10 Settembre 2023

Occhio alla penna | Giacomo Losi, lezione d’amore

Torna l’appuntamento con la rubrica “Occhio alla penna”! Il tema che Paolo Marcacci propone oggi riguarda l'ex giallorosso Losi

OCCHIO ALLA PENNA LOSI – Torna l’appuntamento con la rubrica “Occhio alla penna”! Il tema che Paolo Marcacci propone ai lettori di Romanews.eu oggi riguarda Giacomo Losi, ex calciatore giallorosso che festeggia il suo 88esimo compleanno.

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Giacomo Losi, lezione d’amore

Un marcatore agile, abile nelle respinte e in acrobazia, che si faceva valere nel gioco aereo nonostante la statura non elevata. Inizi da mezzala nella Soncinese, da cui nel 1951 lo preleva la Cremonese per la somma di 500.000 Lire; nei due anni di Cremona il tecnico Bodini lo riconverte al ruolo di terzino, facendone risaltare le doti di corsa e tenacia, il grande senso dell’anticipo, l’illimitata disponibilità a sacrificarsi per la squadra.

Dopo la promozione dei grigiorossi in Serie C nel 1954, passa alla Roma per otto milioni di Lire: comincia una storia di fedeltà alla maglia, di legame indissolubile con il pubblico, di identificazione con il club che nessuno, a cominciare probabilmente da lui, avrebbe mai potuto immaginare. 486 presenze ufficiali e quindici stagioni con la Roma, un’eternità calcistica neppure ipotizzabile nel calcio di oggi, a meno che non ci si chiami Francesco Totti.

Il giovane Losi si fa voler bene, brilla per impegno e umiltà, sa aspettare il suo turno, che arriva il 20 marzo del 1955, contro l’Inter Campione d’Italia in carica: 3-0 per i giallorossi, il giovane esordiente si merita le congratulazioni di compagni e avversari.
Il 1959 è l’anno della trasformazione definitiva in difensore centrale; in quella stagione torna ad essere titolare dopo un paio d’anni di parziale accantonamento in cui medita persino di lasciare il club, visto che sulla fascia gli viene spesso preferito Corsini.

La definitiva sistemazione al centro del reparto contribuisce alla sua investitura da leader, ratificata dalla fascia di capitano che gli cinge il braccio dalla stagione 1960/1961, che è anche quella in cui la Roma coglie il suo primo e a oggi unico alloro europeo, la Coppa delle Fiere.
Il capitano è uno disposto a morire per la squadra, di conseguenza la squadra morirebbe per lui, se solo Losi lo chiedesse.

Un pomeriggio di gennaio del 1961 il legame con il popolo romanista da indissolubile diviene eterno: scende all’Olimpico la Sampdoria di Brighenti e compagni, la gara si complica per la frattura di Guarnacci; Roma in inferiorità numerica – all’epoca non erano previste sostituzioni – e difficoltà che si moltiplicano: su un recupero in scivolata effettuato con la consueta generosità, Losi si provoca uno strappo all’inguine.

Viene spostato all’ala, ormai soltanto per fare numero, come vuole l’usanza. Samp in vantaggio per 1-2, il risultato viene riacciuffato dalla Roma grazie a un preciso diagonale di Manfredini. È già un mezzo miracolo, che si compie definitivamente in extremis quando proprio Losi, facendo perno su una sola gamba, riesce a svettare di testa su calcio d’angolo: 3-2, il fremito della rete è ancora in corso e il capitano è già diventato “Core de Roma”.

Lo resterà per sempre, a dispetto di un commiato dai colori giallorossi – otto stagioni dopo – malinconico e sottotono, complice l’atteggiamento sprezzante di Helenio Herrera che alla scelta tecnica – gli preferisce il giovane Santarini, futuro capitano – sovrappone una mancanza di tatto che Giacomino Losi meno di ogni altro merita.
Ciò che conta, a dispetto di quell’amaro 1969, è però che ancora oggi, quando lo si incontra a qualche cena ufficiale o raduno di tifosi, anche ai ragazzi di vent’anni viene spontaneo chiamarlo “Capitano”.

Paolo Marcacci

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6 commenti

  1. itti54 ha detto:

    Più o meno lo stesso carisma, la stessa figura, la stessa empatia del capitano di oggi.

  2. Carlo Mastrantonio ha detto:

    Eternamente grazie Giacomino, è per merito tuo se da bambino mi sono innamorato della Roma.

  3. Lupo 38 ha detto:

    All’articolista per aver riportato alla mente questo personaggio straordinario che ha accompagnato la vita di tanti tifosi come me ad esempio che sono del 1938 grande Giacomino sei nel cuore di tutti noi

  4. Carlo perelli ha detto:

    Grande amico mio, ti ringrazio per la persona che sei e quello che rappresenti…. la Roma👍

  5. Roma 11 ha detto:

    GRANDE CAPITANO LOSI💪💪💪🧡❤🧡❤🧡❤

  6. Gianfry ha detto:

    Caro Marcacci, la Roma ha vinto la Conference poco più di un anno fa oltre alla coppa delle fiere. Lo ricorda?
    Auguri al mitico Losi.