Roma, Olimpico giallorosso sold out da un anno: ecco tutte le mosse adottate dalla società

Marco Guerriero
06/03/2023 - 7:19

Quasi 65mila spettatori registrati contro la Juventus. All'Olimpico è arrivato il 25° sold out stagionale nelle ultime 26 uscite, frutto anche di una politica vincente adottata negli anni più recenti dalla società capitolina

Foto Romanews.eu
Roma, Olimpico giallorosso sold out da un anno: ecco tutte le mosse adottate dalla società

ROMA OLIMPICO SOLD OUT – Protagonista assoluto del duello andato in scena tra Roma e Juventus, è stato sicuramente l’Olimpico. Le 65mila anime che hanno composto la cornice dello stadio si son rese anche protagoniste di una speciale coreografia realizzata al momento dell’ingresso in campo delle due squadre.

La gara di ieri ha testimoniato l’ennesimo sold out della stagione, più precisamente il 25° nelle ultime 26 uscite. Questo risultato è frutto non solo dell’entusiasmo ritrovato dai tifosi, ma anche di alcune politiche adottate negli anni più recenti dalla società capitolina.

Da fiducia in Mourinho alla politica dei Friedkin: i motivi dei sold out dell’Olimpico

Per la Juventus si sono presentati in 64.213 facendo registrare il 25esimo sold out nelle ultime 26 partite giocate all’Olimpico. Coppa, campionato e amichevoli. Tutto compreso, riporta Repubblica. Da un anno, infatti, il dato sugli spettatori non scende sotto i 60.000, con il più alto registrato questa estate nell’amichevole contro lo Shakhtar con 65.303 spettatori.

Una serie di sold-out iniziata il 10 aprile 2022 con Roma-Salernitana e i suoi 64.266 spettatori, alla prima occasione ufficiale per tornare a riempire l’Olimpico. In un anno di tutto esaurito, l’Olimpico ha accolto oltre un milione e mezzo di tifosi della Roma. Un dato impressionante se comparato con tutte le altre squadre di Serie A.

Un amore incondizionato che ha un “responsabile” principale: José Mourinho. Con l’allenatore portoghese alla guida tecnica lo stadio è sempre stato pieno. Anche nei momenti bui dell’inverno 2021, quando la capienza era ridotta causa Covid. Il tutto riassumibile con una parola: fiducia.

Una ritrovata compattezza tifosi-squadra merito della famiglia Friedkin, capace di intercettare quel senso di appartenenza disperso nel decennio precedente che ha riportato i tifosi sugli spalti. La proprietà americana è riuscita a trovare un giusto equilibrio tra intrattenimento e tradizione, con una politica dei prezzi alla portata di tutti.

La strategia è chiara: meglio uno stadio sempre pieno che incassi da record solo nei big match. Nell’ottica di costruire una fan base stabile e corposa, utile commercialmente in previsione del nuovo stadio della Roma.

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