PAGELLE di Cska Sofia-Roma: Milanese, il talento c’è! Fazio horror, Perez non sfrutta l’occasione

Foto Tedeschi

PAGELLE CSKA SOFIA ROMA – Nell’ultima giornata del gruppo A di Europa League, la Roma, con qualificazione e primo posto già in tasca, perde per 3-1 in trasferta contro il Cska Sofia. La squadra giallorossa fa (quasi) tutto da sola: i bulgari vanno in vantaggio con Tiago Rodrigues, poi il pari con il primo gol di Milanese e poi prima Diawara e poi Fazio regalano la doppietta decisiva a Sowe. In tanti non sfruttano l’opportunità concessa da Fonseca: male, oltre all’argentino e il centrocampista, anche Carles Perez. Ecco le pagelle della sfida:

Alessandro Tagliaboschi

Le pagelle di Cska Sofia-Roma

BOER 6. Ricorderà questo giorno per il suo esordio con la Roma dei ‘grandi’. Non certo per il trattamento dei suoi compagni di squadra, che mandano due volte gli avversari a rete. Sui gol non ha colpe.

FAZIO 4,5. Nel momento in cui la Roma sembrava essere rientrata in partita e pronta a ritornare in carreggiata dopo il secondo svantaggio, affossa ogni possibilità di rimonta con un retropassaggio horror verso Boer regalando il pallone a Sowe che facile mette in rete per il 3-1. Un errore che può essere benissimo preso come la fotografia dei suoi ultimi anni a Roma.

KUMBULLA 5,5. Gioca solo il primo tempo ma sbaglia tanto. Un passo indietro rispetto a quanto visto contro il Sassuolo. L’importante è ritrovare al più presto la forma migliore, dopo il lungo stop causato dal Covid.

JESUS 5,5. Non entra direttamente nei gol, ma non dà mai sicurezza al reparto. Al 30′ viene sverniciato da Pinto che sbaglia a tu-per-tu con Boer. Prova spesso l’uscita palla al piede ma le sue giocate sono spesso lente e imprevedibili.

PERES 5. Perde in uscita la palla che costa il gol del Cska e tarda pure a chiudere sul cross successivo. Dopo non cerca di far nulla per migliorare la sua prestazione. Svogliato.

DIAWARA 5. Regala il nuovo vantaggio al Cska con una gestione del pallone scellerata. Prova poi a farsi perdonare, ma senza successo. La forma migliore è ancora un lontano ricordo, ma dovrà sbrigarsi perché altrimenti rischia di finire all’ultimo posto nelle gerarchie del centrocampo giallorosso.

MILANESE 7. Dopo l’assist a Pedro in Roma-Cluj, oggi il classe ‘2002, alla prima da titolare, mostra tutto il repertorio: personalità, giocate importanti e soprattutto il primo gol con la maglia giallorossa. Di talento ce n’è tanto, è evidente, ma ora niente voli pindarici: piedi per terra e il giusto percorso di crescita. Perché le premesse per essere un elemento importante della Roma del futuro ci sono tutte.

BAMBA 5,5. Rispetto al suo compagno di Primavera sente molto di più l’appuntamento: inizia con timidezza e non riesce mai a sfondare dalla sua parte.

PEDRO 5,5. In una Roma piena di giovani e seconde linee prova a fare la voce grossa e prenderla per mano. Spesso, però, è impreciso e non riesce a incidere.

PEREZ 5. Ennesima occasione sprecata da parte dello spagnolo. Fonseca lo manda in campo dal 1′ ma non riesce mai a pungere: le sue giocate sono spesso banali e quando prova ad alzare il livello è impreciso. Dovrà fare necessariamente di più, perché con Mkhitaryan e Pedro le sue opportunità di farsi vedere saranno sempre meno.

MAYORAL 6. Lui, a differenza di altri, le opportunità che gli concede Fonseca cerca sempre di sfruttarle e stasera, in una partita ininfluente per il cammino europeo della Roma, lo dimostra. Sempre vivo nel gioco, pronto a dare soluzioni per i compagni sia in appoggio che in profondità. E’ suo l’assist per il primo gol di Milanese e sfiora più volte la gioia personale senza riuscirci.

DAL 46′ SMALLING 6. Rientra dopo oltre un mese. Dalle sue parti non c’è quasi nulla da fare nel secondo tempo, l’importante era mettere minuti nelle gambe.

DAL 62′ VILLAR 6. Gestisce il centrocampo.

DAL 63′ KARSDORP 6. Un paio di belle galoppate sulla fascia.

DAL 82′ TRIPI SV. Sostituisce Bruno Peres nel finale.

FONSECA 6. Arriva all’ultimo appuntamento europeo con qualificazione e primo posto in tasca. Coglie l’occasione, quindi, di far giocare tanti giovanissimi e seconde linee. Le riserve, però, deludono e a gennaio probabilmente si faranno i conti. C’è ancora tanto da sfoltire e ripulire a Trigoria.