2. Si tu come Mauro sembri avere una missione. Parlare solo ed esclusivamente, quotidianamente, male di qualche giocatore . Per te Carles pPres , di cui nemmeno conosci il nome, e nel caso di nickname Mauro, Pellegrini.
        Che dirvi continuate così, la vostra macchina del fango sta producendo ottimi risultati.

    4. Carles Perez ha fatto una partita di “attenta quantità” sacrificando la qualità e facendosi trovare sempre al posto giusto e al momento giusto, non ha mai perso un pallone e nei ripiegamenti difensivi c’era sempre come nel dare appoggio in fase offensiva: d’accordo che non è Messi ma il lavoro che gli chiede Mou lo esegue.
      Perché cercare sempre di denigrare i nostri giocatori? Boh, vabbé.
      Sempre e solo Forza Magica Roma

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