PAGELLE Leicester-Roma | Pellegrini, Zalewski e Smalling i migliori. Mancini, un errore che pesa. Abraham sottotono a casa sua
Foto Tedeschi

PAGELLE LEICESTER ROMA – Termina in parità sul punteggio di 1-1 la semifinale d’andata di Conference League tra Leicester e Roma,
disputata al King Power Stadium della città inglese. Al vantaggio giallorosso con Pellegrini al 15′ replicano gli inglesi grazie a una rete di Lookman in complicità con Mancini al 67′. Tra sette giorni il ritorno allo stadio Olimpico.
GLI HIGHLIGHTS DI LEICESTER-ROMA
Le pagelle di Leicester-Roma
Rui Patricio 6,5. Si salva in modo farraginoso su Lookman, poi qualche incertezza ma senza troppi patemi. Il gol lo prende da posizione troppa ravvicinata. Decisiva la deviazione in angolo sul tentativo di Iheanacho. Attento nelle uscite.
Ibanez 6,5. Sbroglia diverse situazioni complicate. Si distingue per una schermatura difensiva senza sbavature. Tiene botta ai pericoli portati dai Maddison e dagli Albrighton ed è bravo a rubar palla a un Vardy che punta la porta in campo aperto. Poi complica le cose con un anticipo difensivo che diventa un assist per il pari di Lookman.
Smalling 7. Il match parte in salita con il primo pericolo creato da Vardy che gli va via in scioltezza. Sarà l’unica sbavatura del match. Con una grande scivolata in anticipo su Lookman, mette una pezza a un errore di Abraham e salva il risultato. A proseguire solo interventi monumentali.
Mancini 5,5 . Un grande intervento in avvio quando la pressione del Leicester è feroce, poi gestisce bene fino al gol del pareggio sui cui perde il contrasto con Lookman. Un errore che pesa!
Karsdorp 5,5. Esitante, bada più a difendere che a offendere. Non gioca con tranquillità neanche dopo l’intervallo. Sul gol del pari inglese, si fa sorprendere dall’anticipo di Ibanez.
Cristante 6. In difficoltà su Castagne che gli scappa dopo 4 minuti, stringe i denti sui primi minuti di pressione del Leicester. Superata la fase critica, dà solidità davanti alla difesa. Dopo il pari del Leicester, va in deficit di tranquillità e perde malamente un pallone pericoloso per fortuna senza conseguenze.
Pellegrini 7. Impeccabile sull’azione del gol, un inserimento capolavoro di tempismo e un diagonale di sinistro su cui Schmeichel non può nulla. Quarta rete in 8 gare di Conference per il capitano che non ha segnato mai così tanto nelle gare europee. Spende molto, fisicamente e mentalmente. (Dall’84’ Felix 6: bene in copertura e guadagna un fallo prezioso)
Mkhitaryan 6. Dopo un primo tempo in cui si vede poco, inizia bene il secondo conquistando due punizioni. Ma deve arrendersi a un problema muscolare. (Dal 57′ Veretout 5,5: deludente il suo ingresso, non riesce a incidere).
Zalewski 7. E’ una carezza l’assist per il gol di Pellegrini, una giocata sontuosa: si invola a sinistra e partorisce un taglio perfetto per il suo capitano. Di personalità le marcature su Albrighton e su Lookman, tanta qualità quando si mette al servizio della fase offensiva. Sempre lucido sulle scelte di tempo. (Dall’84’ Vina: SV).
Zaniolo 6. Nel primo tempo si vede per il cambio gioco che dà lo start al vantaggio di Pellegrini e per una buona applicazione nella fase difensiva. Nella ripresa prova a gettarsi di più negli spazi senza ma gestisce male. La sua è una partita di grande sacrificio. Rimedia anche un giallo (Dal 69′ Sergio Oliveira 6: con un bell’inserimento va vicino di un soffio al gol del raddoppio, fa tutto bene, è Schmeichel che si supera)
Abraham 5. Sottotono. Parte con qualche difficoltà ‘organizzativa’, poco preciso e un po’ svagato. Si prende un giallo e sbaglia un passaggio in orizzontale che toglie 10 anni di vita a Mourinho. E’ pur vero che di palloni gliene arrivano ben pochi. La prima bella iniziativa personale a 10 minuti dalla fine quando serve un assist di tacco che mettere Oliveira solo davanti al portiere.
Mourinho 6,5. La Roma soffre ma riesce a resistere alla sfuriata iniziale del Leicester, brava a prendere le misure e a riguadagnare campo. Una sbavatura difensiva lascia aperta la qualificazione, ma piace l’atteggiamento e la mentalità con cui la squadra ha affrontato una semifinale di andata.