ORSATO mostra il polso: gara di personalità ma non di personalismo. Tutto ok sul gol di TOTTI

Redazione RN
11/01/2015 - 19:30

La MOVIOLA a cura di Romanews.eu – IL PRIMO TEMPO – Nei primi 5 minuti di gioco alza subito l’intensità la Lazio con un paio di interventi prima di Cana e poi di Biglia (quello dell’albanese abbastanza al limite del cartellino). Al 7‘ Lancio in profondità per Djordjevic, pescato però in (netta) posizione di fuorigioco: il serbo calcia comunque in porta e rischia subito il cartellino, Orsato lo grazia. Al 16‘ la prima ammonizione arriva ed è ai danni di Felipe Anderson, che in ritardo atterra Iturbe che stava andando via in posizione pericolosissima: sanzione inevitabile. Il match è molto tattico, la Lazio fa un grande lavoro in fase di non possesso e di pressing. Al 25‘ passa in vantaggio la Lazio: Anderson recupera palla sulla sinistra, la porta fino al momento giusto e rientra servendo un pallone al bacio per Mauri che si inserisce e non sbaglia. Passano 5 minuti e il brasiliano stavolta si mette in proprio e trafigge De Sanctis (non del tutto esente da colpe) con un bel sinistro rasoterra che si insacca per il 2-0. La partita comincia ad innervosirsi al minuto numero 30, quando Cana entra in maniera scomposta su Iturbe. Giallo ineccepibile per l’albanese, ma da questo intervendo si accende una mini-rissa che vede protagonisti un po’ tutti. Orsato prende subito il controllo della situazione di prepotenza e decide di ammonire anche Iturbe e Mauri. Polso e sangue freddo per il fischietto vicentino. Sale ancora l’intensità di gioco, la Roma prova a reagire, Cana mette una pezza su Iturbe, stavolta con una scivolata sul pallone comunque rischiosissima. Iturbe sembra un po’ nervoso, Cana lo avvicina e si riappacifica. Orsato vede bene, così come giudica senza fallo i contrasti a centrocampo tra De Rossi e Mauri, con il biancoceleste che va a piedi uniti ma non colpisce il giocatore della Roma. Lo fa ma in un secondo momento e in maniera fortuita. Ammonizione che arriva anche per Nainggolan che interviene in maniera dura su Parolo: fallo non cattivo ma il giallo ci sta e il belga ne è consapevole. Il numero 4 giallorosso era anche diffidato e salterà quindi la sfida di Palermo. Ci stava anche la sanzione per Astori che va senza troppi complimenti su Felipe Anderson: stavolta però Orsato non tira fuori il cartellino. Termina dopo un minuto di recupero il primo tempo di questo derby non bellissimo, ma che ha comunque offerto emozioni e intensità.

IL SECONDO TEMPO – Inizia la ripresa con Garcia che cambia tutto con una doppia sostituzione e al 3′ la Roma accorcia le distanze con il gol di Totti servito perfettamente. Il capitano giallorosso poteva sembrare in posizione di fuorigioco, ma non lo era con Radu che lo tiene in gioco. Ammonizione anche per Federico Marchetti per perdita di tempo (ormai una costante): abbastanza plateale il gesto del portiere della Lazio, che era diffidato e salterà Lazio-Napoli. Ora è la ad Roma alzare il tono dell’aggressività, Pjanic si fa ammonire per un intervento duro su Biglia (forse stavolta leggermente esagerato). Al 19′ rimonta completata per la Roma, ancora con Totti con un gol simile al primo, stavolta in spaccata. Esultanza ‘moderna’ per lui, con il selfie scattato in diretta. Altro giallo per la Roma, a De Rossi per un fallo su Mauri. Anche lui era diffidato e non ci sarà nella trasferta di Palermo. Spinge la Roma, la squadra di Pioli è alle corde, anche sforunata con l’infortunio capitato a De Vrij. Cala e di molto il ritmo del match, di episodi particolari non ce ne sono. 

IL VOTO – In realtà, pur ricordandoci del contesto del derby, non è stata una partita particolarmente complicata per Orsato, anche perchè di episodi in area di rigore non c’è stata neanche l’ombra e finalmente anche le polemiche su una partita così sotto la lente d’ingrandimento non sono sorte. Il picco di nervosismo c’è stato nel primo tempo, dopo l’intervento di Cana su Iturbe ma il fischietto di Schio ha sedato la rissa immediatamente anche con una certa determinazione. Match di personalità per Orsato, che è stato bravo a seguire l’andamento del match e della sua intensità: non ha lesinato gialli quando l’agonismo è aumentato sensibilmente, li ha risparmiati quando i ritmI si sono abbassati. Importante quando un direttore di gara non si fa assalire dal ‘protagonismo’, anche perchè non è stata una partita da espulsioni, che l’avrebbero solo incattivita. Il dubbio c’era anche sul primo gol di Totti, in posizione al limite dell’offside ma il replay chiarisce che la linea ideale tracciata dal ginocchio di Radu tiene in gioco il capitano giallorosso. L’unico appunto è che manca un giallo ad Astori su un fallo ai danni di Anderson, ma il 6,5 pienissimo finale (tendente al 7, per il quale però ci vorrebbe un acuto da parte di un componente della sestina) è più che meritato.

Francesco Iucca

TWITTER: @francescoiucca

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